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Autore: hannasdream    24/11/2013    3 recensioni
Ricordo, anche fin troppo bene questa storia. La storia di una ragazzina che ha provato a riscattarsi, che per quanto potesse cambiare non si è mai piaciuta, la storia di una ragazzina che è cresciuta,diventando ciò che ha sempre odiato, la storia di un amore, forse sempre esistito, ma soffocato. Quella ragazza ero io … e questa è la sbagliata, complicata, strana storia della mia vita.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Ricordo, anche fin troppo bene questa storia. La storia di una ragazzina che ha provato a riscattarsi, che per quanto potesse cambiare non si è mai piaciuta, la storia di una ragazzina che è cresciuta,diventando ciò che ha sempre odiato, la storia di un amore, forse sempre esistito, ma soffocato. Quella ragazza ero io … e questa è la sbagliata, complicata, strana  storia della mia vita.
Era una giornata cupa e monotona, come del resto tutti i giorni autunnali qui a Londra. Amavo questa città.
Lui sarebbe arrivato a momenti. Ero felice, mi mancava, non ci vedevamo da un po’.
Sentii suonare il campanello, scesi al piano di sotto e andai ad aprire.
- hey Ally-  disse restando sulla porta esitante.
- hey…- dissi io. Sorrisi impercettibilmente e lo abbracciai forte.
- mi sei mancata- disse appoggiando il mento sulla mia testa.
- anche tu- dissi stringendolo forte, per poi sciogliere l’abbraccio sorridendo.
-però, non ti sei fatto sentire..- continuai
- emm si scusa-  i suoi occhi, così verdi,erano nei miei, così marroni e normali.
-non fa niente… andiamo su- 
Vi starete chiedendo chi fosse quel ragazzo. Bhe… era Harry.
Lui era il mio migliore amico. Sì, dico era  perché ormai … non siamo più niente.
Non ricordo molto di quel giorno, se non il ritorno di Harry a Londra dopo un mese trascorso a Holmes Chapel dai suoi nonni … ma conoscendoci,avremo sicuramente trascorso la giornata in camera, a parlare e a mangiare pizza, come sempre del resto.
Se solo avrei saputo cosa mi attendeva, avrei di certo vissuto a pieno quei momenti, ma ero solo un’ingenua quattordicenne e di quello che sarebbe successo dopo non mi importava.
L’aspetto, il giudizio altrui, il peso, la popolarità … erano queste le cose che all’ epoca contavano veramente.
Ero appena entrata al liceo e la vita di una ‘primina’, così ci chiamavano, non era affatto facile.
Per me fu ancora più dura, non ero popolare, non avevo amici tranne Harry, non ero magra, non ero grassa, semplicemente non ero abbastanza. Non ero abbastanza per gli altri e tantomeno per me stessa. Non sorridevo spesso, anzi odiavo farlo in pubblico, da quando quel George Senders  mi aveva  chiamata sorriso d’argento, per quel aggeggio che avevo sui denti. E per finire, gli occhiali. Li avevo messi da poco, avrei dovuto usarli fortunatamente solo per la scuola e per studiare, finchè la vista non mi si sarebbe stabilizzata, poi avrei anche potuto buttarli dal balcone.

Un nuovo giorno iniziò puntualmente sancito dalla sveglia che alle 7.10 distruggeva il mio sonno.
Disattivai la sveglia del telefono, mi lavai la faccia e i denti e dopo essermi truccata con tanto mascara e un po’ di fondotinta, misi quell’ orribile divisa formata da una gonna blu, una camicia bianca e una giacca blu con il logo della scuola. Sciolsi le trecce che avevo fatto la sera per avere i capelli ondulati , misi gli occhiali e usci di casa.
La scuola era vicina a casa mia, ci arrivai in un attimo.
Cercai con lo sguardo Harry, fortunatamente non ci misi molto a trovarlo, parlava con una ragazza, era molto carina, capelli ricci e lunghi, occhi nocciola, era seduta su un muretto. Non volevo disturbarli, pensai che fosse la sua ragazza, anche se me lo avrebbe sicuramente detto, ma tralasciai questo dettaglio e feci per entrare nell’edificio scolastico quando sentii qualcuno chiamarmi. Mi voltai, era Harry che mi faceva senno di avvicinarmi, gli feci capire che non volevo ‘disturbare’, indicando con gli occhi la ragazza che aveva accanto, ma lui insistette. Mi avvicinai titubante e un po’ imbarazzata verso di loro.
- hey Ally!- disse venendomi incontro e abbracciandomi.
- hey..- dissi ricambiando.
- lei è Julie- disse indicando la riccia che si nel frattempo era scesa del muretto
- sono Ally- dissi cercando di sorridere per sembrare … simpatica.
- io sono Julie, è un piacere conoscerti- sorrise
- l’ ho conosciuta dei miei nonni e poi ho scoperto che si sarebbe trasferita qui, non è fantastico?-
- già! –  ‘quindi è per questo che non mi hai chiamata, tutto quadra adesso’ pensai continuando a sorridere e ad annuire flebilmente.
Ora che la osservavo bene, era proprio bella. Aveva gli occhi grandi, una sottile linea di eye-liner, era minuta e magra, indossava anche lei la divisa, con la piccola differenza che su di lei non sembrava poi così orrenda e inguardabile.
- oh, ma tu sei quella Ally? Sai Harry mi ha parlato molto di te- disse Julie ‘una chiamata non uccide’ pensai trovando comunque dolce il fatto che avesse parlato di me a qualcuno. Julie mi piaceva, sembrava simpatica.
 
“Lasciate ogni speranza voi che entrate.” L’ incoraggiante foglietto affisso alla porta dell’ aula di letteratura diede inizio alle lezioni.
Raggiunsi l’ ultimo banco, pronta per annuire fingendo di prendere appunti per il resto delle due ore con la prof Collins.
Non mi accorsi che anche Julie era entrata in aula  finchè la Collins la costrinse a presentarsi alla classe.
- oh, bhe.. il mio nome è Julie Williams, ciao- dopo questa grande presentazione cercò un posto, mi vide, sorrise e si sedette vicino a me.
Ero un po’ sorpresa, ma spostai la borsa che occupava la sedia accanto al mio posto e la feci sedere.
La professoressa ormai spiegava a se stessa praticamente, visto la così bassa attenzione della classe.
- di che sta parlando?- chiese Julie annoiata
- e… forse..boh- dissi appoggiata con i gomiti al banco in maniera disinteressata.
- emozionante- disse sarcastica.
 Accennai una risata. –  ah quindi tu e Harry..- diedi voce ai miei pensieri
-ah.. no tranquilla, siamo solo amici!- sorrise amichevolmente
- tant..- -Jones, Williams, basta parlare! Fuori!- mi interruppe  la prof.
Uscimmo dall’ aula alzando gli occhi al cielo, fermandoci nei corridoi.
- dovrebbe scopare più spesso…- disse Julie con fare pensieroso
- almeno sarebbe di buon umore- dissi sedendomi a terra con le spalle al muro seguita da lei. 


Ciao lettori! questo è il primo capitolo di questa fanfiction, spero vi piaccia! riguardo alla trama come avrete capito si tratta della storia di Allison, detta Ally, narrata da una sua versiona adulta che da buon narratore onniscente(?) muoverà la storia con flashback o anticipazioni. Non temete se la storia sembra monotona, questo è solo l'inizio ne succederanno di tutti i tipi! Aggiornerò come minimo ogni domenica. Detto questo non vi annoio più c:
xx Hanna


 
  
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