Era tutto finito. Lui ed Haibara erano tornati normali, l’Organizzazione in Nero era stata assicurata alla giustizia e lui aveva ripreso a frequentare il liceo. E quel giorno, Shiho sarebbe partita per l’America.
Shinichi, in giardino, si era perso a riflettere sulla sua situazione, e su Ran.
Chi era davvero Ran, per lui? Qualcuno da proteggere, questo lo percepiva chiaramente. Ma sentiva di vederla in modo diverso da come la vedeva un tempo. Ormai, per la ragazza non provava nulla più che una forte amicizia, si rese conto con stupore. Ran, per lui, era un’amica da proteggere. L’amica di sempre, ma un’amica.
Scandagliò sé stesso per capire cosa aveva portato a quel cambiamento, e si rese conto che Ran non era l’unica verso la quale, da un po’ di tempo a quella parte, i suoi sentimenti erano cambiati. Ora, guardava un’altra nel modo in cui per anni aveva guardato la figlia di Kogoro.Una ragazza entrata nella sua vita recitando. Sì, recitando, perché, come aveva capito col tempo, quello era il suo modo per sembrare forte.
Ai Haibara –anzi, no, Shiho Miyano- celava la propria fragilità interiore sotto una maschera di dura freddezza, con la quale si estraniava da tutto e da tutti.
Ma aveva lasciato che lui intravedesse quella debolezza.
Aveva aperto uno spiraglio verso la vera sé stessa a lui e solo a lui.
All’inizio non vi aveva dato peso, la mente e il cuore occupati da Ran. Ma gradualmente, aveva approfondito il rapporto con la scienziata, e solo ora si rendeva conto di amarla.
Si precipitò senza pensare all’aeroporto dove lei stava per prendere l’aereo diretto a New York; forse era ancora in tempo.
Arrivò mentre l’aereo partiva. Gli si strinse il cuore in una morsa ghiacciata.
Poi notò una ragazza in piedi, vicino all’uscita, che osservava gli aerei decollare. Aveva insoliti capelli ramati, e, anche se lui non poteva saperlo, uno sguardo pieno di tristezza. Le si avvicinò, senza che lei se ne avvedesse.
La sentì mormorare: -Alla fine non ce l’ho fatta a partire lasciandoti qui, Shinichi...- lo aveva detto con voce leggermente incrinata, mentre una lacrima solitaria le solcava il bel volto.
La fece girare verso di sé, e senza darle il tempo di dire nulla la abbracciò.
-Perdonami, lo ho capito solo adesso; Ti amo, Shiho-


*Angolino Lita*

Sono tornata in questo fandom prima di quanto pensassi :') Che dire? Io semplicemente amo la ShinShiho/AiCon. 
Prima che qualcuno dica qualcosa, lo so che Shinichi ama Ran. Ma a me la coppia piace lo stesso u.u
Detto questo, le critiche costruttive (riguardanti la forma, quindi) sono ben accette, invece di commenti tipo 'odio questa coppia', 'questa coppia è impossibile' ecc. ne faccio volentieri a meno. Scusatemi ma in un altro forum è capitato.
Grazie a tutti quelli che hanno letto e in particolar modo a chi mi lascerà un commento :) Ciao!
Lita c: