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Autore: clarissaj    26/11/2013    5 recensioni
Ora vedeva solo quella bella bambina dagli occhi color del ghiaccio e i capelli biondo grano
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tobias si trovava seduto sulle scale vicino al portico di casa. Aveva il viso e gli occhi rossi per il pianto, sulle guance ancora qualche piccola e calda lacrima scendeva giù per poi cadere a terra.

Il piccolo Abnegante teneva tra le sue mani, il ginocchio che da rosa era diventato rosso sangue.

Era successo un'altra volta, si era comportato male – almeno così credeva suo padre – ed era stato punito. Marcus lo aveva afferrato per il braccio con forza e trascinato in camera sua, là lo attendevano dodici frustate potenti e dolorose fatte dalla stessa cintura che ormai da anni rigava la sua pelle chiara, poi era stato rinchiuso dentro il ripostiglio buio.

Quel ginocchio sbucciato era la prova che il piccolo aveva tentato di scappare da suo padre, per sfuggire almeno per una volta a quella tortura infinita, a quella continua violenza, ma era stato tutto inutile.

Senti dei piccoli e leggeri passi avvicinarsi a lui , poi una voce dolce e cristallina riempì l’ aria

<< Ciao >>

Tobias alzò gli occhi e davanti a se vide una piccola bambina dagli occhi color del ghiaccio e i capelli biondo grano

<< Ciao >>  salutò Tobias con la voce ancora roca per il pianto

La bambina con il suo vestitino grigio si avvicinò piano piano a lui, gli occhi fissi sul ginocchio ferito

<< Ti sei fatto male ? >> domandò con aria innocente e con una punta di dispiacere nella voce

<< Già >> rispose Tobias continuando a tenersi il ginocchio stretto a sé

<< Aspettami qui. Torno subito  >> disse la piccola e subito dopo si mise a correre per strada entrando dentro a una casa che si trovava a pochi passi da quella di Tobias

Pochi minuti dopo la bambina usci e ritornò da lui, tra le mani teneva un fazzoletto, un piccolo cerotto e un contenitore d’ alcol. Tobias rimase a bocca aperta nel vedere quella bambina, che conosceva solo da pochi minuti, medicargli la ferita con grande cura e attenzione.Beh in fondo era più che normale si trovavano tra gli Abneganti e lì era loro dovere aiutarsi a vicenda, soprattutto aiutare chi ne aveva più bisogno. Ma osservandola meglio Tobias aveva intiuito che in quella bambina c’ era qualcosa di diverso, di speciale, non era come gli altri.

<< Ecco fatto >> disse infine la piccola mettendo il cerotto sopra la ferita << Ora va meglio ? >> gli chiese con un sorriso dolce

<< Si, grazie >> rispose Tobias sorridendogli << Mi chiamo Tobias >>

<< Io mi chiamo Beatrice >>

 

Rimasero a fissarsi per qualche minuto senza dirsi una parola poi una voce femminile li richiamò alla realtà

<< Beatrice ? >>  << Beatrice. Dove sei? >>

<< è mia madre devo andare >> disse la bambina dispiaciuta << Ciao >> lo salutò dandogli un piccolo bacio sulla guancia rosea e paffuta

<< Ciao >> la saluto Tobias toccandosi con la punta delle dita la guancia

Guardò la bambina mentre andava  incontro a una bellissima donna che aveva i capelli dello stesso colore biondo raccolti in uno chignon

Tobias entrò in casa ma stavolta non ci entrò come le altre volte, con aria triste, impaurita e sottomessa, ma con un piccolo sorriso stampato sulle labbra. Per qualche minuto non sentì più il dolore al ginocchio o alla schiena, non sentì più la tristezza, non sentì più paura verso suo padre .

Ora vedeva solo quella bella bambina dagli occhi color del ghiaccio e i capelli biondo grano, vedeva il suo dolce sorriso, sentiva le sue morbide e soffici labbra stampargli un piccolo e delicato bacio sulla pelle

Non ti dimenticherò mai Beatrice. Mai

   
 
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