Tu mi spaventi

Tu mi spaventi, tu mi violenti

Col tuo bellissimo cuore spaccato

Morgan, La Cosa

Ahia. Ho urtato la testa contro lo stipite della porta, e credo mi verrà un bernoccolo.

Aspetto che Shun accorra in mio aiuto, spaventato dal tonfo secco che devo aver provocato. Perché la testa mi fa innegabilmente un dolore assurdo.

Nessuno accorre, comunque, e mi sembra strano perché quando mi sono alzato dal divano lo ho trovato caldo come se fosse restato accanto a me a guardarmi dormire. E’ una brutta abitudine che ho, quella di addormentarmi sul divano.

Mi massaggio la testa e cerco di fermare i pensieri, perché ho bisogno di calma e tutti quei pensieri che si scontrano e si urtano fanno un frastuono assurdo e a me serve il silenzio più assoluto.

Sì. E’ in bagno perché sento lo sciabordio dell’acqua del lavello.

Apro la porta che separa il soggiorno dove mi sono addormentato dall’anticamera e, laggiù in fondo, vedo la porta semiaperta del bagno.

Ma sto mentendo, perché la prima cosa che vedo non è la porta ma quello che racchiude.

Un pulcino immerso fra vapori gentili e venti al sapore di Sali da bagno e tante altre cose che ti stringono e ti fanno sentire bene.

Si guarda allo specchio cercando di lavarsi i denti con una cura che ha davvero del ridicolo. Cerco di concepire il fatto che al momento la sua bocca è invasa da plotoni di menta ed eucalipto ma non ce la faccio. Quanta violenza.

“Ti sei svegliato alla fine. Volevo lasciarti a dormire lì sul divano tutta la notte.”

Sì è accorto di me. Pronuncia quelle parole con un tono vagamente ironico e malizioso. Ma no, la malizia è sbocciata per quel ciuffo di capelli bagnato che gli si è appiccicato alla tempia.

“Hai fatto la doccia? Che ora è?”

Dissimulare l’interessamento con una miriade di domande. Due. Non dissimulare molto bene, temo.

“E’ tardi. Volevo farmi una doccia prima di andare a dormire”

Scrolla le spalle e continua a lavarsi di denti, come se niente fosse.

Ma niente è, effettivamente. Mentre si lava i denti e pensa alle ore o al suo letto o a chissà cosa niente altro ha la stessa importanza di quell’atto. Ma se fosse così facile proteggersi allora la gente combatterebbe armata di spazzolino e dentifricio, e immagino che anche lui lo sappia.

Lo abbraccio per ricordarglielo. Credo di averlo sorpreso, perché sta quasi per infilarmi lo spazzolino in un occhio ed ha sputacchiato dentifricio e saliva in un modo non particolarmente grazioso.

“Che fai” mi chiede. Me lo domando anche io.

Ma mentre io cerco ancora la risposta, sembra che lui l’abbia trovata, perché si gira verso di me e mi passa le sue braccia dietro la schiena.

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Il ritorno delle ShunxIkki<33333 Mi mancava la MelassaEmoAngstIncest di questi due, sì.

Lo spunto per questa fanfic è nato dal mio soggiorno pasquale in casa di Eide, insieme alla Zooey e alla Clo. Una sera osservavo la Zoe lavarsi i denti ed ho realizzato che forse non avrei mai dovuto farlo, perché è un gesto incredibilmente personale.

Insomma, non ho potuto fare a meno di pensare ad un Ikki che invade così impunemente gli spazi vitali e la mente di un povero e (quasi)innocente Shun.

Spero che il POV in prima persona non sia così fastidioso come solitamente è xD

Grazie per l’ascolto

IrishBreeze