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Autore: ScreamingSilence    24/11/2013    10 recensioni
Dicono che la fortuna prima o poi toccherà tutti; Sharleen l'aveva baciata.
Dopo anni che viveva nell'ombra di tutti,ora era finalmente uscita alla luce,
ora era finalmente felice della sua vita.
Si girò dall'altra parte ammirando il viso angelico del ragazzo che dormiva accanto a lei;
i raggi di sole entravano deboli dalla porta del balcone che era rimasta semiaperta e si riflettevano nei capelli di lui,dandogli un aspetto ancora più meraviglioso.
[...]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Attenzione: Non prendete alla lettera ciò che fanno i personaggi,è una storia inventata e come tale il comportamento dei protagonisti non sempre è giusto.*

Shades of life.

 
 
Dicono che la fortuna prima o poi toccherà tutti; Sharleen l'aveva baciata.
Dopo anni che viveva nell'ombra di chiunque, ora era finalmente uscita alla luce, era finalmente felice della sua vita. Si sentiva amata.
Si girò dall'altra parte ammirando il viso angelico del ragazzo che dormiva accanto a lei; i raggi di sole entravano deboli dalla porta del balcone che era rimasta semiaperta e si riflettevano nei capelli di lui, dandogli un aspetto ancora più meraviglioso.
Era perfetto e la ragazza si chiedeva ormai da mesi, perchè lui avesse scelto proprio lei.
Continuava a ripeterle di amarla ed era davvero così, lo leggeva nei suoi gesti e nei suoi occhi.
La mora raccolse la maglietta maschile che la sera prima era finita per terra e se la infilò dirigendosi verso il balcone,
amava ammirare il paesaggio mattutino, era tutto così tranquillo e rilassante che faceva quasi dimenticare lo schifo che regnava nel mondo. Sharleen aveva ormai diciotto anni ed aveva visto quasi tutte le sfumature dell'umanità e poteva benissimo affermare che quelle più scure dominavano.  Si appoggiò alla ringhiera del balcone e respirò l'aria pulita e fresca che sapeva di primavera.
Ammirava gli alberi di ciliegio che stavano mostrando al mondo il rosa perfetto e i diversi colori che il cielo emanava,
il cielo non era azzurro e nemmeno blu; era bianco, rosso, grigio, arancione, rosa, giallo e quel po' di azzurro che serviva, erano colori che indossati insieme facevano a pugni, ma guardarli colorare il cielo era una cosa completamente diversa e stupenda. Lei amava svegliarsi tutte le mattine a quell'ora, l'ora in cui era passata l'alba di poco e il cielo era ancora indefinito. Si sentì avvolgere i fianchi da due braccia muscolose e sorrise
"Buongiorno piccola" Mormorò lui con la voce ancora impastata dal sonno
"Buongiorno" Dichiarò lei girandosi per far sfiorare le loro labbra.
"Quando smetterai di svegliarti a quest'ora del mattino?" Le chiese continuando a stringerla tra le sue braccia
"E tu quando imparerai a vestirti? Ti ammalerai" Lo apostrofò lei notando che ancora una volta l'aveva seguita in balcone con addosso solo i boxer.
"Quando tu smetterai di rubarmi le magliette" Lei sorrise a quell'affermazione scuotendo la testa rassegnata
"Non dire cazzate Styles,sappiamo entrambi che non ti saresti vestito comunque"
Commentò divertita "Torna dentro amore,fa freddo" Continuò poi.
"Non è che tu sei molto vestita" Le fece notare lui portando le sue mani sull'inguine di lei,alzando di poco la maglietta
come per dimostrare che sotto non aveva niente. Sharleen rise e lo trascinò sul letto buttandosi accanto a lui,
"Se ci sei te il freddo nemmeno lo sento" Le sussurrò dolcemente mentre faceva scorrere le sue dita nei cuoi capelli.
"Come siamo sdolcinati" Lo prese in giro mentre si avvicinava per baciargli una guancia,lui sorrise e si sistemò sul petto di lei,lasciando che lo cullasse come faceva ogni volta finchè si riaddormentava. La ragazza invece rimaneva sveglia a contemplare la bellezza angelica del suo fidanzato.

