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Autore: MidnightMemories25    25/11/2013    1 recensioni
Quando una persona entra nella tua vita sconvolgendola in tutti i sensi...
Questo è quello che succederà alla nostra protagonista, Summer Evans, la vita di Summer le persone intorno a lei, gli amici, tutto cambierà, la sua vita cambierà radicalmente. Ma chi la sconvolgerà? Chi entrerà nella vita di Summer? Le cose saranno migliori o no per lei? Ci saranno conseguenze?
"La sua oscurità..." diceva lei
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Genere: Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Bondage
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Prologo

 

Stavo camminando per le vie di Holmes Chapel, stavo tornando dal lavoro... Era una giornata un po' fredda e buia rispetto agli altri giorni, faceva quasi paura.

Alzai la testa il cielo era ricoperto di nuvoloni neri, stava per piovere, ero quasi arrivata a casa.

-Ehi dolcezza-disse una voce dietro di me, continuai a camminare sperando non ce l'avesse con me -Dico a te- continuò questo, mi sfiorò la spalla e mi fermai

-Non farmi del male...- dissi a voce bassa e tremolante

-Ehm... scusa ma ti era caduto questo- disse porgendomi la mia sciarpa che poco fa era legata al mio collo, la afferrai

-Grazie- mi girai e continuai per la mia strada.

C'era una spiegazione per il mio comportamento, circa tre anni fa ero fidanzata con Jake, appena fidanzati era un dolce ragazzo sempre dolce e premuroso, poi dopo varie settimane incominciò a trattarmi male, quando uscivamo mi urlava contro nei ristoranti e le persone che c'erano ci guardavano con occhi pieni di paura, quando mi portava a casa sua mi picchiava lasciandomi vari lividi in tutto il corpo, incominciò poi a frequentare persone per così dire 'pericolose' incominciò a bere, e più volte quando uscivo con Ellie, la mia migliore amica, lo trovavo che usciva dai pub ubriaco marcio, a volte lo accompagnavo a casa con Ellie e lo chiudevo a chiave per impedire che uscisse ancora.

Ma una sera lo accompagnai a casa io e lo aiutai ad entrare in casa, incominciò a baciarmi con prepotenza contro la mia volontà e io tentavo di levarmelo di dosso ma senza risultati.

*Flashback*

Continuava a baciarmi sempre con più prepotenza, prese i lati della mia maglietta e tentò di sfilarmela ma glielo impedì, incominciò a toccarmi, mi faceva schifo...

Mi prese e mi portò in camera sua e li successe l'inevitabile...

*Fine Flashback*

Mi aveva costretto a fare ciò, in quel momento lo avevo odiato con tutta me stessa maledicendomi per essermi innamorata di uno come lui, si avete capito bene... mi aveva violentata e mentre lo faceva mi insultava pure, mi aveva dato della puttana.
Dopo l'incidente presi il coraggio di denunciarlo e da quanto ne so di lui sta scontando una pena non ricordo di quanti anni, ma speravo marcisse in quella prigione, lo avevo visitato una volta ma tutto quello che riuscì a dirmi lui furono gli stessi insulti che mi diceva quando mi picchiava, una volta ricordo che era riuscito a farmi una cicatrice, che non era molte evidente né grave ma mi aveva pure sempre fatto del male.
Arrivai davanti al vialetto di casa e sentì delle urla, attraversai il vialetto di corsa ed entrai, mamma era accasciata per terra e papà spaccava piatti, corsi da mia madre e l'abbracciai, mio padre era ubriaco, quasi come ogni sera.

-Mamma devi mandarlo via- gli dissi a bassa voce, annuì e si alzò debolmente

-Vattene! Esci da questa casa!- urlò mia madre

-Stai zitta stronza!- rispose mio padre a gran voce

Mi alzai ero infuriata più che mai, mi ricordò la scena tra Jake e me.

-Papà vattene subito!- alzai la voce, mi guardò era la prima volte che alzavo la voce con lui, si fermò e si avvicinò a me, mi tirò una schiaffo così forte da farmi finire a terra.

