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Autore: Sarika    24/11/2013    0 recensioni
"Non volevo che ti bagnassi troppo è per questo che sono rimasto lì con te" disse come se mi avesse letto il pensiero
"oh...grazie" riuscii a dire solo questo e il mio cuore perse un battito quando si girò verso di me e mi sorrise.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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"Catherine Smth" ecco il professore disse il mio nome io alzai la mano come dire , la mia faccia svogliata fa quasi ridere il professore di matematica, tirai fuori il mio amato libro e iniziai a leggere da sotto il banco mentre ogni tanto lanciavo occhiate al professore intento a spiegare la sua materia, anche se penso che nessunno stia ascoltando perchè dopotutto con i suoi baffi grandi che gli vanno in mezzo alle labbra e la vecchiaia non si capisce niente quando parla e dubito che qualcuno della mia classe si concentri tanto per capire quel che dice.
Finalmente è suonata la campanella che segna la fine delle lezioni, uscii dal portone della scuola e andai nel posto dove aspettavo mia madre che mi veniva a prendere, ma non ero sola stava arrivando un ragazzo l'avevo già visto deve essere uno dell'ultimo anno. Eravamo in quella strada fermi uno davanti all'altro ai lati opposti della strada,lo guardai negli occhi proprio nel momento in cui lui guardava me, quegli occhi caramello, erano bellissimi ma distolsi subito lo sguardo, non volevo fissarlo ma mi riusciva difficile non guardarlo, poi davanti a me si fermò una macchina bianca, era l'auto di mia madre aprii la portiera e salii, salutai mia mamma e lei partì, ma prima di cambiare strada mi girai e vidi gli occhi del ragazzo che mi guardavano andar via.
Tutto il pomeriggio a fantasticare su quel ragazzo, come farebbe ogni ragazza diciasettenne, e poi andai a letto e mi addormentai.

La mattina dopo sempre la solita storia, a scuolla non succede mai niente si interssante, non vedevo l'ora di uscire, il cielo si stava piano piano scurendo, suonò la campanella e uscii fuori tutti avevano degli ombrelli a portata di mano e io mi maledii mentalmente per non averci pensato prima, quando arrivai alla strada ero totalmente bagnata, cercai di ripararmi sotto un albero che però, essendo inverno era spoglio e perciò non riuscii più di tanto a coprirmi.
All'improvviso mi resi conto che qualcuno mi stava coprendo con un ombrello mi girai e vidi il ragazzo del giorno prima, quello con gli occhi color caramello, aveva lo sguardo basso.
"Grazie" Gli dissi.
Lui si girò e mi guardò non fece altro, mi girai non riuscendo più a sostenere il suo sguardo, passavano i minuti ma ne mia madre ne mio fratello si vedevano. Il silenzio era assordante lui aveva lo sguardo fisso davanti a se e io mi guardavo attorno, neanche la minima ombra della macchina di mia madre.
Suonò il telefono e risposi.
"cosa??"
"mamma non posso tornare a casa ora, sta piovendo a dirotto e per arrivare a casa ci vuole minimo mezz'ora"
"okok allora mi fermo sotto a una pizzeria e mangio lì"
"si ciao mamma"
"si anch'io ti voglio bene ciao"
Chiusi la telefonata, e guardai davanti a me e cercai di capire cosa avrei dovuto fare.
"Grazie per avermi coperto, ora devo andare ciao"
Stavo per andarmene quando lui mi disse: "aspetta"
mi girai e lo guardai negli occhi con aria sorpresa, aspettai che parlasse, fissavo le sue labbra che si mossero: "se vuoi puoi mangiare da me, i miei genitori non ci sono e avrei comunque invitato qualcuno questo pomeriggio, perciò non daresti neanche un minimo di fastidio"
Rimasi leggermente sorpresa da ciò che mi aveva appena detto e io non sapevo cosa rispondere ma poi mi decisi:

"ti rendi conto che tu stai invitando una perfetta sconosciuta in casa tua?? potrei essere una psicopatico con problemi mentali.."
lui rise e disse guardandomi negli occhi e porgendomi la mano: "piacere Josh"
io strinsi la sua mano:"piacere Catherine"
"Ok ora ti conosco, vuoi venire o vuoi prenderti una polmonite per essere stata sotto l'acqua?"
"...Allora...cosa si mangia?" risposi sorridendo, lui scosse la testa ricambiando il sorriso e iniziando a camminare. Lo seguii non sapendo dove stesse andando, ma poi si fermò a lato di una macchina nera parcheggiata poco più lontano da dove eravamo prima. Aprì la porta del passeggiero e mi fece salire, poi andò dall'altra parte, chiuse l'ombrello, salì e mise in moto.
"Posso farti una domanda?"dissi
"Non volevo che ti bagnassi troppo è per questo che sono rimasto lì con te" disse come se mi avesse letto il pensiero
"oh...grazie" riuscii a dire solo questo e il mio cuore perse un battito quando si girò verso di me e mi sorrise.
  
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