Quando Harry si abbandonò di nuovo a morfeo erano ormai le otto e mezza, così Sharleen sgusciò fuori dal letto e raccolse il suo intimo per fare una doccia. La sera prima sul letto di lui sorrisi, carezze, parole dolci, baci e gemiti erano stati testimoni del loro amore, ogni volta che si appartenevano era sempre meglio della precedente, ogni volta era speciale e li univa ancora di più. Sharleen viveva del ragazzo riccio, viveva dei suoi abbracci, dei suoi baci, dei suoi gesti, delle sue parole, dei suoi occhi, viveva di lui e lo amava come mai nessun altro amò.
Dopo essersi lavata raggiunse la cucina di casa Styles e si mise ai fornelli per preparare la colazione, quando lei non dormiva da lui Harry era solito a mangiare schifezze anche per colazione, a volte lo sorprendeva ingozzarsi di caramelle di prima mattina. Così aveva preso l'abitudine di cucinare per lui tutte le volte che si trovavano a casa sua, le piaceva prendersi cura del riccio. Mentre cuoceva i pancakes sentì la porta del bagno chiudersi, segno che si era svegliato e che era andato a farsi la doccia. Apparecchiò il tavolo come meglio poteva mettendogli in un piatto l'omelette e nell'altro i pancakes, sistemò poi la tazza di Caffè vicino ai piatti e aggiunse un cucchiaino di zucchero, esattamente come piaceva a Harry. Finì di preparare il thè caldo per lei e si mise seduta dalla parte opposta al posto che aveva apparechiato. Lei di mattina non mangiava, faceva colazione con thè caldo al limone tutte le mattine, inverno o estate non le importava. "Ecco perchè mi piace quando dormi da me" Affermò il riccio entrando in cucina e notando il tavolo apparecchiato, prima di sedersi passò a lasciarle un bacio a fior di labbra e "Buongiorno" Le sussurrò per la seconda volta in una mattinata, era sempre così quando si svegliavano nella stessa casa.
"Giorno dormiglione" Ricambiò lei prima di portare la bevanda alle sue labbra.
"Non mangi nemmeno oggi?" Chiese lui premuroso come sempre
"Lo sai che non amo fare colazione" Gli ricordò lei "Nemmeno un morsetto?" Domandò avvicinando con la forchetta un pezzo di pancake alle labbra di lei che sorrise dandogli un piccolo morso, sapendo che finchè non lo avrebbe accontentato avrebbe continuato a stuzzicarla. "Brava Bimba" Disse lui facendole l'occhiolino.
Quando facevano colazione insieme era sempre così,lui mangiava e lei beveva il suo thè ammirando il suo ragazzo,
che qualche volta tirava fuori qualche argomento di cui parlavano, oppure faceva qualche battuta su qualsiasi cosa facendola ridere.
"Dopo mi dai un passaggio fino a casa? Domani ho un compito in classe e devo ripassare" Chiese lei mentre sparecchiava
"Va bene, anche se volevo passare tutta la domenica con te" Disse lui mettendo sù il broncio
"Se finisco prima te lo faccio sapere e andiamo a fare una passeggiata insieme" Sharleen si sedette sulle sue gambe e gli accarezzo la guancia sinistra, sapeva che lui amava le carezze, era un coccolone e lei lo accontentava perchè amava vederlo sorridere, le fossette che apparivano sulle sue guance lo rendevano adorabile.

Quel pomeriggio Sharleen lo dedicò ai libri, erano ormai le nove di sera e non aveva ancora finito

mi dispiace amore, non sono riuscita a finire in tempo. Ci vediamo a scuola x

Mandò il messaggio al suo ragazzo e continuò a studiare, non poteva permettersi di prendere un insufficenza, sua madre le avrebbe proibito di uscire per un mese e quello equivaleva a vedere Harry solo a scuola.

Tranquilla piccola, non fa niente :) x
Sorrise appena quel messaggio apparve sullo schermo del suo Blackberry.