-Bastardo dammi le chiavi di questa casa e vattene!- urlò mia madre con tutta se stessa

Si avvicinò a lei e la lacerò con lo sguardo, mia madre era impassibile, mise in mostra la mano e mio padre gli poggiò le chiavi.
Prima di uscire guardò me e mia madre fulminandoci, uscì e sbatté la porta.

Abbracciai mia madre che incominciò a singhiozzare.

-Calmati mamma, se né andato, hai finito di soffrire- la abbracciai più forte, il più delle volte mio padre la picchiava, quando io ero a letto e dormivo almeno così credeva, sentivo le urla di dolore di mia madre e i suoi pianti, mia madre mi raccontava tutto di quello che gli faceva, varie mattine mi svegliavo e trovavo bicchieri spaccati, piatti... Ero felice che fosse uscito dalla nostra vita.

-Mamma...- alzò lo sguardo- Sta sera dovrei uscire, ma se vuoi resto a casa con te e ci guardiamo un film- gli sorrisi

-No no vai pure tesoro, tranquilla tanto c'è Happy che mi tiene compagnia- Happy era il mio cane, amavo gli animali, è un Golden Retriever.

Dopo aver dato una bacio sulla guancia a mia mamma andai in camera, preparai la roba per uscire, andai a farmi una doccia veloce, mentre mi lavavo e sfioravo ogni centimetro sulla mia pelle mi soffermai su quella cicatrice, sospirai, mi vennero in mente tutti quegli orribili ricordi, mi asciugai i capelli e li lisciai per farli risaltare, ho i capelli marroni scuri con qualche colpo di sole sul biondo, gli occhi li ho di un colore tra il caramello e il cioccolato.

Infilai il mio vestito, quella sera avevo un vestito che arrivava un po' più in su del ginocchio, blu elettrico con una fascia intorno alla vita nera, aveva uno scollo a cuore e una sola spallina, messi gli orecchini a forma di teschio neri e andai a truccarmi, un po' di eyeliner per risaltare gli occhi, lucida labbra, mascara, matita e sono pronta, scesi. Mi squillò il cellulare, guardai il display era Ellie.

-Dimmi Ellie- risposi io

-Sono un attimo in ritardo, fatti trovare già fuori quando arrivo-mi rispose lei

-Okay capo, a dopo- riattaccai, abbracciai mia mamma e feci una carezza a Happy e uscì di casa.

Mentre aspettavo seduta sul portico di casa, ascoltavo la musica , da quando ero tornata a casa il cielo si era schiarito per lasciare spazio a un bellissimo cielo blu notte pieno di stelle che luccicavano, avevo una strana sensazione come se qualcuno mi osservasse, sarà una mia impressione. Ellie arrivò, corsi verso di lei rischiando quasi di cadere maledetta io che avevo messo quei tacchi.

-Ehi!- mi salutò Ellie

-Ciao!-dissi sorridendo

-Rivoluzione francese, hai messo i tacchi- rise seguita da me

-Solo per sta sera, mi hai rotto le scatole tutta la settimana che non mettevo i tacchi e che se non li mettevo ero meno femminile e bla bla bla- risi con lei

-Lo sai che ti voglio bene, ora andiamo a spassarcela!-urlò lei

Dopo pochi minuti arrivammo davanti al locale, la scritta si vedeva anche dal parcheggio, era la prima volta che venivo qui, Ellie invece no, per questo mi ci aveva portato ha detto che era una figata ma il perché non me lo aveva detto ha detto che lo avrei visto appena entrata.
La scritta lampeggiava c'era scritto 'Diamonds' , Ellie mi trascinò all'entrata, dopo aver fatto un paio di minuti di coda eravamo dentro, era favolosa davvero, era divisa in due parti, una dove c'era il bancone per ordinare i drink e dove ti potevi sedere e l'altra dove potevi scatenarti a ritmo di musica , ma ho capito perché era una delle discoteche più belle, si ballava sull'acqua.
Ellie mi trascinò al banco dei drink, ordinò due cocktail, il mio era rigorosamente analcolico alla frutta, non bevevo mai, preferivo svegliarmi nella mia stanza come sempre.

