Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: xnicholasblessing    24/11/2013    0 recensioni
Stay with me: in the silence of your room, in the darkness of your dreams you must only think of me, there can be no in between.
Tra cinque giorni saranno passati esattamente tre mesi dall’ultima volta che ti ho visto, eppure il dolore sembra intensificarsi, ora dopo ora, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
24 NOVEMBRE 2013

Its’ my last big breath what you want me to do.
But it’s beautiful people like who make me cry cuz nobody else could be nearly as cool as you.
-Cher Lloyd
 
 
Sono appena sveglia. Il mascara che avevo messo stamattina è colato sulle guance.
Mi guardo allo specchio: capelli scompigliati, occhi gonfi e rossi.
Capisco di aver pianto nel sonno. E non c’è nemmeno bisogno che mi chieda perché.
Lo so già.
Tra cinque giorni saranno passati esattamente tre mesi dall’ultima volta che ti ho visto, eppure il dolore sembra intensificarsi, ora dopo ora, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo.
È strano: ricordo ancora perfettamente ogni dettaglio del tuo viso.
Non so se sia bene o male.
Torni sempre, che io sia sveglia o addormentata.
Ma non torni mai davvero.
L’altro giorno ho risentito un mio amico con cui non parlavo da mesi. Ci siamo chiesti le solite cose, scuola, casa, fratelli…
Poi è arrivato l’argomento spinoso.
“Starai facendo stragi di cuori, bella come sei.” ha scherzato.
Sono scoppiata a ridere.
Che poi, tutta questa bellezza io non la vedo.
“Sì, certo. Sono gli altri che si divertono a fare strage del mio.” ho risposto.
Si è fatto raccontare tutta la storia, per filo e per segno, anche se avevo insistito più volte sul fatto di non avere nessuna voglia di parlarne.
“E tanto per rendere le cose facili, ha avuto il coraggio di dirmi che prima o poi tornerà. E dimmi te se posso essere così stupida da stare qui ad aspettarlo.” ho concluso.
“Sai che vuol dire che non succederà mai, vero?”.
Già, che stupida. Come ho fatto a non capirlo nel momento esatto in cui me l’aveva detto?
Forse le cose sarebbero state più facili.
Forse adesso sorriderei al ricordo, non scoppierei a piangere come una bambina.
Con le mie amiche rido, loro non capiscono.
L’unica che mi sostiene è la mia migliore amica: d’altronde ci sarà un motivo per cui le voglio così bene. Sì, mi insulta, mi urla dietro che sono una stupida, ma in fondo sa cosa provo. E mi abbraccia quando ne ho bisogno, quando nessuno lo fa.
Il fatto è che credo di non sopportare più tutto questo.
 
Il cellulare vibra: ho appena ricevuto un invito su Facebook per la grande festa di Natale, il 22 dicembre. Apro la notifica, leggo le informazioni riguardanti l’evento.
Non dev’essere niente male.
Metto “partecipa” senza nemmeno pensarci troppo, tanto sicuramente il mio migliore amico riuscirà a trovarmi i biglietti prima che esauriscano.
Scorro con lo sguardo sullo schermo.
Numero di inviti: più di trentatré mila. Davvero? Tutta quella gente?
Dev’essere una roba grossa, stavolta.
Mi immobilizzo, tutto si ferma.
Il tuo nome tra i partecipanti. Eccolo, sì, è proprio lì, lo giuro. Non sto ancora dormendo.
Per un secondo, tutto questo mi fa felice, immensamente felice.
Poi risprofondo nel baratro.
Sicuramente non ti troverò nella folla, nemmeno se passassi la serata a cercarti.
E se anche ti trovassi, non saprei cosa dirti.
Probabilmente, adesso che ho i capelli rossi, non mi riconosceresti nemmeno, e tutto quello che berrai non aiuterà, come al solito.
Credo mi basterebbe vederti. Lì, con la solita Marlboro tra le labbra e un drink in mano, mentre ridi. Dio, la tua risata. Ce l’ho ancora stampata nel cervello.
E ogni volta che chiudo gli occhi e mi concentro, mi sembra di sentirla ancora.
Perché non posso essere io ad aver spezzato il tuo cuore?
Perché non sono quel tipo di ragazza che va per locali, sbatte le ciglia, e ha tutti ai suoi piedi?
Perché sono io a soffrire, sempre?
Perché non posso averti?
Perché, pensandoci bene, non ti ho mai avuto.
 
E comunque, ovunque, mi manchi.


 
Spazio autrice:
Altra pagina di diario, di oggi.
Scusatemi, davvero, ma non potevo più tenermi tutto dentro. E questa è solo una parte di quello che sto passando. Sono incredibilmente stupida, ma DOVEVO scriverlo, o rischiavo di impazzire.
Vi ringrazio se siete arrivati a leggere fino a qui, mi fa molto piacere.
A presto.
Hold on.
Ronnie.


 

 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: xnicholasblessing