Vedrai che un giorno ti sorprenderà
“Tieni” disse Ginny dando
alcuni oggetti ad Hermione.
“C’è tutto?” domandò
Hermione.
“Si penso di sì, la tenda di
mio padre, alcuni vestiti di Ron e tutti i libri che ho trovato in casa che
potrebbero interessarti. Ah non appena arriva Harry prenderò di nascosto anche
alcuni dei suoi abiti.”
“Grazie, ma mi raccomando
non dire niente.”
“Certo lo so” rispose Ginny,
si girò e andò fino alla porta e poi chiese “Ti disturbo se rimango qui?”
“No resta pure, tanto ora
non sto facendo niente di segreto. E comunque questa è la tua camera, non
dovresti nemmeno chiedermelo. Anzi se vuoi puoi anche aiutarmi.”
“Grazie, non sai quanto sia
importante per me aiutarvi, soprattutto sapendo che tu, Ron ed Harry sarete
lontani da tutti e in mezzo ai pericoli. Dimmi, cosa posso fare?”
“Dovresti aiutarmi a cercare
degli incantesimi di difesa da mettere intorno alla tenda quando ci accamperemo
per la notte.”
“Ok” rispose Ginny.
Le ragazze erano nella
camera di Ginny alla Tana. Erano sedute sul tappeto, appoggiate all’armadio
mentre cercavano su una montagna di libri degli incantesimi.
Hermione le disse: “Posso
chiederti una cosa?” guardandola.
“Certo.”
“Al funerale di Silente,
cosa è successo tra te ed Harry?” disse titubante Hermione, “Non ci ha detto
niente e da allora siete entrambi tristi e non avete più parlato. Non gli hai
neanche scritto un gufo.”
“Mi ha lasciata. Tutto qui.”
“Cosa? Harry? No non avrebbe
mai fatto una cosa del genere. Tiene molto a te. Non ci credo che l’abbia
fatto!” disse Hermione sconcertata.
“Lo so che mi vuole bene ed
è proprio per questo che lo ha fatto. Ha detto che quest’anno voi tre non
sareste tornati a scuola perché avete una missione da compiere affidatavi da
Silente. Dice che se Tu-sai-chi mi crede vicina a lui, potrebbe farmi qualcosa
per ricattarlo e per farlo uscire allo scoperto. Ha detto anche che a voi non
può impedire di andare con lui ma a me può impedire di essergli vicina.”
“Beh in fondo capisco le sue
preoccupazioni, ma so anche che tu sei molto sveglia e che non ti faresti
mettere nel sacco facilmente, anche da Tu-sai-chi.
“Si come quattro anni e
mezzo fa!”
“Ma allora eri ancora
piccola.”
“Avrei dovuto accorgermene
comunque.”
“Non è vero, eri ancora una
bambina e non potevi immaginarti le conseguenze.”
“Tu piuttosto, perché non
dici niente a mio fratello? Lo so bene che ti piace e lo sai anche tu. Anche a
lui piaci da impazzire, ma non ha il coraggio di dirtelo.”
“Non è così facile, lui non
ha mai provato di volermi bene, tranne che come amica. Non mi ha mai dimostrato
niente e ha sempre dato tutto per scontato. Non è scontato che io debba essere
la sua ragazza.”
“Capisco ciò che intendi.”
“Io non ho alcuna intenzione
di fare la prima mossa” replicò Hermione dopo una pausa di silenzio.
Hermione stava pensando agli
anni passati, tutte le volte che loro due avevano litigato anche per
sciocchezze, soprattutto per sciocchezze. Possibile che non lo avesse ancora
capito?
“Vorrei tanto poter chiedere
ad Harry il suo parere e se gli ha detto qualcosa, ma non mi sembra il momento
più adatto.”
Ginny sospirò. Anche lei
avrebbe voluto chiedergli tante cose ma non poteva. “Il tradimento di Piton e la
morte di Silente lo hanno sconvolto. Poverino, ha solo 17 anni e ne ha passate
più di chiunque altro.”
