Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: HiImEleanor    27/11/2013    0 recensioni
La scena è quella di una famiglia felice: una moglie che aspetta il marito, indaffarata ai fornelli, un bambino che guarda la tv, il profumo della cena.
Poi suona il campanello ma alla porta c'è un invitato non particolarmente gradito.
Torno alla carica con Dark Chocolate dopo mesi di assenza, spero vi piaccia!
Alskdjfhg Bye!
- Ele -
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il campanello suonò proprio mentre scorrevo il coltello sul paniere per far scivolare la verdura nella padella dove l’olio sfrigolava a fuoco basso.
Inspiegabilmente mi ritrovai a sorridere, sciolsi il nodo del camice da cucina e lo appoggiai sul ripiano.
Lanciai una veloce occhiata al bambino che guardava intensamente la tv, seduto sul divano, e poi andai ad aprire.
-Ciao am..- le parole mi morirono tra le labbra quando davanti a me si presentò un giovane uomo, dalla barbetta incolta e i capelli spettinati, la pelle ambrata, gli occhi del colore del cioccolato fondente e le labbra appena incurvate all’insù.
Mi mancò la terra sotto i piedi e mi aggrappai alla maniglia della porta con entrambe le mani per sostenermi.
-Ciao!- una voce piuttosto allegra, che riconobbi all’istante, mi salvò da quell’incubo, riportandomi coi piedi per terra. Allungai lo sguardo oltre l’ospite davanti a me e riconobbi i familiari occhi azzurri. Mi spostai di qualche passo dalla soglia e li lasciai entrare.
Louis mi stampò immediatamente un bacio a fior di labbra, per poi abbracciarmi affettuosamente.
Da dietro la sua spalla, notai la frecciatina che l’ospite gli avevo tirato, ma cerca di non preoccuparmene. Cosa che mi riuscì piuttosto male perché appena l’abbraccio si sciolse, il peso simile in tutto e per tutto a quello di un macigno iniziò a gravarmi sulla coscienza.
La stanza piombò nel silenzio, interrotto solo dalla voce alla tv e dalle pentole in cucina.
-Allora?- chiesi finalmente, rompendo il silenzio con febbrile impazienza.
Nessuno sembrava intenzionato a rispondermi. Prima che parlassi di nuovo, però, uno dei due iniziò a spiegare:
-Sono qui perché ho bisogno di parlarti..-
-Chi è mamma?- chiese il bambino, alzandosi dal divano e correndo verso di me. Mi abbracciò alla vita e si guardò attorno, riconoscendo i due uomini.
-Papà!- sorrise abbracciando Louis
-Ehi, campione!- lo salutò Zayn. I due si batterono il cinque e prima che quella sceneggiata potesse continuare oltre, li interruppi.
-Larry, tesoro, va’ in camera tua..- mormorai sottovoce. Lui era già pronto a ribattere ma lo anticipai
-La cena è quasi pronta, ti chiamo tra un po’..- gli sorrisi e dopo avergli fatto un buffetto sulla fronte e passato la mano tra i capelli, lo spinsi verso le scale.
Lo vidi salire a passi pesanti, come faceva di solito quando faceva qualcosa controvoglia, e mi sentii morire, affogando nei sensi di colpa.
Ignorai i due uomini che erano rimasti a guardarmi e li sorpassai per tornare in cucina a mescolare le verdure nella padella.
-Che buon profumo..- commentò qualcuno alle mie spalle. Posai il cucchiaio in legno sul bordo della padella e mi infilai il grembiule, facendo velocemente il nodo e tornando con lo sguardo sui due uomini.
-Sono qui perché..- iniziò Zayn, guardandomi fissa.
-Posso parlarti un secondo.. in privato..?- chiesi rivolta a Louis che si stava guardando intorno con le mani in tasca. Prima che potesse anche solo capire che avevo parlato con lui, l’avevo già trascinato in salotto.
-Perché l’hai portato qui?-
-Me l’ha chiesto lui!- disse pronto. Era evidente che si era preparato un discorso disarmante per mettermi a tacere e convincermi a parlare con l’ospite.
-E tu fai qualsiasi cosa ti chiedano gli altri? Eppure ti avevo detto esplicitamente che non volevo.. più vederlo..- mormorai afflitta
-Dovete risolvere questa questione..-
-Non parlerò con lui..- bisbigliai accigliata
-Eleanor, non puoi fare altro.. lui.. lui è..-
-Come se non lo sapessi! Cazzo, Louis, non è che puoi portartelo a casa e costringermi ad accettarlo come se fosse un regalo gradito..-
-E’ il padre di tuo figlio!- sbraitò Louis, senza troppi peli sulla lingua.
Lui era sempre stato così: niente peli sulla lingua, dritto al punto. O si o no. Bianco o nero. Niente grigio.
Mi morsi il labbro inferiore per trattenere un lamento.
-Tu non lo sei più?- chiesi cercando di mantenere la voce ferma.
