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Autore: Minako_86    01/05/2008    7 recensioni
(Life With Derek - Derek/Casey)Da un episodio dell'ultima serie, non ricordo il titolo.=P
[...]Si sarebbe alzata in piena forma e probabilmente le sue prestazioni nel compito su Ivanohe sarebbero state ottime. Quella sarebbe stata senza dubbio la migliore fra le migliori notti della sua esistenza.[...]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutta Colpa di Ivanohe

Tutta Colpa di Ivanohe

 

 

 

Accomodò meglio il cuscino contro il bracciolo del divano, sistemò il piumone e chiuse gli occhi.

In fondo era appena l'una di notte. Poteva ancora dormire sette ore e svegliarsi riposata abbastanza da affrontare quel maledetto compito su Ivanohe. A patto di addormentarsi immediatamente. Tre - due - uno e buonanotte.

 

- D'accordo, Casey. Tre - due - uno e... - Qualcosa di incredibilmente grosso e pesante si catapultò dalla spalliera del divano, direttamente addosso a lei. Le si mozzò il respiro mentre quel qualcosa le premeva violentemente sulla bocca dello stomaco. Agitò convulsamente le braccia e lo spinse per terra.

 

- Ouch! - Si alzò a sedere e finalmente capì.

 

- EDWIN!!! - Ululò, riconoscendo il fratellastro. - Che cosa hai intenzione di fare?

 

- Non ho un posto dove dormire! - Protestò lui, riagguantando l'orsacchiotto che aveva perso.

 

Il martello di Goerge. I peluche di Marti. Il russare di Lizzie. E ora questo. Non sarebbe riuscita ad addormentarsi, avrebbe passato un'intera notte in bianco. Bianco come sarebbe rimasto il foglio del suo compito l'indomani...

 

Quella sarebbe stata senza dubbio la peggiore fra le peggiori notti della sua esistenza.

 

- Beh, non mi interessa. Io... io devo dormire, capito? Perchè se non dormo, domattina sarò stanca. E se sarò stanca, mi addormenterò durante il compito. E se mi addormenterò durante il compito, prenderò un'insufficenza. E se prenderò un'insufficenza, la mia carriera scolastica sarà irreparabilmente rovinata! E se la mia...

 

- Basta così. - Con estrema nonchalanche Edwin fece per sdraiarsi sul divano. Casey lo fulminò con lo sguardo ed acciuffò un cuscino.

 

- SCORDATELO! - Cominciò a sferrare cuscinate a destra e a manca, mentre il ragazzino cercava di ribellarsi. - Ci sono già io, qui!

 

- Derek mi ha cacciato! Non posso andare da nessuna parte! - Scatenarono un tafferuglio decisamente troppo rumoroso per poter sperare di non svegliare tutti gli altri.

La luce si accese quasi immediatamente, prima che Nora e George raggiungessero il salotto... decisamente assonnati e poco inclini al dialogo. Poco dopo arrivarono anche Lizzie, Derek, Marti e la sua scimmietta.

 

- Ragazzi, ragazzi! Si può sapere cosa sta succedendo? - Li bloccò George, interrompendo il massacro. Casey si alzò in piedi, issandosi in tutta la sua statura.

 

- Io domani ho un compito in classe... e sono le tre. Le tre di notte, capito? Volevo solo dormire otto ore... ma no! C'era il buco nel tetto di Edwin! Poi è arrivata Marti e mi ha invaso il letto con una mandria di stupidi pupazzi...

 

- Ma sono i miei amici! - Si lamentò la bimba, stringendosi al petto la scimmia di pelouche.

 

- Tranquilla, tesoro. - Nora le passò amorevolmente una mano fra i capelli, prima di tornare a rivolgersi alla figlia maggiore. - E perchè non sei andata da Lizzie?

 

- Russa! - Era completamente esasperata.

 

- No! Io... ho il respiro pesante. - Ribattè piccata la ragazzina.

 

- Allora mi sono messa sul divano e Edwin mi ha quasi uccisa, piombandomi addosso! Dovresti guardare, prima di lanciarti. - Aggiunse poi, rivolgendosi acidamente al diretto interessato.

