The Last Chance
KillerQueen86
Note dell'autore: Eccovi a sorpresa
una piccola oneshot, l'ho scritta di getto dopo aver visto per l'ennesima volta
The Day of the Doctor, episodio stupendo secondo me, nonostante Rose non
abbia interagito con i tre Dottori, cmq ho deciso di scrivere questa piccola sciocchezza,
senza troppe pretese.
Non riusciva a crederci, poteva salvare il suo popolo, la
sua gente, il peso che si portava dentro poteva attenuarsi per sempre, era una
sensazione straordinaria, vedeva che anche la sua precedente incarnazione era
felice, molto più di quanto lui potesse ricordare, e la sua incarnazione
successiva … beh lui si muoveva come un bambino in un negozio di giocattoli, una
cosa che faceva spesso, a quanto aveva notato.
"Non mi ha mostrato un futuro qualsiasi, mi ha mostrato il futuro che avevo bisogno di vedere" disse
il War Doctor attirando l'attenzione della sua versione più vecchia.
"Eh? Chi ti ha mostrato cosa?" chiese
improvvisamente preoccupato l'Undicesimo, mentre lui era ancora avvolto da
quella strana sensazione di sollievo.
"Oh Ragazza Lupo Cattivo, potrei baciarti" urlò
mandando un grande bacio in aria. Quelle parole gli risuonarono dentro
facendolo rabbrividire attirando la sua attenzione.
"Scusa, hai detto Lupo Cattivo?" chiese per poi
voltarsi verso l'undicesimo Dottore che era confuso quanto lui.
"Oh sì, è una lunga storia" disse l'altro ancora
su di giri.
Il Decimo si voltò su sé stesso
tentando di capire, cercando di trovare qualche riferimento a lei.
"Perché Lupo Cattivo?" chiese l'Undicesimo
avvicinandosi verso l'altro.
"Lo ha detto lei a me"
cercò di capire guardando confuso i due.
"Lei? E' qui?" chiese il Decimo ancora
più preoccupato di ciò che poteva significare.
"Perché è importante?" chiese Clara confusa.
"Dice che non è chi credi che sia" disse il War
Dottore confuso, capendo che c'era un certo legame tra i due. Il Decimo non
capiva come era possibile che avesse rimosso ogni
cosa, perché non lo ricordava?
"Mostrati, ti prego" urlò verso un punto
indefinito della sala.
"Pensaci non può essere lei, è al sicuro, felice con
lui, in un mondo molto lontano da noi" gli ricordò l'Undicesimo
preoccupato.
"Voglio vederla per un'ultima volta, mostrati"
urlò ancora con la voce tremante, una luce dorata si espanse in tutta la
stanza, si voltò verso dove avevano lasciato le TARDIS e la vide.
I suoi due cuori si fermarono, era lì, abiti diversi,
sguardo diverso, ma sentiva che una parte di lei era
lì in quel momento.
"Vedi qualcosa che ti piace Dottore?" chiese
scherzando sorridendo solo come Rose faceva con lui, facendo spuntare la punta
della lingua tra i denti.
Si avvicinò a lei alzando la mano tremante verso il suo
viso, ma a pochi centimetri si fermò quasi per paura che svanisse.
"Non sono solo un'immagine" disse leggendo
nella sua mente, le sorrise e si avvicinò ancora accarezzando la sua guancia, memorizzando
ancora una volta i suoi lineamenti, cercò nel suo
sguardo una traccia della sua Rose, le mancava così tanto da farlo impazzire.
"Non sono lei" sospirò guardandolo negli occhi.
"E' il Momento, o meglio la sua coscienza" spiegò
il War Doctor avvicinandosi, capendo che la forma scelta era rivolta più alla
sua rigenerazione successiva che a lui, questa ragazza aveva significato
qualcosa di importante.
"Perché hai scelto lei?" chiese l'Undicesimo
avvicinandosi spezzando quel loro momento.
"Voglio dire, hai avuto tante compagne da cui
scegliere, potevi scegliere chiunque di loro, perché proprio lei?" continuò.
"Vi ho sentiti, vi ho
visti, ohh e la vostra mente è così pieno di lei, soprattutto la tua"
disse rivolta verso il Decimo che non accennava ad allontanarsi.
"Cosa direbbe il tuo popolo
se sapesse di lei, Dottore" scherzò con voce suadente avvicinandosi di più
a lui, inarcò il sopraciglio non era abituato a vedere Rose fare così, pur
sapendo che non era affatto lei, la trovava terribilmente attraente.
"E poi l'ho scelta perché lei mi ha chiamato, con il
suo canto" disse avvicinandosi verso le due TARDIS e accarezzandole.
"La game station" aggiunse
l'Undicesimo guardando il suo predecessore, sapendo bene come Rose ha influito
su quella rigenerazione.
"Tu puoi sentirla? Vederla?" chiese il Decimo con calma.
"Sai che non posso dirti nulla" lo rimproverò
lei con fermezza.
"Lo so, sta bene?" chiese semplicemente, sorrise
annuendo con la testa, togliendogli un altro peso dal cuore.
Aveva poco tempo anche questa volta, dovevano sbrigarsi a
salvare Gallifrey, ma in lui c'era un desiderio che ardeva, questa sua vita era
stata condizionata da lei, e per la maggior parte erano stati separati, e adesso
che stava per giungere alla fine voleva concedersi una piccola rivincita contro
il destino.
"Al diavolo tutto" disse e con pochi passi la
raggiunse, senza darle tempo di reagire la prese tra le sue braccia e la baciò
come aveva sempre voluto fare, affondando una mano tra quei riccioli biondi,
accarezzando e mordicchiando le labbra, una sensazione di potenza quando anche
lei rispose a quel bacio, pieno di desiderio inespresso e di tanto amore.
Si separò da lei a malincuore relegando questo piccolo
ricordo nel suo cuore, sperando di portarlo sempre con sé.
"A presto Dottore"
disse facendogli l'occhiolino, per poi scomparire, sorrise e tornò a
concentrarsi su quello che doveva fare, doveva salvare il suo popolo e
Gallifrey.
Fine