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Autore: __Sayuri__    27/11/2013    3 recensioni
[ATTENZIONE!! Fa riferimento al finale di Thor: The Dark World, quindi se non l'avete visto e non volete spoiler sconsiglio la lettura]
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"Le parole hanno un peso e uno spessore, ma nessuna pietà: se non impari a padroneggiarle ti portano a scoprire il fianco e il cuore. A volte ne basta solo una, piccolissima e nascosta tra cento altre, a rivelare un sottinteso di troppo."
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Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Thor
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - La caduta di un dio

Attenzione: spoiler su Thor: The Dark World (principalmente sul finale), sconsiglio la lettura a chi non ha ancora visto il film.




Il peso del cielo





Le parole hanno un peso e uno spessore, ma nessuna pietà: se non impari a padroneggiarle ti portano a scoprire il fianco e il cuore. A volte ne basta solo una, piccolissima e nascosta tra cento altre, a rivelare un sottinteso di troppo.

“Conosco queste storie. Mamma le leggeva a noi da bambini.”


Noi.


Tre lettere che pesano come un macigno e che portano alla luce la tua più grande debolezza. Ci pensi proprio ora, a quella frase dall'apparenza innocua, mentre cammini lento verso il trono dell'Allfather, schiacciato da un fardello opprimente. Ci sono cose che capisci troppo tardi e altre appena in tempo, ma questo non ti salva dal pagarne lo scotto, che sia la follia di chi hai sempre chiamato 'fratello' o la delusione di un padre che ti vorrebbe già Re.

Ma io non sono pronto.

L'avevi capito prima, quando avevi ancora una madre, un fratello, mille certezze.
Ed è chiaro adesso, dopo che hai combattuto, sanguinato e vinto.

E perso. Tutto.

Sif aveva ragione, come puoi essere il Padre di tutti i Regni se hai donato mezzo cuore a labbra mortali e il resto l'hai lasciato morire in due immobili iridi verdi? Non dovresti pensare a lui, non dopo che ha tradito, portato il caos, distrutto. Eppure ti ha anche aperto gli occhi come nessun altro, obbligandoti a mettere in dubbio perfino la culla d'oro che ti ha cresciuto.
E che, quando è morto, l'ha fatto con l'onore di un principe di Asgard, quello che può rendere fiero anche il più esigente dei padri.

“Non l'ho fatto per lui.”


Ora lo so, Loki.

Ed è per la stessa ragione che non potrai mai perdonare ma nemmeno dimenticare un fratello che non si è mai lasciato avvicinare davvero, né capire, ma che ti è impossibile smettere di sentire.

Forse è questo che ci ha sempre uniti, Madre, in vece del sangue?

Mancano pochi metri e Odino si alza in piedi, un movimento stranamente fluido che tradisce forse impazienza, forse sollievo. Nel suo occhio chiaro non leggi più quell'irragionevole dolore che gli offuscava mente e vista, e dal vostro ultimo incontro sembra più stabile, di nuovo autoritario.

“Una volta mi dicesti che non ci sarebbe stato sovrano più saggio di me.”

Parla per primo e gliene sei grato, perché il groppo in gola si scioglie e parlare – e ferirlo, ne sei certo – diventa più facile. Le parole scorrono via leggere, questa volta, eppure solenni, come solo le affermazioni giuste sanno essere. Proteggerai i Nove Regni, ma senza indossare nessuna corona, da figlio, perché diventarne il Padre comporta doveri ai quali non ti senti ancora pronto. E forse mai lo sarai.

Odino assorbe bene il colpo, lo sguardo è lucido e non tradisce molto, ma quando si risiede sul trono con una posa quasi teatrale e Gungnir in pugno, un'espressione molto simile alla soddisfazione gli attraversa per un istante lo sguardo. Evidentemente hanno tutti imparato qualcosa, questa volta, perfino chi non dovrebbe avere più lezioni da raccogliere.

“E se in fondo al mio cuore fossi orgoglioso dell'uomo che mio figlio è diventato, nemmeno questo potrei dire.”

Gli sorridi e chini appena la testa. Una perdita non ti è mai sembrata tanto desiderabile.

“Grazie, Padre.”

Ti volti e ti allontani, il cuore più leggero e i pensieri più nitidi.

Vorrei che fossi qui, Loki, vorrei che mi vedessi adesso.

Un ultimo pensiero amaro, un ultimo piccolo, grande rimorso, e poi la luce. Fuori è giorno, la città in festa e l'aria profuma d'estate. Alzi gli occhi al cielo e sorridi di nuovo, brandendo Mjolnir, senza incertezze.

Quando atterri davanti al Bifröst, Heimdall conosce già la direzione del tuo cuore.

Basta sapere dove andare, in fondo, per ricucire il filo del proprio Fato.
Laddove c'è qualcuno che, nonostante tutto, ti aspetterà sempre.






***






Angolo autrice

Questa one-shot forse non ha molto senso, ma così come mi è successo dopo The Avengers ho sentito il bisogno di sfogare i FEELS che mi ha procurato vedere Thor:TDW con un piccolo (e spero accettabile) POV di Thor. Le frasi citate sono prese dal film ma non avendolo ovviamente sottomano non sono sicura che corrispondano al 100%. (Correzioni ben accette! <3) Ovviamente chi ha visto il film sa (al contrario di Thor...) che dietro questa one-shot c'è un sottinteso enorme, perché Loki ha trollato tutti alla grandissima questa volta (era ora! XD). Correzioni, critiche e quant'altro sono sempre ben accette!

Alla prossima!

Sayuri



   
 
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