 

- Io sono stato cacciato da Derek! - Intervenne Edwin, ignorandola e cercando di riportare l'attenzione su di se.

 

- Non ho intenzione di dividere il mio letto con i tuoi piedi! - Sentenziò il fratello, con espressione decisamente eloquente.

 

- Insomma, domattina ho un compito/Sono un uomo senza dimora! Non ho un posto dove dormire/io non dormo da sola, ci sono i mostri che entrano dal buco del tetto/non finchè non imparerai a lavarti i piedi/io non russo!!! - Le voci dei cinque ragazzi esplosero in un fitto intreccio di urla isteriche e lamentose provocazioni...

 

- INSOMMA, BASTA! - Sbotto George, riportando istantaneamente il silenzio nella stanza. - Marti starà con noi, Edwin andrà nella stanza di Lizzie, Lizzie in quella di Casey e Casey dormirà con Derek, che ha il letto più grande. - Quattro bocche si spalancarono contemporaneamente, mentre Marti spiegava soddisfatta alla sua scimmia che per quella notte sarebbero state al sicuro ed i mostri non le avrebbero catturate. - E non sono ammesse repliche. Buonanotte a tutti. - Detto ciò, passò un braccio intorno alle spalle di Nora e condusse lei e Marti su per le scale.

 

- Cosa?!? - Sillabò Casey, appena riacquistò la capacità di esprimersi sensatamente. - George...! MAMMA!!! - Strillò, con le lacrime agli occhi.

 

- Va' a dormire, tesoro, è molto tardi! - Le urlò Nora di rimando. Sbiancò, mentre Lizzie e Edwin si avviavano alle stanze loro assegnate con aria di mesta rassegnazione.

 

- Non chiuderò occhio. Non posso dormire in un letto con le lenzuola a fiori... - Bofonchiò Edwin, procurandosi un calcio negli stinchi da parte di una Lizzie piuttosto indispettita.

 

Poi sparirono al piano superiore. Casey prese un respiro profondo e cercò di pensare ad una soluzione. Doveva farlo in fretta o non avrebbe dormito il minimo sindacale di sei ore che le serviva per riuscire a reggersi in piedi la mattina seguente... Aprì gli occhi di scatto dopo appena un paio di secondi e si voltò, bloccando il fratellastro che stava per tornare nella sua stanza.

 

- Derek! Devi dormire sul pavimento e lasciarmi il tuo letto. - Sentenziò.

 

- Scordatelo. - Rispose lui, altrettanto lapidario.

 

- Lo so. Anche per me sarà difficile dormire nella stessa stanza con te... - Assunse un fare comprensivo e tentò di reprimere un brivido.

 

- No. - Derek le voltò le spalle e prese a salire le scale in direzione della camera.

 

- Ti prego, Derek! Dereeek... Tipregotipregotiprego! - Lo implorò, inseguendolo e continuando a girargli attorno fino a che lui non si fermò davanti alla porta. Esausto, la aprì e le fece cenno di entrare.

 

- Accomodati. Mettiti dove vuoi, ma ricorda: il letto è off-limits! - Casey lo guardò piuttosto scioccata. Per tutta risposta Derek le sorrise e si infilò sotto le coperte, prima di spegnere la luce. L'oscurità piombò improvvisa e pesante come una tenda di velluto scuro, mentre lei rimaneva in piedi con un palmo di naso.

 

- Derek... - Ripetè con voce liquida.

 

- Buonanotte, Cas. - Fu l'unica risposta che ottenne.

 

Non avrebbe dormito. Nemmeno per un minuto. Non avrebbe affrontato il compito al meglio. Avrebbe sbagliato... o peggio, si sarebbe addormentata. Foglio in bianco: avrebbe preso un voto così basso, che l'avrebbero come minimo retrocessa alla scuola materna...

 

Rovinata, era rovinata.

 

Si accasciò ai piedi del letto e scoppiò a piangere, abbracciandosi le ginocchia. Singhiozzò rumorosamente per un buon quarto d'ora, poi Derek si alzò di scatto, mettendosi seduto sul letto.