Sharleen quella mattina si alzò presto come al solito e dopo essersi fatta la doccia andò in cucina per bere il suo thè al limone.
Quando raggiunse il cortile della scuola che frequentava si guardò intorno, Harry l'aspettava sempre in cortile per darle il buongiorno e poi l'accompagnava alle lezioni. Lo avvistò al solito posto, vicino al muretto insieme al suo amico fidato Louis. Corse e arrivò dietro di lui allacciandogli le mani intorno alla vita e annusando il profumo che il ragazzo emanava. "Ciao Shar" La salutò sorridendo e liberandosi della sua stretta in modo che potesse girarsi e baciarla sussurrandole poi il buongiorno nell'orecchio.
Louis osservava i due sorridendo. Tra lui e la ragazza del suo migliore amico non si era creato un rapporto stretto,  ma non si stavano nemmeno antipatici.
"Ciao Lou" Lo salutò infatti lei una volta che si staccò dal suo ragazzo "Oh, ciao Credevo avessi visto solo lui" Rispose ridacchiando.
Lui era fatto così, faceva battutine su qualcunque cosa facendo ridere chi si trovava intorno a lui.
"Boo,Hazz!" Una ragazza richiamò la loro attenzione e tutti e tre si girarono non capendo chi potesse essere, Sharleen notò subito che aveva un faccia simpatica, era bionda e bella, molto bella.
I due ragazzi invece sbarrarono contemporaneamente gli occhi appena capirono chi avevano davanti
"Cherry!" Urlò infatti il liscio accogliendola tra le sue braccia,
Sharleen non l'aveva mai vista a scuola, non capiva chi potesse essere.  "Dio, se mi siete mancati" Sentenziò abbracciando anche il riccio che la strinse forte a sè sorridendo, facendo sorridere a sua volta la sua ragazza. La mora non era gelosa, si fidava ciecamente di lui e se lui era felice lo era anche lei, perchè il suo sorriso era la sua sopravvivenza.
"Quando sei tornata?" Chiese Harry alla ragazza
"Ieri mattina, ma ero troppo stanca per venire da voi" Rispose lei
"Sei qua per rimanere?" la ragazza sorrise a quella domanda "Sì, se no non sarei tornata. Li ho convinti"
Sharleen seguiva il discorso tra i tre senza proferire parola e capì che quella ragazza doveva essere una loro amica di vecchi data, infatti lei non ne sapeva niente. Si era trasferita a Londra solo da due anni.
"Come mai hanno cambiato idea?" "Ormai non ho più quindici anni" Si limitò a rispondere lei.
"Lei chi è?" Chiese subito dopo accorgendosi solo in quel momento della presenza di Sharleen
"Oh, lei è Sharleen. La mia ragazza" La presentò Harry sorridendo, Cherry si aprì in un sorriso enorme prima di stringerla in un abbraccio
"Piacere di conoscerti Sharleen, io sono Cheryl, una vecchia amica di questi due coglioni" Si presentò lei,
la mora rise e ricambiò l'abbraccio anche se all'inizio era rimasta sorpresa da quel gesto.
" Piacere mio" Dichiarò poi. Erano rimasti in cortile per qualche altro minuto, poi Sharleen si allontanò per andare in classe, non voleva arrivare in ritardo.
Di solito Harry l'accompagnava, ma quel giorno lo lasciò con Cherry e Louis capendo che avevano molto da dirsi. Anche se in verità si era sentita un po' fuori posto. Loro parlavano di esperienze che avevano vissuto insieme e lei non poteva parlarne, lei non apparteneva a quei ricordi e non poteva entrare e stravolgere il loro passato, così preferì starne fuori ed essere parte solo del presente.


"Scusa per il ritardo Reb,ma ho avuto un imprevisto" Si scusò la bionda sedendosi vicino a lei,
da quando aveva scoperto il secondo nome di Sharleen Aveva preso a chiamarla così.
"Tranquilla Cher,basta che ci muoviamo oppure non troveremo niente" Disse la mora facendole l'occhiolino;
il giorno dopo ci sarebbe stato il ballo della scuola e loro si erano ridotte all'ultimo momento per cercare un vestito.
Erano passati ormai mesi da quando Cherry era tornata e loro due erano diventate grandi amiche.
Anche se quando c'erano anche Harry e Louis la mora continuava a sentirsi esclusa, ma non l'aveva mai fatto notare.
Il primo negozio in cui entrarono era pieno di abiti colorati che di certo non passavano inosservati, a Cherry si illuminarono gli occhi, mentre Sharleen entrò pur sapendo che in quel negozio non avrebbe trovato niente che facesse per lei.
"Questo ti starebbe divinamente" Osservò la mora indicando un vestito corto davanti e lungo dietro di colore rosa.
Aveva dei brillantini sparsi sul petto e la scollatura a cuore, senza spalline. Appena la bionda lo vide, abbandonò gli altri che aveva in mano e baciò l'amica sulla guancia incamminandosi verso il camerino.
Ne uscì pochi minuti dopo ed era una meraviglia, sembrava fosse stato cucito apposta per lei.
Uscirono da quel negozio con il vestito e passarono in altri negozi, ma Sharleen non trovava proprio niente di suo gradimento.
"Rebecca!" Urlò la bionda dall'altro lato del negozio facendo sobbalzare l'amica e le commesse
"Ma sei scema?" Domandò Shar raggiungendola
"A me non piace proprio per niente, ma secondo me a te piacerà" Disse ignorando la domanda della mora e alzando il vestito che aveva in mano mostrandoglielo. Era verde acqua, anzi di una tonalità più chiara, arrivava un po' più sopra delle ginocchia ed era monospalla. Sharleen se ne innamorò subito. Prova che l'amore a prima vista esisteva davvero. Cherry glielo mise sulla spalla e la spinse dentro il camerino "Muoviti a provarlo" Le disse facendole l'occhiolino e chiudendo la tenda. La mora lo indossò e si guardò nello specchio girando su se stessa, non le era mai piaciuto il suo corpo, ma sul suo viso si era fatto spazio un sorriso. Quel vestito le stava alla perfezione.


