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Autore: _Colours_ of the _Music_    24/11/2013    2 recensioni
Angel è una ragazza di diciassette anni dalla vita normale, tra scuola, casa e amici. Ma tutt'ad un tratto, a causa di problemi di salute, dovrà trasferirsi in una nuova scuola un po' speciale in cui farà la conoscenza di ragazzi che in un altro contesto sarebbero considerati "diversi".
Riuscirà ad abituarsi alla sua nuova vita? E a farsi nuovi amici? Ma soprattutto, cosa penserà della nuova condizione in cui dovrà vivere?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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A “Different” School
 


Prologue – When bad luck follows you

Era una normale giornata invernale. Da pochi giorni aveva cominciato a nevicare, ma ormai tutta la città era ricoperta di bianco. Stavo tornando a casa dopo sei pesantissime ore scolastiche, un incubo.
E non lo dico solamente perché era stato tutto terribilmente noioso, ma anche perché quel giorno non mi sentivo affatto bene. La testa mi girava, avevo la nausea e l’unica cosa che avrei voluto fare era infilarmi sotto le coperte, indisturbata e soprattutto al caldo. Se c’era una cosa che in assoluto odiavo più di tutte le altre dell’inverno era il freddo pungente, dal quale nemmeno trenta cappotti ti avrebbero potuto salvare.
Insomma, il mio pensiero fisso in quel momento era “Voglio immediatamente tornare a casa.”
Non avrei nemmeno lontanamente potuto immaginare cosa sarebbe successo pochi minuti più tardi.
Ricordo solo che il cuore cominciò a battermi così velocemente da farmi male al petto, un dolore tremendo. La testa cominciò a martellarmi, mi sentivo malissimo. Penso che alla fine caddi, anzi svenni. Ricordo la neve fredda mista al ghiaccio che ricopriva il marciapiede contro la guancia, poi più nulla. Tutto si fece buio.
Non so nemmeno ora per quanto tempo rimasi incosciente, prima di svegliarmi e ritrovarmi in quella che mi sembrava la camera di un ospedale. Una stanza spoglia, anzi, quasi completamente vuota. E la prima cosa che vidi fu mio padre, accanto al lettino su cui ero sdraiata.
-Cosa è successo..?
Queste furono le mie prime parole. Mio padre sembrò illuminarsi, per poi ritornare quasi subito cupo come prima.
-Angel, tu… Hai avuto un problema.
“Bel modo di iniziare” mi dissi.
-Che tipo di “problema”?
-Diciamo che sei stata fortunata a essere stata portata subito qui..
Più mio padre parlava e meno capivo. Cosa intendeva dire? Cosa mi era successo di così grave? Ma prima che potessi chiedere niente, ricominciò a parlare.
-Il dottore ha detto che hai avuto un problema al cuore… Si chiama aritmia. Succede quando-
-Lo so cos’è, papà, ho diciassette anni ormai.
Lo sentii sospirare, anche se in quel momento ero troppo occupata a guardarmi intorno per guardarlo in faccia. Veramente stavo pensando a quello che mi era successo. Mi fingevo disinteressata, ma… aritmia? Avevo sempre creduto che fossi sanissima, che non avrei mai avuto problemi di quel genere.
-Dovrai restare qui ancora una o due settimane…
-Cosa?!
Non avevo mai avuto un rapporto molto “amichevole” con gli ospedali, a dire la verità. E il solo pensare di dover rimanere chiusa lì dentro per quasi quattordici giorni mi opprimeva.
In quel momento entrò proprio il dottore.
-Tuo padre ha detto la verità, Angel. Il tuo è un caso molto particolare. Sei stata fortunata ad essere arrivata qui in tempo. Se non ce l’avessi fatta, sarebbe stata praticamente la fine per te…
“Ma questo tipo è Mister Finezza in persona?”.
-Bello…
-E’ per questo che preferiamo tenerti d’occhio per almeno due settimane… E quando saranno terminate, vorremmo che tu ti trasferissi in una nuova scuola.
-Che? Quale nuova scuola?!
-Una scuola speciale, Angel.
Intervenne mio padre, cercando di calmarmi.
-Una scuola in cui sarai completamente sotto controllo, con uno staff di infermieri disponibili ventiquattro ore su ventiquattro- continuò il dottore.
“Di bene in meglio…”.
Data la posizione in cui mi trovavo, l’unica cosa che potei fare fu sospirare e lasciare che il dottore mi spiegasse la struttura della nuova scuola in cui sarei stata trasferita. Una tiritera infinita, alla fine della quale disse:
-Insomma, cara Angel, avrai capito anche tu che questa è una scuola molto diversa rispetto a tutte le altre. Per molti motivi. Capirai molto presto il perché…


Angolo dell’Autrice
GOD SAVE THE QUEEN, you all (?).
Cosa dire… Innanzitutto mi dispiace moltissimo per non essermi fatta viva in questo lunghissimo periodo, ma ci sono stati… diversi problemi. E, ovviamente, mancanza di ispirazione. Prometto che cercherò di continuare al più presto la fic “Watashi wa Ireland desu~”, ma nel frattempo spero che vi piaccia questa nuova long.
Ci tengo a precisare che questa è una fic basata sul gioco “Katawa Shoujo”, spero vivamente che qualcuno di voi lo conosca perché, a mio parere, è fantastico.
Comunque sia, non sono molto esperta di medicina ma da quel che so l’aritmia è un’alterazione del battito cardiaco, che può rallentare, accelerare o essere irregolare. E può colpire anche coloro che apparentemente hanno un cuore sanissimo. Nella maggior parte dei casi non dovrebbe essere grave, ma in alcuni sì (come in questo). Devo essere sincera con voi, mi sto affidando completamente al gioco, non sapendo NIENTE di medicina, quindi se ci sono delle incongruenze, scusatemi tanto ^^’’’
Nel caso in cui qualcuno volesse sapere qualcosa in più sull’aritmia, guardi qui: http://www.farmacoecura.it/malattie/aritmia-cardiaca-cuore-sintomi-trattamento/
Ci vediamo al prossimo capitolo (:
Bye~
  
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