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Autore: Gloria Bennet    25/11/2013    4 recensioni
I pensieri di Katherine nella 5x08, durante la scena sulla torre dell'orologio.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo della speranza



Katherine Pierce non si era mai fermata. In tutta la sua lunghissima esistenza, aveva sempre corso per se stessa, fuggendo da chi la voleva annientare, da chi la voleva distruggere.
Per lei, c'era sempre stata una sola priorità: se stessa.
Aver vissuto così a lungo per sé le aveva fatto perdere completamente il senno, una volta diventata una piccola e debole umana. Aver vissuto per secoli da vampira le aveva fatto dimenticare che cosa significasse avere umanità. Essere umani.

La sua corsa contro i nemici si era trasformata in una lotta contro un nemico invincibile: il tempo.

Ecco perché aveva deciso di fermarsi, per sempre.
Perché sapeva che non esisteva via d'uscita da quella battaglia impari tra lei e il famelico tempo. Sarebbe stata sconfitta, ma voleva essere sconfitta a modo suo. Lasciandosi alle spalle questa vita, con una sua scelta. Ponendo fine a quell'esistenza che, ora, pareva senza alcun significato.
Ecco perché si era arrampicata fino in cima alla torre dell'orologio di Mystic Falls e aveva deciso di buttarsi giù.
Quel salto nel vuoto l'avrebbe condotta alla morte, ma era proprio questo il suo scopo.
Voleva smettere di invecchiare, di sentirsi debole, fragile come una bambolina di pezza.
Lei non era così. Lei era forte, ma vivere così la rendeva troppo fragile.
La faceva sentire indifesa e più sola che mai. Voler morire non significava che non avesse paura di farlo. Sarebbe stato molto più semplice se qualcuno l'avesse spinta giù, senza che lei dovesse buttarsi di sua spontanea volontà. Aveva le vertigini e le girava la testa.
Possibile che fosse così difficile togliersi la vita? Avrebbe aspettato un altro minuto, in fondo che cos'era un minuto, confrontato con la durata della sua esistenza? Quando le lancette dell'orologio segnarono i sessanta secondi appena trascorsi, Katherine guardò il cielo stellato, ebbe una fugace visione di ciò che era stata la sua vita, riassunta in pochi fotogrammi che le restarono impressi nell'anima. Il dolore, la sofferenza, la solitudine, l'oscurità e poi, pochi sprazzi di luce. La nascita di Nadia, l'incontro con Stefan... Diede le spalle a quella che non sarebbe più stata la sua vita, a quelli che sarebbero rimasti solo ricordi impressi nel cielo della sua anima e chiuse gli occhi. Non voleva vedersi cadere, voleva lasciarsi andare all'oscurità più profonda, quell'oscurità che era sempre riuscita a evitare e a cui ora, si lasciava andare a braccia aperte.
Perché sarebbe stata lei a raggiungere la morte, non il contrario.
Sarebbe stata lei a farsi beffe di quel famelico tempo assassino.
Saltò.

 

Ma l'impatto col suolo fu più dolce del previsto.
Chi l'avrebbe mai detto che morire fosse così dolce?
Si sentiva protetta e al sicuro, tra la morsa della Morte.
Quelle braccia la stavano avvolgendo con forza e decisione, eppure lei sentiva solo un grande senso di conforto e pace.
Troppa pace. Troppo calore.
Possibile che fosse in Paradiso, dopo tutto quello che aveva fatto?
Dopo le migliaia di peccati commessi?
Schiuse gli occhi, speranzosa e spaventata.

Quel Paradiso, in cui pensava di trovarsi, si poteva riassumere in due occhi verdi di speranza.

Stefan.

Lo guardò a lungo, restituendogli lo sguardo comprensivo che le stava offrendo.

Era sempre stato Stefan.

Anche ora, l'aveva salvata.

Una consapevolezza a cui non era giunta pochi istanti prima, in cima alla torre, l'avvolse col suo tepore.

Forse, non era sola.

Forse, ci sarebbe stato un altro modo.

Forse, c'era ancora speranza.

In fondo, in quegli occhi, tutto sembrava possibile.

 

 

 

A/N

 

Buonasera!

E' la prima storia su Katherine che scrivo. La scena della scorsa puntata mi ha toccata e non ho potuto fare a meno di scriverci qualcosa sopra. Questa Katherine mi ricorda (seppur sia diversa) l'Elena delle prime stagioni, l'Elena che mi manca e il salvataggio da parte di Stefan ha contribuito a farmi ripensare a quello che c'era prima e che ora non c'è, a causa del Delena. Con l'unica differenza che Katherine ha sempre scelto e amato Stefan, prima di tutto, mentre Elena, ora, sta con Damon, pur non amandolo completamente. Ecco perché negli occhi di Katherine ho visto speranza e amore, nel momento in cui ha guardato Stefan. Per lei, c'è sempre stato solo lui e, anche se gli autori dovessero decidere (come loro solito) di non approfondire la cosa, ho voluto immaginarmi io i pensieri della Petrova.

Spero apprezzerete!

Come sempre, le recensioni sono la mia gioia ;)

 

Un bacio :*

Gloria

   
 
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