"Tesoro sei bellissima" Commentò la madre mentre ammirava la figlia che finiva di truccarsi allo specchio, era la sera del ballo e aspettava solo che il suo cavaliere la venisse a prendere.
"Grazie mamma" Disse Sharleen girandosi e abbracciando la donna che l'aveva messa al mondo;litigavano spesso, ma si volevano un mondo di bene.
"Dai mettiti i tacchi,fra un po' Harry sarà qui" Infatti appena la signora Jameson finì di parlare il campanello suonò e si precipitò giù per le scale, la ragazza sorrise, sua madre adorava il riccio e tutte le volte che veniva a casa voleva aprire lei la porta, in modo da fargli tutti i complimenti che voleva e dirgli di trattare bene la figlia. Sharleen sentì i due parlare di sotto e dopo essersi messa le scarpe e essersi guardata un'ultima volta allo specchio, prese la pochette argento abbinata alle scarpe e ai gioielli e andò incontro al suo principe. Harry appena la vide sorrise "Sei bellissima,piccola" Disse abbracciandola.
Arrivarono al ballo e come da rito si fecero fare le foto all'entrata, poi entrarono.
"Chissà dove si è cacciata Cherry" Commentò il riccio. "Sarà con Louis" Rispose lei, mentre lui si guardava intorno cercando gli amici.
"Non trovi che starebbero bene come coppia?" Chiese lei attirando la sua attenzione
"Cherry e Lou?" Chiese lui alzando un sopracciglio, lei annuì "No, per niente" Dichiarò lui lasciandola perplessa.
"Vado a cercare Tommo, gli devo parlare" Disse per poi allontanarsi, Harry era strano quella sera,
ma come al solito Sharleen non ci fece caso e sussurò un "Va bene" Che il riccio non sentì.
La mora si incamminò verso le bibite e si rovesciò nel bicchiere un liquido che le era sembrato invitante. Era forte,ma buono. Era seduta su quello sgabello ormai da venti minuti, continuava a guardare i corpi degli studenti che si muovevano in pista, erano avvinghiati ognuno al proprio compagno; Sharleen avrebbe voluto ballare con Harry, ma non era ancora tornato. Avvertiva una sensazione strana, come se fosse successo qualcosa di brutto, aveva paura che fosse capitato qualcosa al suo ragazzo, così mandò giù quel poco di bevanda rimasta nel suo bicchiere e si alzò per cercare Harry.
Girò in lungo e in largo la palestra, ma non lo trovò, provò anche nei bagni e negli ambienti interni alla scuola che erano aperti, ma niente, nessuna traccia. Decise di andare a vedere fuori, nel cortile, probabilmente era uscito. Si sentiva i piedi pulsare dal male che i tacchi le avevano procurato, non era per niente abituata a quel tipo di scarpe.
Si fermò appoggiandosi a un albero e si sfilò le scarpe, non ce la faceva più. Le prese in mano e continuò scalza,
la sensazione della terra bagnata sotto i suoi piedi era qualcosa di meraviglioso, la rilassava.
Arrivò dietro la scuola da dove provenivano delle voci, si fermò ad ascoltare e le parve di sentire proprio la voce del riccio, continuò a camminare e stava per chiamarlo quando la scena che gli si presentò davanti le ghiacciò le parole in gola. Harry era steso sull'erba ed era una visione divina, sembrava proprio un angelo illuminato dalla luce tenue della luna. Ed era perfetto, sarebbe stato davvero tutto perfetto, se non fosse per la sua testa che era appoggiata sulle gambe nude di Cherry mentre con la mano le accarezzava dolcemente una guancia, si abbracciavano con lo sguardo. Si stavano amando solo guardandosi. Il respiro di Sharleen diventò più pesante, sperava che quello che stava vedendo non era davvero quello che sembrava. Era normale tra migliori amici guardarsi in quel modo? Stava cercando di tranquillizzarsi quando la voce di lei spezzò il silenzio.
