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Autore: fiddler    07/11/2004    8 recensioni
Nonostante io non sia una grande appassionata di yaoi, è balenata direttamente nella mia mente malata l’idea di scrivere questa one-shot sulla coppia Kei-Takao, ambientata subito dopo la finale del campionato. Ribadisco quindi che questa è la mia prima yaoi e potrebbe essere schifosa (anzi lo sarà di sicuro) e mi auguro che non vi sembri troppo stupida e smielata.
Genere: Demenziale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Hiwatari, Takao Kinomiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehilà

Ehilà! Eccomi tornata con una nuovissima fict che riguarda una delle coppie più amate (o almeno credo) di beyblade. Sicuramente tutti voi, così come me, avrete guardato e apprezzato molto le due ultime puntate trasmesse della serie g-revolution (quelle sulla finale del campionato mondiale). Nonostante io non sia una grande appassionata di yaoi, è balenata direttamente nella mia mente malata l’idea di scrivere questa one-shot sulla coppia Kei-Takao, ambientata subito dopo la finale del campionato. Ribadisco quindi che questa è la mia prima yaoi e potrebbe essere schifosa (anzi lo sarà di sicuro) e mi auguro che non vi sembri troppo stupida e smielata. Comunque la vorrei dedicare alla mia cara amichetta Sesse’90, grandissima amante di questa coppia, per il suo compleanno –scusami se sono così in ritardo, ma spero che la storia ti piaccia lo stesso!-. Buona lettura e mi raccomando commentate!!! 

 

 

 

- Sì, abbiamo vinto!!! – l’urlo di gioia dei tifosi dei BBA Revolution echeggiò nell’aria dello stadio semi-distrutto, fino a pochi secondi prima carica di una grande tensione.

 

Kei si rialzò a fatica da terra osservando cupo le centinaia di persone che scavalcavano le barriere e, Daichi, Kappa e Hilary in testa correvano festanti verso Takao, immobile, al centro del campo di gara.

 

Non riusciva ad accettare l’idea che il suo avversario lo avesse battuto. No. Non poteva essersi dimostrato così debole ai suoi occhi. L’incontro era stato lungo ed estenuante, ma lui avrebbe dovuto resistere ancora, fino a che le forze non lo avrebbero abbandonato completamente. Si tirò in piedi. Ma forse non avrebbe mai potuto battere Takao. In fondo egli si meritava di aver vinto. Il suo sguardo si posò sul blader con il berretto. Quel ragazzino e i suoi amici gli avevano insegnato tantissime cose, che lui prima di conoscerli non avrebbe mai considerato così importanti. Non tecniche di combattimento. Da loro aveva imparato i veri valori dell’amicizia, della lealtà e dello spirito di squadra. Ma solo lui gli aveva fatto scoprire un’altra cosa, un sentimento più importante di tutti gli altri messi insieme. Un sentimento che credeva di non aver mai provato in tutta la sua vita.

 

Per quello che riuscì a vedere a stento attraverso le numerose mani e facce che si accalcavano intorno a lui, anche Kei lo stava guardando.

 

Lo sguardo grigio-rossiccio del russo s’incatenò con il suo di un colore blu intenso.

 

Dai suoi occhi gli sembrò che stesse provando in quel momento le sue stesse sensazioni.

 

 Fu come se in quell’istante il tempo si fosse fermato e tutta la folla che gremiva lo stadio fosse magicamente scomparsa. Solo loro due.

 

Gli sembrò che Kei si avvicinasse.

 

Gli sembrò che Takao si avvicinasse.

 

Erano lì, da soli in mezzo allo stadio, l’uno di fronte all’altro.

 

Distolse a fatica lo sguardo da quei meravigliosi occhi grigi. Poteva toccare le braccia muscolose del russo, che di una tratto non avevano più ferite o piaghe, ma erano liscie e sane.  

- Kei - sussurrò.

 

Gli tolse il berretto e gli accarezzò i  folti capelli neri. Poi gli sollevò il mento con un dito e prese a fissare intensamente il ragazzo negli occhi.

- Takao – mormorò. 

 

Entrambi chiusero gli occhi e lasciarono sfogare le loro emozioni in un dolcissimo e appassionato bacio.

 

Kei si staccò un istante, per fissare di nuovo l’altro.

- Ti amo - 

Takao gli cinse le braccia attorno al collo.

- Ti amo anch’io -

 

I due ragazzi presero a baciarsi con ancora più passione, entrambi avrebbero voluto che quel momento non finisse mai. Avrebbero voluto essere rapiti per sempre l’uno dalle labbra dell’altro e trascinati via, lontano da tutto e da tutti.

 

ma furono violentemente riportati  alla realtà quando smisero di affondare l’uno negli occhi dell’altro, mentre la folla li sollevava in aria e li portava insieme in trionfo. Però era stato un bellissimo sogno ad occhi aperti!

 

I loro sguardi si incrociarono ancora una volta, mentre veleggiavano in alto passando da una mano all’altra e la domanda che parve esprimersi dolcemente dai loro occhi fu: a che cosa pensavi prima quando mi hai guardato?  

 

Un sentimento chiamato amore.

 

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Allora? Uno schifo, eh? Fatemelo sapere commentando!

Ps: scusate se è così corta, ma sapete come sono imbranata e che non riesco a scrivere fanfiction lunghe!

  
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