“Non ce l’avrebbe mai fatta
senza voi due, i suoi migliori amici” disse Ginny malinconicamente.
“E nemmeno senza di te, non
te lo dimenticare.”
Ginny sorrise. Quella frase
le aveva tirato su il morale. Più tempo passava lontano da Harry, più era triste
e infelice. Decise di lasciar perdere questi pensieri e tornò all’attenta
ricerca degli incantesimi, sfogliando l’indice del libro che aveva in mano.
In quel momento entrò Ron
con una montagna di libri tra le braccia, che fece inevitabilmente cadere sul
letto della sorella.
“Questi sono i libri della
soffitta” disse Ron in modo seccato “Si può sapere cosa accidenti devi fare
Hermione con tutti questi libri? Tu passi le giornate a leggere questi inutili
libri!”
“Questi inutili libri
potrebbero salvarti la vita!” esclamò Ginny con prontezza.
“COSA CI FAI QUI GINNY?”
gridò Ron.
“Beh, è camera mia…”
“Cosa le stai facendo fare
Hermione? Lo sai che non dovresti coinvolgerla. Potresti metterla in pericolo!”
“Guarda che so badare a me
stessa!”
“Io non ho fatto niente!”
esclamò Hermione.
“Ha ragione, sono stata io
ad insistere.”
“No è colpa sua. Tu sei
piccola mentre lei è più grande e dovrebbe essere più responsabile.”
“Forse avrò un anno in meno,
ma sono più matura di te sicuramente. Io non grido quando tu parli con Harry!”
Hermione disse: “Cos’è,
adesso non possiamo più neanche parlare senza chiederti il permesso?”
“Non mi sembrava che steste
parlando delle previsioni del tempo o delle Sorelle Stravagarie. No, stavate
tramando qualcosa!”
“E tu che ne sai? Hai
incominciato subito a gridare non appena ci hai visto insieme.”
“Perché so che stavate
facendo qualcosa che Ginny non avrebbe dovuto fare.”
Ginny disse: “Se è solo per
questo stavamo parlando di te e di Harry!”
“Beh questo non ha
importanza” disse Ron dopo un attimo di esitazione. Non si era aspettato quella
risposta e non sapeva cosa dire.
“Adesso non posso neppure
parlare con la mia migliore amica senza che tu possa ascoltare? Sono stanca di
te Ron, non ce la faccio più. Sei insopportabile. Ora basta, vattene da qui.
FUORI!!!”
Ron uscì sbattendo la porta.
Hermione si lasciò cadere a terra, scivolando contro l’armadio, e incominciò a
piangere disperata. Ginny si sedette accanto a lei e la abbracciò.
Hermione disse
singhiozzando: “Ecco, - la dimostrazione – di quello – che ti dicevo. Non fa
altro – che criticarmi – per cose – senza senso – e di cui – non ho colpa. Ora
non dovrei – nemmeno parlarti – se ascoltassi – lui.”
“Lo so come è mio fratello.
È stupido, geloso e preoccupato per me, ma soprattutto per te. Bill, Charlie,
Fred e George, perfino Percy sono sempre stati protettivi con me, forse perché
sono la più piccola o l’unica femmina, ma mi hanno sempre lasciato vivere
normalmente con i miei spazi. Mentre Ron è iper protettivo, ora più che mai,
forse perché tutti sono nell’Ordine tranne noi due, oppure perché dopo che sarà
partito con te ed Harry non sarà più a casa e vorrebbe fare tutto ora. Non ti
arrabbiare, oggi gli sei capitata tu a tiro, magari domani litigherà con Harry
perché mi avrà salutato.”
Hermione fece una risata
quasi impercettibile, si era già calmata.
“Vedrai che un giorno ti
sorprenderà, e dalla sua stupida bocca, usciranno delle meravigliosi parole, che
ti faranno innamorare veramente di lui.”
“Ringrazio robythebest e la regina bianca per aver recensito la mia storia precedente”