"Amore?", chiamai, entrando in casa. Avvicinandomi all' ingresso rimasi abbastanza sorpreso che le luci fossero spente, ero sicuro di trovarla in casa, ma ben presto mi accorsi che in realtà un bagliore fioco di candele illuminava il soggiorno.

Non potevo crederci! Sul pavimento si indovinava la sagoma di petali di rosa che si dirigevano verso la camera da letto, dalla quale provenivano una luce tremula e una musica dolce e sensuale.

"È assurdo, è proprio come la scena di un film", pensai, sorridendo. Mi avvicinati verso la camera da letto mentre la musica cominciava ad entrarmi in testa. I pensieri si facevano sempre più vividi ed intensi, immagini dolci di corpi abbracciati e freschi baci, il tepore delle coperte e il profumo della carne, la danza dell' amore velata dalla fiamma di poche candele, le guance arrossate e gli occhi luminosi, abissali, colmi di desiderio.

"Non riesco a credere che tu abbia organizzato tutto questo!"; lei, la magnifica silhouette del mio desiderio ed amore, era splendidamente adagiata sul letto. Indossava un elaborato pagliaccetto verde che avevamo scelto assieme il giorno del nostro primo anniversario, e che apprezzammo la notte stessa. La penombra l' avvolgeva come un amante e i petali erano più numerosi nella camera da letto, sparsi ovunque come un prato coperto dalle foglie autunnali.

Ero ubriaco di felicità e desiderio, ancora i miei pensieri danzavano, le immagini si muovevano vorticosamente, la musica e il calore, la penombra e quel corpo magnifico che aspettava solo me.

Salì sul letto e mi chinai per baciarla dolcemente, facendo di tutto per trasmetterle la mia passione, il desiderio, la gioia! E, sopratutto, l' amore che provavo per lei.

Mi persi in quelle labbra divine che, come una coppa ricolma d' acqua fresca, dissetavano ogni volta la mia insaziabile sete di lei. Così morbide, e calde, e umide; mi distaccai per tentare di descriverle quanto l' amassi e aprì gli occhi. Fu allora che balzai all' indietro con tanto impeto che quasi caddi dal letto, appoggiai le mani su un mucchietto di petali di rosa e mi accorsi che non erano altro che brani di fazzoletti imbevuti di sangue, lei si sedette e il suo volto si infiammò alla luce della candela; non aveva più pelle! sorrise con i denti marmorei macchiati di sangue e disse: "allora, amore, non mi trovi bellissima?".