"Quando potremo amarci senza nasconderci,Harry?" Chiese al riccio, mentre quelle parole spezzavano il cuore della mora.
"Presto,amore mio" La rassicurò lui baciandola. Solo in quel momento Sharleen si rese conto che Harry ultimamente la baciava pochissimo, le parlava in modo freddo e la trattava quasi male. Perchè era stata così cieca?
"Ti amo" Sussurrò la bionda sulle labbra del ragazzo che credeva appartenesse solo a lei e "Ti amo pure io Piccola" Rispose lui.
Solo allora Sharleen si accorse che i Ti amo che rivolgeva a lei non erano veri come quello che le labbra del riccio avevano appena pronunciato e si accorse anche che non l'aveva mai guardata in quel modo.
"Perchè Harry? Io ti ho amato per prima" Sussurrò asciugandosi le lacrime che non la smettevano di scendere.
"Perchè Harry? Non ero abbastanza?" Chiese tornando sui suoi passi.
"Perchè Harry? Perchè lei?" Domandò ormai lontana dall'amore che amanavano quei due.
Sharleen non sapeva cosa stava accadendo dentro di lei, ma era come se bruciasse, era come se dentro di lei qualcosa si stesse riducendo in ceneri. Le pareva quasi di sentire il rumore del vuoto. Fosse stato qualcun'altro avrebbe fatto una scenata,sarebbe andato lì e li avrebbe sorpresi sul fatto, li avrebbe insultati e si sarebbe sfogato. Lei però non ce la faceva. Come poteva insultare la sua vita? Perchè era quello che Harry era per lei, lei senza il riccio era il nulla e non voleva perderlo,per quello decise di fare finta di non aver visto niente, per quello si rimise i tacchi e si incamminò per strada da sola, sapeva che non avrebbe detto niente, ma aveva bisogno di tempo per se stessa.
Si fermò in una tabaccheria e acquistò tre pacchetti di sigarette. Non fumava, ma aveva sentito che le sigarette facevano dimenticare. Ed era quello che lei voleva. Voleva solo dimenticare le immagini del suo ragazzo con un altra, per quello si fermò in un parco deserto, si sedette su una panchina e si portò una sigaretta alla bocca, prese l'accendino che aveva comprato poco prima insieme alle Malboro e si accese la spensieratezza. Cominciò a tirare dentro il fumo,ne aspirava più che poteva. Intanto era già soffocata dalla sua vita. A volte tossicchiava, ma cominciava ad amare il sapore della libertà che aveva la cenere.
In nemmeno mezz'ora aveva fumato quasi mezzo pacchetto,non si sentiva quasi più le labbra e i suoi polpastrelli erano tutti screpolati, ma le piaceva quell'ebrezza. Si sdraiò sulla panchina a pancia in sù, non le importava di avere addosso solo un vestitino, non le importava che fosse notte inoltrata e che era da sola in un parco.
Era come se sentisse il bisogno di sentire il pericolo sulla sua pelle. Era come se volesse attirare qualche disgrazia. Era come se nemmeno si sentisse viva ora che era consapevole che il riccio non l'amava.
Restò qualche altra ora sdraiata a fissare il cielo, non amava il cielo notturno, sopratutto quello di Londra; le troppe luci nascondevano le stelle. Aveva fumato ormai un pacchetto e mezzo, non era ancora stanca, ma prese una decisione: doveva tornare a casa. Sharleen si incamminò scalza per le strade di Londra, aveva un bel po' di strada da fare, ma non le importava. Chi la vedeva da fuori poteva pensare di trovarsi davanti a una pazza,
ma è quello il difetto della gente, si sofferma sulle apparenze. Non avrebbero mai capito che era l'amore a ridurre in quello stato. Perchè in fondo in amore ciò che resta è solo la fine. L'amore tra Harry e Sharleen appariva perfetto, ma era tutto tranne quello. Lei l'aveva capito. Quando arrivò a casa si svestì e entrò nella vasca da bagno piena di acqua e bagnoschiuma alle ciliegie. Voleva rilassarsi e togliersi di dosso l'odore di fumo.

