LACRIME DI GATTO
Ora che gli avrebbe confessato la verità sapeva di distruggerlo:
farlo avrebbe distrutto anche lui perché finché non l'avesse confessato
non avrebbe mai avuto la forza di ammetterlo: "Aku cinta kamu"
Forse i gatti piangevano, forse i demoni piangevano,
ma se fosse loro consuetudine o meno a Magnus non importava,
perché lo stava per fare comunque.
Forse era anche lui un po' umano, e quella maschera allegra
che aveva posato sul tavolo di casa sua prima di seguire Alec
forse sarebbe rimasta lì.
Ricordò una poesia che sua madre gli aveva insegnato una volta, quando era piccolo....
Bollente
solca la pelle.
Stridente
vanga l'anima.
Prorompe
la parola del cuore
Una volta scopro
che non è il sangue.
L'impassibilità che c'era stata nei suoi occhi era tutta felina, naturalmente;
la noncuranza con cui lo aveva baciato era completamente demoniaca.
Staccarsi da lui era stato come strappare da sé un indumento in fiamme:
come se la propria pelle vi fosse rimasta dolorosamente attaccata,
ma d'altra parte il dolore fisico dopo ottocento anni di vita era una bazzecola.
Tanto quanto difficile era stato invece tramutare la sofferenza dell'anima
in quella del corpo.
Lo sguardo di Alec era implorante
rassegnato
distrutto.
Sarebbe morto per lui,
ma mai si sarebbe lasciato uccidere.
****
Essendo la prima fanfiction che pubblico in questo fandom, spero che apprezziate quello che ho scritto e me lo facciate sapere. Idem se lo trovate una schifezza.
Sappiate comunque che ci ho messo il cuore per scriverlo, come premesso, e che il paring è il mio preferito.
Malec forever
Howl