 

- Casey? - Chiamò. - Stai ancora... facendo quella cosa?

 

- Quella cosa, cosa? - Rispose lei, tirando su col naso.

 

- Stai piangendo? - Pronunciò l'ultima parola come se gliela stessero cavando con la forza.

 

- No. - Tentò di fare la sostenuta, ma un rumorosissimo singhiozzo le sfuggì dalle labbra.

 

- Avanti, Casey...

 

- Lasciami in pace! - Sbottò. - Tutti hanno... Tu hai già fatto abbastanza. - Mi hai... mi hai rovinato la vita, ecco! - Riprese ad ululare, piangendo ormai senza controllo. Derek si passò le mani sul viso, con fare esasperato.

 

- Per uno stupido compito in classe... è incredibile! - Prese un respiro profondo, accese la abat-jour blu che stava sul suo comodino e dopo aver individuato l'esatta posizione della sorellastra nella penombra, scattò in piedi e in un attimo le fu davanti. - Avanti, andiamo. - Disse, piuttosto imbarazzato, porgendole entrambe le mani. Lei lo guardò senza capire. - Avantì! - Ripetè.

 

- Cosa vuoi che faccia? - Spostò sistematicamente lo sguardo dalle mani al suo viso.

 

Esasperato salla sua incredibile ottusità, Derek le ghermì entrambi i polsi e con un robusto strattone la tirò in piedi. Poi la spinse leggermente all'indietro e la fece sedere sul letto.

 

- Tu a destra, io a sinistra... Sarà sempre meglio dei piedi di Edwin, ma non avvicinarti troppo, mh? - Detto questo, la lasciò andare, spense per l'ennesima volta la luce e tornò al suo posto. Casey rimase completamente ammutolita per qualche secondo, il tempo necessario ad assimilare il significato delle parole che aveva appena sentito. Poi si voltò, lo raggiunse e si infilò a sua volta sotto le coperte.

 

- Derek... - Sussurrò, mentre si sdraiava.

 

- Cosa vuoi ancora? - Brontolò lui.

 

- Grazie... - La voce le si stava facendo di nuovo acquosa. Un'immaginario campanello d'allarme gli squillò rumorosamente nella testa.

 

- Non un'altra parola, prima che cambi idea. D'accordo? - Concluse, voltandosi su un fianco e dandole le spalle. Per una volta Casey recepì solo la parte migliore del messaggio e, tralasciando la forma rude, si concentrò sull'essenza incredibilmente dolce del comportamento di Derek. Gli sorrise nel buio e si sistemò sul cuscino. Quella parte di lui le piaceva davvero tanto.

 

Arrossì, ridacchiando dei suoi stessi pensieri. Poi si voltò e prese ad osservarlo... possibile che si fosse già addormentato? O fingeva semplicemente? Per tutta risposta lui si girò sbuffando e si mise a guardare il soffitto. Spinta da non sapeva bene nemmeno lei quale strano istinto, gli si avvicinò in silenzio ed appoggiò la testa sulla sua spalla. Derek sussultò lievemente, quando sentì il respiro della ragazza sfiorargli il collo. Casey rimase ferma, in attesa di qualche brusca reazione indispettita, ma, con sua enorme sorpresa, la sola cosa che lui pensò di fare fu circondarle i fianchi con un braccio ed attirarla ancora più vicina. Sorrise, accomodandosi meglio contro di lui e lo sentì mugugnare soddisfatto.

 

La sveglia digitale segnava quasi le quattro del mattino, ma, incredibilmente, si accorse che non le importava più niente dell'orario...

 

Avrebbe dormito benissimo, come mai prima di allora. Derek era meglio di qualsiasi letto avesse mai provato... e poi adorava il suo profumo. Si sarebbe alzata in piena forma e probabilmente le sue prestazioni nel compito su Ivanohe sarebbero state ottime.

 

Quella sarebbe stata senza dubbio la migliore fra le migliori notti della sua esistenza.

  
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