Cherry l'aveva cercata, Harry pure, persino Louis, ma lei non rispondeva proprio a nessuno. Era rimasta tutta la domenica nel suo letto, non aveva mangiato niente. Non aveva nemmeno bevuto il suo thè alla pesca mattutino. Aveva detto alla madre che aveva la febbre e che si sentiva la nausea, specificando che non voleva vedere nessuno. Avevano chiamato anche a casa visto che sul cellulare non rispondeva e la signora Jameson aveva risposto dicendo che era malata a letto, così avevano lasciato perdere. Ed era stata la stessa cosa per lunedì, martedi, mercoledì e giovedì. Poi decise che Venerdì sarebbe andata a scuola: avrebbe affrontato i suoi mostri.
Attraversò il cortile della scuola sotto gli occhi di tutti, sarà per il trucco nero pesante? o Per la sigaretta che aveva tra le labbra? In ogni caso non passò di certo inosservata. Non andò verso il muretto, non voleva vederli di prima mattina. Non ce la faceva anche se quegli occhi di cui si era innamorata le mancavano tremendamente. Non sono verdi, sono gialli, un po’ blu, qualche sfumatura di grigio, un po’ di nero e giusto un po’ di verde. Come si fa a non amarli? Come si fa a dimenticarli? Passò le cinque ore di lezione a mordersi le unghie -ormai non le aveva quasi più- vedeva le persone fissarla e bisbigliare, ma non le importava, ciò di cui le importava non era più suo.
Si incamminò a passo svelto verso la mensa, prese il suo vassoio e si mise in fila, come faceva tutti i giorni prima che Harry diventasse il suo ragazzo. Gli prendeva sempre lui da mangiare. Fece la fila, ma tutto quel cibo le faceva venire la nausea, prese una bottiglietta d'acqua e si guardò intorno,
alla ricerca di un posto vuoto ma "Sharleen!" Aveva cantato vittoria troppo presto.
Prese un respiro profondo e si incamminò verso il tavolo dove erano seduti i tre che la guardavano con gli occhi sbarrati. A chiamarla era stata Cherry.
"Amore,ma come ti sei ridotta?" Disse Harry guardandola con un sopracciglio alzato "Cambio di look" Disse sedendosi "Comunque ciao" Aggiunse vedendo che nessuno l'aveva salutata.
Non sapeva nemmeno lei da dove veniva fuori tutto quel carattere. Lei non era così.
"Sabato mi hai fatto prendere un colpo" Disse il riccio
"Te ne sei andata senza dire niente a nessuno" Continuò poi,sembrava incazzato.
"Non credevo sarebbe stato un problema se mi fossi tolta dalle palle" Sputò lei portando la bottiglietta alle labbra. I tre ragazzi sbarrarono contemporaneamente gli occhi sorpresi dal modo in cui aveva sputato quella frase, vide Harry e Cherry scambiarsi uno sguardo, forse avevano capito qualcosa.
"Mi sono sentita male,non volevo rovinarvi la serata e sono andata a casa" Disse con un tono più dolce. Vide il ricco annuire.
"Non mangi niente?" Chiese Cherry notando il suo vassoio vuoto.
"No,ho già mangiato" Si era nutrita di delusione, tristezza, solitudine, dissidio, lacrime, singhiozzi e ferite.
Aveva mangiato abbastanza per i prossimi dieci mesi. Dopo che finirono di mangiare uscirono in cortile per aspettare l'inizio delle lezioni pomeridiane. Per tutta la durata del pranzo non aveva più parlato nessuno.
Harry le andò vicino circondandole la spalla col braccio e lei non si sentiva protetta come le altre volte, si sentiva un giocattolo che veniva usato da un bambino viziato. Notò Cherry stringere i pugni guardandoli e lui la guardava come per scusarsi. Sharleen vedeva per la prima volta che il vero amore era quello di Harry e di Cher,non quello in cui lei aveva creduto. Lou si sedette sotto un albero e la mora notò subito che era l'albero sotto il quale quella sera aveva visto i due.
Le mani le cominciarono a tremare ripensando alla scena e il respiro si faceva più pesante.
