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Autore: Alpha    03/05/2008    1 recensioni
Una piccola fic incentrata su Nami; il suo passato e i suoi incubi torneranno a tormentarla, come farà la ragazza a cacciarli definitivamente dalla sua vita?
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una serata molto bella, ed il cielo era pieno di stelle. Tutta la ciurma se ne stava a prua per parlare ed ammirare la volta celeste.

Ma era in serate come quella che i ricordi riaffioravano.

Bibi aveva appena scelto di restare ad Alabasta, e al gruppo si era aggiunta una nuova arrivata, Nico Robin. Il suo passato era ancora avvolto nel mistero, ma si era fatta accettare in un modo o nell’altro dai pirati. Quelli che l’avevano accolta con più entusiasmo erano stati Nami, ben contenta di avere un sacchetto contenente preziosi, Rufy, ben felice di poter usare le sue molteplici mani per l’imitazione di Chopper, e Sanji, che amava le donne in genere. Zoro non era convinto dai suoi modi: aveva imparato che anche se una donna è gentile e si dimostra collaborativa, potrebbe tradirti da un momento all’altro. Ed era servita Nami per questa lezione. Invece Usopp ne aveva paura, dopo l’affermazione della donna che la sua specializzazione era nell’uccidere. Di fatto, la ciurma aveva accolto Robin sulla Going Merry. E anche lei insieme agli altri si stava godendo la serata.

La nave era accogliente e calda, nonostante l’inverno si stesse facendo sentire. Le coperte avvolgevano le spalle della ciurma, proteggendole dalla brezza. Tutti chiacchieravano allegramente, tranne Zoro, Robin e Nami. Il primo non amava parlare troppo, la seconda stava ancora più zitta del ragazzo, mentre Nami era strana. Non urlava, sgridava ne malmenava nessuno, come faceva tutte le altre sere. Se ne stava in silenzio, con un aria impassibile. Non sorrideva, ma non aveva neanche un espressione triste. Stava semplicemente li, a fare da contorno all’allegria dei compagni. D’un tratto, la ragazza si alzò, sorridendo agli altri.

- Vado a prendere un bicchiere d’acqua. – disse, anche se era evidente che fosse una bugia, e tutti l’avevano capito.

Tutti tranne Rufy.

- Visto che ci sei, mi porti qualcosa da mangiare? – chiese serio, poco prima che gli occhi schizzarono fuori dalle orbite per il colpo ricevuto da Sanji.

Nami si allontanò, mentre tutti gli sguardi erano rivolti a lei.

Voleva un attimo di solitudine, un minuto per pensare. Si recò a poppa, completamente buia, illuminata soltanto dalla luna. Si appoggiò alla ringhiera che la distanziava dal mare, e guardò il cielo.

Il vento le scompigliava i capelli, ma lei non faceva niente per tenerli in ordine. In quel momento, niente le importava, se non le persone che erano lontane da lei ma che voleva costantemente al suo fianco. Come ad esempio Bibi, Nojiko, Gen… Bellmer.

Quando il volto della madre le passò nella mente, lei non poté far altro che gemere, mentre le lacrime le salivano agli occhi.

Cercando di ricomporsi si asciugò gli occhi con il dorso della mano. Non doveva piangere, doveva essere forte. Per coloro che amava doveva resistere alla tristezza. Ma l’ulteriore pensiero di questi la devastò di nostalgia. Cadde in ginocchio piangendo in silenzio.

Colui che continuava a farle male anche dopo tanto tempo era Arlong, ormai era una ferita che mai più sarebbe guarita. Il male che le aveva fatto, il bene che le aveva tolto.. Nessuno avrebbe potuto cancellarli.

Ma ormai la stanchezza era tanta. Troppa da contenere, per lei. Smise di piangere, di singhiozzare. A che serviva dopotutto? Il passato era passato, non poteva continuare a versare lacrime e tristezza per cose che non l’avrebbero più potuta tormentare.

Appoggiò la fronte alla balaustra, chiudendo gli occhi gonfi. Ripensò agli amici che erano dall’altra parte della nave, a bere in compagnia e a divertirsi. Ripensò all’allegria che, da quando navigava su quella barca, non l’aveva mai mollata. Sorrise, tenendo gli occhi chiusi, e tornò ad essere serena. I suoi amici le infondevano sicurezza, calma, gioia e un pizzico di pazzia che non guastava mai. Fece una piccola risata nel ricordarsi tutti i momenti più esilaranti delle loro avventure, poi sospirò e si lasciò andare.

Un rumore di passi si fece vicino, ma lei non se ne accorse. Ormai era nel mondo dei sogni, cullata dalle onde del mare e coccolata dalle risate lontane dei compagni.

Quando Nami riaprì occhi, il sole le accecò gli occhi. I raggi la infastidivano, e istintivamente si portò la coperta sul viso, per coprirsi. Solo poco dopo ragionò.

Si alzò bruscamente a sedere sul letto, e si guardò intorno. Non era stupida; ci aveva messo un po’, però ricordava la sera prima. Era sul ponte, non nella sua camera, al momento in cui si era addormentata. Di conseguenza… come era arrivata sul suo letto?

Si grattò gli occhi impregnati di sonno, poi li strizzò per osservarsi intorno. Le coperte candide la avvolgevano scrupolosamente, il che significava che colui che l’aveva portata a letto si era assicurato non prendesse freddo durante il sonno. Un pensiero carino, indubbiamente.

Poi osservò il comodino, dove c’era una deliziosa foto della ciurma, scattata poco prima dell’arrivo di Chopper. Al più presto avrebbero dovuto farne un’altra che comprendesse l’intero gruppo.

Stava per voltarsi per esaminare meglio l’intera stanza quando le saltò agli occhi un bigliettino delicatamente appoggiato alla cornice della foto.

Nami allungò il braccio per prenderlo, e tenendolo tra l’indice e il pollice lo portò davanti a se. Aprì con calma la piccola busta color panna, e all’interno vi scoprì un piccolo foglio di carta con qualche parola scritta. Il tutto non era firmato, e la scrittura non era riconoscibile, perciò la ragazza non capì chi fosse l’artefice del tutto. Il che la lasciò in un misto di stupore, curiosità e riconoscenza.

Ti ho vista addormentata in lacrime, e ho pensato di portarti sul tuo letto.

Un caloroso saluto a tutti coloro che sono arrivati alla fine del primo capitolo della mia prima fan fiction in questo sito!! =3 Inanzitutto grazie per aver letto, e spero sinceramente che questo misero capitolo vi sia piaciuto.. ç_ç Beh, lasciatemi dire che questo è solo la premessa, dal prossimo capitolo inizieranno le avventure!! Perchè di avventure si vive, cari miei!! u.u xD

Altro da dire.. Beh, il biglietto lasciato sul comodino di Nami *indica la fic* sembra una cavolata, e lo è!! Ma sarà importante, o meglio, si ricollega alla fine!! xD Beh, detto questo, ci rivediamo al prossimo capitolo!! °3° E grazie per aver letto!! *inchin*

  
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