-Ehi ciao Ellie- sentì una voce dietro di noi, mi girai, mi trovai davanti un ragazzo biondo con gli occhi verdi, molto carino.

-Piacere Danny- disse sorridendo

-Piacere Summer- ricambiai il sorriso

-Ellie...-si passò una mano tra i capelli, sembrava imbarazzato- ti va di venire a ballare?-alzò lo sguardo mostrando quegli occhi verdi chiaro.

-Ehm...- Ellie mi guardò, la incitai ad andare con lo sguardo, mi sorrise- Okay- sorrise a Danny

Mi girai e continuai a sorseggiare il mio cocktail, sentì degli occhi puntati su di me, senza farmi troppo notare mi guardai intorno ma niente, mentre bevevo mi accorsi che seduto poco distante da me in un divanetto un ragazzo dai capelli ricci mi fissava, feci finta di niente, ma vedevo dallo specchio che c'era dietro al bar man che mi lanciava sguardi di fuoco, lo guardavo quando lui si girava o guardava altrove, mi alzai per andare in bagno, ma anche per dare un sguardo più preciso a quel ragazzo, mi alzai, ma quando mi voltai per dirigermi in bagno notai che non c'era più 'me lo sarò immaginato' pensai e sorrisi tra me e me.
Andai in bagno, non era molto pulito ma almeno c'era uno specchio, mi ritoccai solo un po' la matita che era un po' sbavata, ma nulla di che, uscita dal bagno cercai con lo sguardo Ellie che non era ancora tornata.

-Cerchi qualcuno piccola?- disse una voce roca al mio orecchio, mi girai non c'era nessuno, incominciavo a preoccuparmi, continuai a camminare ma qualcuno mi fermò e mi girò di scatto, non riuscì neanche a mettere a fuoco chi era che mi baciò con prepotenza, chiunque fosse le sue labbra erano morbide e aveva un profumo di menta, mi aveva morso il labbro inferiore facendomi abbastanza male, cercavo di distaccarlo ma senza risultati mi cingeva i fianchi con forza impedendomi di muovermi. Si staccò e si avvicinò al mio orecchio e intanto mi accarezzava la guancia, ero paralizzata.

-Tu sarai mia Summer- disse quella voce,e se ne andò tranquillamente,aspettai ancora poco e Ellie arrivò accompagnata da Danny.

-Ellie voglio andarmene via- dissi seria

-Perché?- mi guardò interrogativa

-Ne parliamo in macchina

-Okay... Danny noi dobbiamo andare ci sentiamo domani okay?- disse facendo un sorriso

-Okay, a domani Ellie, ciao Summer piacere di averti conosciuto- ci saluta entrambe

Prima di uscire dalla discoteca, incontrai quello sguardo, quel ragazzo dagli occhi verdi che mi fece un sorriso malizioso, lo ignorai e seguì Ellie fuori.

Entrate in macchina Ellie mi guardò.

-Che hai? Sei strana- mi disse Ellie

-Ehm... bé... uno sconosciuto mi ha baciata- dissi guardando fuori dal finestrino

-Davvero?! Chi? Come si chiama?- disse lei

-Non lo so, non so chi sia e non so perché l'abbia fatto

-A okay...

Ellie mi portò a casa, avevo la testa piena di punti interrogativi, mia mamma dormiva già, mi liberai del vestito e dopo aver indossato il pigiama mi infilai sotto le coperte e cercai di addormentarmi.

Chi era quel ragazzo?Perché mi aveva baciata? E perché mi ha detto che sarei stata sua?E come sapeva il mio nome? Troppe domande per rispondere a tutte...

 

SPAZIO AUTRICE:

 

Eccomi qui, con una nuova storia spero che il prologo vi piaccia...

Avete capito chi sono i protagonisti? Una è Summer Evans e il misterioso ragazzo? Chi è?

Il primo capitolo, lo posterò appena avrò un po' di tempo libero, intanto chi mi lascia una recensione per sapere chi vuole il primo capitolo?

 

Baci & Abbracci ♥.♥

 

 

  
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