Premessa: Molte frasi, potrebbero essere fraintese come coppia, ma non è così, sono fratelli senza relazioni fra di loro.
Buona lettura.

Alla fine siamo qua, lo scontro decisivo è giunto fratello, spero che tu sia pronto non andrò di certo piano per te.
Voglio vedere la famosa forza, per cui sei conosciuto dappertutto, i tuoi famosi artigli.
Per ora vedo tutta scena e basta, voglio vedere con questi occhi la verità, perché scommetto che tutta questa pubblicità, non sia opera tua.
Non sei il tipo da attirare l'attenzione su di te.

Mi siedo sotto l'albero che assistito alla nostra crescita, il nostro luogo di divertimento e di lotta, il nostro punto fisso.
Chiudo gli occhi mentre una marea di ricordi mi assale.
Ricordo quando sei salito sul ramo più alto, quando ti avevo detto di non farlo, non eri capace di tornare giù ancora, ma tu testardo
sei voluto salire, volevi essere come me dicevi e per questo ti sei sempre cacciato nei guai e puntualmente tutte le volte mi chiedevi aiuto.

Vorrei tornare indietro James o meglio Logan per come ti fai chiamare adesso.

Mi odio per averti allontanato.
Odio il mio carattere aggressivo.
Ma sopratutto, odio la lotta che sta per giungere, stavolta non ci tireremo su insieme, non ci saranno due vivi.
Uno morto e l'altro vivo, adesso che sono a mente lucida, l'idea di uccidere mio fratello mi fa male, ma so bene che appena inizierà
lo scontro, l'aggressività animale prenderà il sopravvento.

Sento i passi che si avvicinano, non ho bisogno di aprire gli occhi, riconosco i tuoi passi fra mille.
Ti fermi a poca distanza, ed io, apro gli occhi guardandoti ancora lucido.

- Siamo arrivati alla lotta finale, vuoi ripensarci Victor?-
Ti sento dire con quel tono di voce che odio e che tu sai bene ed hai usato molte volte per farmi innervosire.

-Ripensarci? E io avrei fatto fare tutta questa strada al mio fratellino?-
Ti dico mentre la mia bocca si trasforma in un ghigno, gli occhi stanno cambiando lo sento.

Mi tolgo la giacca e la poggio in terra, è scomoda adesso, limita i miei movimenti.

-Pronto Jimmy?-
Ti provoco sempre con quel nome che tu odi, una carta in più da giocare a mio favore.
Vedo che digrigni i denti, ti ho fatto arrabbiare, come previsto.
Ti sfido a farti avanti, raccogli subito l'invito con un pugno che va a vuoto, e così inizia la nostra ultima lotta.

Pari i miei colpi ed io paro i tuoi, a forza siamo identici, le ferite sono già in buona quantità sui nostri corpi.

Ma questo non è niente.

-Tutta qui la tua forza fratellino? Mi deludi, mi tratti come uno qualsiasi, grave errore-
Alla fine della frase riesco a coglierti di sorpresa e conficcare le mie unghie sul tuo braccio destro, non è il punto dove volevo colpire.
Sono pronto a sferrare un altro colpo quando, mi fermo sentendo un dolore lancinante alla bocca dello stomaco, sei tu che mi hai colto di sorpresa stavolta.
Provo a tirarti un semplice pugno ma lo blocchi, i tuoi artigli ancora conficcati dentro di me mi impediscono di fare i movimenti che vorrei.
Gemo di dolore quando li estrai, sono macchiati del mio sangue che scende fluido dalla ferita, riacquisto la lucidità e ti guardo.

-Bel colpo James....-

Crollo sulle ginocchia, non so neanche il perché, forse lo shock e la consapevolezza, che mio fratello mi ha battuto.

-Avanti, basta un colpo solo per farmi morire alla svelta, potrai avere la tua vendetta-

Stai in silenzio, perché?
Non vuoi farmi sentire la tua voce finché non sarò morto?

Non importa, io una cosa la voglio fare prima che me ne vada da questo mondo.
Mi alzo a fatica e vado al nostro albero dove mi siedo, il tronco è un comodo appoggio per la schiena.

- Questo posto, mi riempie la testa di ricordi, sia belli che brutti, ma qui siamo cresciuti, e qui ci sarà la mia fine.-
Faccio un attimo di pausa i dolori si fanno più forti.
Ti guardo dritto negli occhi e ti dico.

-Fammi una promessa James... non farti mettere i piedi in testa da nessuno, a meno che non sia una donna che ti ama.
E la cosa più importante è di non fare mai i miei sbagli, non lasciarti sopraffare dall'istinto, ti ritroverai solo e con la rabbia che cresce sempre di più.

Vedo che annuisci e che hai gli occhi lucidi, è da tanto che non ti vedo così.

-Spacca il culo a tutti fratellino-

Ti sorrido, non lo facevo da un secolo.

-Avrei voluto che le cose fossero andate in maniera diversa, ci siamo promessi di proteggerci a vicenda, ma non lo abbiamo fatto per bene.-

Ti appoggio la mano non insanguinata sul viso facendoti una piccola carezza.
La vista comincia ad annebbiarsi, l'ora della mia dipartita si sta avvicinando rapidamente, ho il tempo per un ultima frase.

-Ti voglio bene James....-

Con questa frase chiudo gli occhi ma sento la tua risposta, mentre scivolo nel' oblio della morte.