-Non dire cazzate, Eleanor.. è suo figlio..-
-Era suo figlio anche quando mi tu hai portata all’altare, Louis..-
-Sapevo che era suo fin da quando mi hai detto che eri incinta!-
-E allora qual è il problema ora?!-
-E’ giusto così, anche per Larry..-
-Ha sette anni, come può capire che non sei il suo vero padre..? E’ troppo presto..-
-Troverà il modo di capirlo ed accettarlo..-
Rimasi in silenzio, non sapendo da che parte ricominciare.
-E’ la cosa giusta da fare..- ribadì Louis, tornando in cucina. Lo sentii scherzare con Zayn e offrirgli una birra.
Tornai in cucina con la scusa che si sarebbero bruciate le verdure ed iniziai a mescolare vivacemente, spegnendo il fuoco.
-Louis puoi.. puoi lasciarci un attimo da soli?-
-Si, vado a vedere come sta Larry..- rispose prima che potessi fermarlo. Lo vidi andarsene con la coda dell’occhio.
-Eleanor.. mi dispiace..- mormorò Zayn. Rimasi in silenzio a mescolare le verdure.
-Mi dispiace, davvero.. per tutti questi anni.. mi.. mi dispiace..- balbettò, facendosi più vicino.
-Non.. ti avvicinare..- scattai immediatamente.
-Ho sbagliato, sono stato stupido.. ma è mio figlio, Eleanor..-
-No.. non è tuo figlio.. non sei stato tu a sposarmi e non sei stato tu a crescerlo in questi sette anni.. Non mi spiego ancora come abbiate fatto tu e Louis a fare pace così, da un giorno all’altro..- dissi seccata.
-Non sono stato io a sposarti, è vero, ma lo avrei fatto..-
-E’ un po’ tardi, non ti sembra? Non metterti a dire cazzate..-
-Ti avrei sposata e avrei amato tuo figlio come lo ami tu.. lo avrei amato come amo te..-
-Finiscila, mi dai il voltastomaco..- ringhiai sprezzante. Lui rimase a qualche passo da me. Continuai:
-Amo Louis. Si è preso cura di me e di Larry. Mi è sempre stato vicino e soprattutto l’ha fatto nel modo e nel momento giusto- sibilai acida.
-Non dire così..-
-Oh, si invece! Ho tutto il diritto di dire così! Sei tu che dovresti stare zitto. Non so perché Louis voglia che noi due chiariamo proprio ora ma so che non è mia intenzione farlo..-
-Io lo so..-
-Cosa?- chiesi allibita, voltandomi verso di lui.
-Io so perché vuole che chiariamo.. proprio ora..- spiegò.
-Oh, allora sentiamo, avanti! Illuminami!- dissi tagliente.
-Perché lui ti ha perdonata..-
-Lui mi ha.. lui ha.. cosa?- chiesi confusa.
-Sei venuta a letto con me anche se stavi con lui, ma lui ti ha..- la frase rimase sospesa.
Avevo il respiro affannato e Zayn si stava massaggiando la guancia che avevo colpito con un sonoro schiaffo, volato praticamente da solo.
-Non provarci nemmeno.. Io NON sono venuta CON TE.. tu mi hai buttata nel letto e hai fatto quel che volevi finché non ti sei stancato..- sbraitai. Mi ricordai di Larry al piano di sopra e inspirai, cercando di riprendere il controllo.
-E sono qui per chiederti scusa..- cercò di rimediare alla cazzata che aveva appena detto.
-Sono passati sette anni, puoi anche tenertele le tue scuse..-
-Ma è mio..-
-Non tirare in ballo la paternità! Dovevi pensarci prima!- Piombò il silenzio.
-Posso almeno venire a trovarlo ogni tanto?- chiese infine, dopo un attimo di esitazione. Rimasi in silenzio a guardarlo. Lui si allontanò di qualche passo.
-Si- risposi flebilmente. Lui si bloccò sulla porta e si voltò a guardarmi. Mi sorrise e poi se ne andò.
-Ehi, ho sentito la porta chiudersi.. se ne è già andato? Non ha nemmeno bevuto la birra..- sospirò Louis, rimettendo la bottiglia in frigo.
-Ora è tutto a posto.. ma non farmi più scherzi del genere..- sorrisi baciandolo dolcemente.
-Allora, si mangia?- chiese Larry, entrando in cucina. Sorrisi passandogli una mano tra i capelli scompigliati e guardandolo negli occhi color cioccolato fondente.


* TADAAAAAH *
Macciaoooo mie bellissime carote! <3
Come potete vedere, per la gioia di tutti voi che non avete niente da fare dalla mattina alla sera (quante cose abbiamo in comune! -.-") sono tornata per voi, solo per voi, sempre e per sempre con voi!
No, va beh, scherzi a parte, ho riproposto questa OS che è una di quelle che mi è venuta meglio. Mi piace questa cosa del "non so dove, non so quando, non so perchè" (comunemente chiamata Slice Of Life).
Se ve piaza, scrivete una recensione, se non vi piace scrivete una recensione, se non sapere che fare.. SCRIVETE UNA RECENSIONE! <3
Vabbuò, gente, vi voglio bene, mi ritiro nella mia caverna oscura *indietreggia pian piano*
Alskdjfhg Bye!
Ele <3
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: HiImEleanor