Aveva bisogno di fumare. In quei giorni il fumo era stato il suo unico compagno, ci era caduta dentro. Senza nemmeno pensarci si scrollò di dosso il braccio di Harry e tirò fuori il pacchetto di sigarette sotto lo sguardo confuso dei suoi amici, portò la paglia alle sue labbra e l'accese ormai con fare esperto.
"Che cazzo fai Sharleen?" Sputò fuori Harry guardandola male, lei non rispose e si limitò a far arrivare il fumo ai suoi polmoni
"Smettila di ignorarmi,rispondi cazzo" Le urlò in faccia avvicinandosi e togliendole la sigaretta dalla bocca schiacciandola poi sotto la suola delle sue scarpe.
Fù quel gesto ad alimentare l'ira della mora, rimase a guardare la sigaretta ormai schiacciata per qualche minuto stringendo i pugni fino a far diventare le nocche bianche
"Hai sbagliato tutto Styles. Hai sbagliato sin da quando mi hai chiesto di essere la tua ragazza, hai sbagliato a guardarmi in quel modo, hai sbagliato a farmi innamorare, hai sbagliato a coccolarmi, hai sbagliato a baciarmi, hai sbagliato a viziarmi, hai sbagliato a farmi sentire speciale, hai sbagliato a dire di amarmi, hai sbagliato a ignorarmi, hai sbagliato a tradirmi, hai sbagliato a sbatterti la tua migliore amica mentre stavi con me, hai sbagliato a far finta di niente, hai sbagliato a nascondermi tutto, hai sbagliato a mentirmi e hai sbagliato a togliermi quella fottuta sigaretta" Disse tutto ciò d'un fiato continuando a tenere la testa bassa, poi alzò lo sguardo incontrando quello sorpreso del ragazzo davanti a lei e nemmeno se ne accorse che la sua mano era finita sulla guancia del riccio. Se ne accorse solo quando il rumore dello schiaffò rimbombò nel silenzio del cortile e quando Cherry si portò le mani alla bocca.
"Vaffanculo" Disse girando sui tacchi e lasciandoli lì, da soli. Non aveva pianto, non più. Erano ormai esaurite le sue lacrime. Come era esaurita la sua vita.
Per Sharleen non c'era più vita senza di lui, per lei la vita era Harry Styles, ma ora lui era la vita di un'altra.
La fortuna le aveva giocato un brutto scherzo,le aveva fatto credere di essere dalla sua parte quando invece si stava solo prendendo gioco di lei, proprio come avevano fatto tutti, era questo ciò che Sharleen Rebecca Jameson pensava mentre cadeva giù. Pensava al padre che l'aveva abbandonata all'età di cinque anni, pensava agli amici che non aveva mai avuto. Pensava ai compagni che l'avevano sempre derisa. Pensava agli occhi color smeraldo che l'avevano rapita e che avevano giocato col suo cuore, Pensava che lei gli occhi di Harry non li sapeva proprio leggere, l'avevano ingannata. Pensava ai colori del cielo mattutino, l'unica cosa che le dispiaceva lasciare. Aveva scelto proprio quell'ora per abbandonare tutto, così poteva ammirare il cielo un'altra volta, poi avrebbe donato il suo corpo al mare, perchè la vita l'aveva persa già da diverse settimane.
Don't make me sad, don't make me cry
Sometimes love is not enough and the road gets tough
I don't know why..



                                                                                                                   _________________________________________
Eccomi con un'altra OS, Questa volta su Harry.
Un po' triste, ma mi era venuta quest'idea e non potevo non scriverla.
Come qualcuno di voi sa sto scrivendo una long,però non la aggiorno da molto,
mi sono bloccata non riesco ad andare avanti e non so perchè.
Vabbè almeno riesco a scrivere altro e la mia mente non è arruginita del tutto.
Spero vi sia piaciuta,mi piacerebbe sapere il vostro parere.
Oppure vedere questa OS tra le vostre preferite o ricordate.
Grazie a tutti quelli che leggeranno.

-ScreamingSilence
  
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