Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: _Ery1999_    23/11/2013    0 recensioni
E’ giusto tutto questo? E’ giusto completarci nonostante ci annulliamo? E’ giusto costruire il nostro futuro su una speranza incerta? Siamo giusti noi, angelo e demone? Domande senza risposte su cui la mia mente stanca si ostina, per cui la mia pelle freme, in cui la mia anima trema.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angelo e Demone
 

La Luna è per noi stanotte. Giace nel cielo, ci guarda, ci giudica, e le nuvole non riescono ad oscurare il suo sacro candore. Le nostre ombre restano immobili sulla terra bagnata, gli alberi ascoltano, scheletri in questa radura spettrale, il silenzio tace, non è assordante. Non sento il cuore palpitare in petto, sembra quasi fermo, fermo come il mondo in questo attimo di dolorosa perfezione. Dolorosa nella consapevolezza del tempo che scorre, che non si arresta, neanche quando dovrebbe, neanche quando l’unico desiderio è l’eterno e neppure la Morte incute timore. Le tenebre avvolgono le paure, attutiscono i rimorsi, dissolvono i ricordi, anche quei ricordi che vorremmo non avere. Eppure restano, restano in noi, restano in me. I miei restano a lui. I tuoi restano a lei. Cosa vuoi farci? E’ sbagliato, ora che la Luna ci penetra nel profondo?
Ti osservo e il resto scompare. Scompaio anch’io, io che ho fatto del buio la mia casa, della rabbia la mia forza. Ti guardo da lontano, al confine tra i nostri mondi, così inesorabilmente distanti. Sento che ti frantumerei in questo momento se solo ti sfiorassi, ora che il tuo viso è marmoreo e una stella si specchia nei tuoi occhi scuri. Occhi persi in un cielo muto a cui chiedi risposte, occhi che vedono ciò che non c’è, occhi che amo e che odio. Occhi magici. Sembri irreale in questo istante fuggente, in questo istante che passerà, sembri un fantasma, un sogno.

Sei il sogno che non ho mai avuto.

Posso prenderti anche se non mi sei mai appartenuto? Il mio sguardo scivola sui tuoi lineamenti, sulle tue labbra. Sono calde le tue labbra, sai? Incredibilmente calde. Calde come il Sole, come te. Un calore che non ho mai provato, accogliente, protettivo, rassicurante, così diverso dal mio. Così diverso da me che invece sono fuoco. Fuoco e gelo insieme, grandine e riparo, stella e buio. Per te, solo per te. E’ giusto tutto questo? E’ giusto completarci nonostante ci annulliamo? E’ giusto costruire il nostro futuro su una speranza incerta? Siamo giusti noi, angelo e demone? Domande senza risposte su cui la mia mente stanca si ostina, per cui la mia pelle freme, in cui la mia anima trema. Sorridi. Crolla tutto, crollo io, e con me le mie incertezze. Crolla il mondo, ma il nostro resta, ancora, sempre. Non c’è posto per un ti amo mai pronunciato, non c’è posto per una carezza, per un bacio. Non c’è posto. Resto a metà, proprio io che non sopporto le vie di mezzo, proprio io che detesto gli insicuri, proprio io che sono in bianco e nero. E tutto sembra perfetto ora, ora che ci siamo trovati, in un universo inutile brulicante di corpi vuoti e insignificanti. Il futuro ci viene incontro, luminoso, ma io rimango nel buio, senza scampo, senza scelta. Un buio tetro e fitto, che mi sconquassa, che mi riempie i polmoni, mi frantuma le ossa. E in questi momenti non esistono Lune né stelle, non esistiamo noi, o questo mondo, né l’altro. Divoro la tua vita senza saziarmi, e voglio di più, voglio il tuo amore, voglio il tuo corpo, la tua anima, le tue debolezze, e prendo, prendo, prendo ogni cosa, ma tutt’a un tratto mi ritrovo sospesa, come la Luna in cielo, in bilico tra ciò che dovrei e  vorrei essere, e ciò che sono.

Mi ami?

Cos’è l’amore? Come posso amarti se, ad ogni passo, mi spezzo senza sapere il perché? Il non sapere mi rende stanca. Stanca di non capirmi mentre i ricordi riaffiorano, stanca di odiarmi, stanca di essere felice per un singolo, glorioso istante, circondato da un eterno grigiore. Stanotte nessuna stella brilla e il confine che ci separa è invalicabile. Vengo ingoiata da qualcosa che non conosco mentre brancolo nell’oscurità – senza scampo, senza scelta. Le mie mani sono gelide e il cuore pesante, vorrei trovare conforto nelle lacrime. Lacrime che non mi sono concesse. Non c’è posto neanche per quelle. Non per me, demone, non per me. Vorrei scappare, fuggire lontano. Da te, da me, dall’universo, dalla Luna che purifica il sudiciume della Terra con i suoi raggi bianchi, da questi alberi morti e spogli, senza tempo. Correre e inciampare, cadere, rialzarmi, ferirmi, ansimare. Sono immobile, statica, quasi non respiro. Mi prendi la mano, delicatamente. Le tue dita d’artista accarezzano piano la mia pelle, si intrecciano alle mie in una stretta salda. Tremi. Tremi di me. Poggio la testa sul tuo petto, l’orecchio sul tuo cuore. Le forze mancano, Morfeo sembra cullarmi attraverso i tuoi palpiti, pulsanti di vita e sogni. Di magia. La tua mano si perde nei miei capelli. La mia ti cinge il fianco. I nostri sguardi si immergono nella purezza della Luna, in quella Luna solo nostra. Quell’immagine è completezza, è perfezione, è assoluto, è pace. Quell’immagine è amore. Chiudo gli occhi e mi perdo nel tuo profumo, annego nel tuo abbraccio. Niente può farmi del male, niente può scalfirmi, adesso. Sono al sicuro dagli altri. Sono al sicuro da me. Un pensiero mi folgora, quasi mi commuove.


Ti amo... Sono a casa.   
 

 

Angolo Autrice...

Salve! Questa è la mia prima fic romantica... L’ho scritta per un ragazzo che un bel giorno è entrato nella mia vita, che mi ha resa migliore, e di cui non voglio svegliarmi... Se vi va, lasciatemi un commentino.

_Ery1999_
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Ery1999_