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Autore: Misano    28/11/2013    0 recensioni
Misano è una ragazza con un passato pieno di segreti che con il passar del tempo, quando arriverà una persona che sa tutto del suo passato, la nostra ragazza scoprirà cose che non neanche immagina.. E andrà alla ricerca del suo passato, grazie all'aiuto del suo migliore amico Yukinaro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Scolastico
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Nel frattempo, mentre Misano gridava e piangeva con Yukinaro fra le sue braccia, un ragazzo andava incontro ai due. Era alto, magro, capelli un po’ lunghi, aveva un ciuffo che gli cadeva sull’occhio sinistro; indossava una camicia bianca, con pantaloni neri e una cravatta… ma i vestiti erano tutti sporchi, soprattutto la camicia, che era sporca di rosso, un rosso fuoco, quel rosso era il sangue di Misano. Già, i due ragazzi si conoscevano molto bene: erano fidanzati. Il ragazzo lentamente arrivò alle spalle di Misano e inginocchiandosi appoggiò le mani sulle spalle della ragazza per poi abbracciarla. Il ragazzo sussurrò all’orecchio di Misano:’’ Il destino ha voluto così, ma è la cosa giusta!!’’. Misano, dopo queste parole, rimase di stucco e dopo aver appoggiato sull’asfalto, tutto sporco di sangue, il povero Yukinaro, si girò di scatto, con un viso cupo e nero dalla rabbia, con degli occhi che sembravano infiammati come il fuoco, e diede un ceffone al ragazzo, dicendo:’’ Kentaro fai schifo!!! Non rivolgermi mai più….’’. Non riuscendo a concludere la frase, Misano svenne tra le braccia del suo ragazzo. A questo punto Kentaro mise la mano nella tasca destra del suo pantalone e prese il cellulare, compose il numero dell’emergenze e portò all’orecchio il cellulare… la linea era libera e suonava… Finché qualcuno rispose dicendo:’’ Si pronto, qui l’ospedale!” Kentaro rispondendo in modo freddo e distaccato disse:’’ Dovete venire all’uscita del paese, perché è successo un’incidente e c’è una ragazza in condizioni critiche e un ragazzo morto.’’ Il signore al telefono rispose:’’ Arrivano subito le ambulanze. Mi dovresti dire solo quale uscita del paese.’’… Kentaro rispose:’’ L’uscita è quella del ponte.’’ Il signore a sua volta concluse dicendo:’’ Arriviamo, 5 minuti e siamo li!.’’ Dopo aver finito di parlare al telefono una lacrima scese molto lentamente sul viso e finì sulla bocca inumidendola un po’. Kentaro si asciugò questa lacrima e si sedette vicino a Misano che era distesa sulla strada affianco a Yukinaro. Poi mise di nuovo la mano in tasca e prese un pacchetto di sigarette: le Winston blu, e ne prese una e la portò alla bocca; poi con l’altra mano prese nel taschino della camicia l’accendino e accese la sigaretta. Dopo 6-7 minuti arrivarono le due autombulanze.. I paramedici scesero di corsa dalle vetture e aprirono gli sportelli e fecero scendere le barelle, per poi dirigersi verso Misano e Yukinaro. Un paramedico si avvicinò a Kentaro chiedendo la dinamica dei fatti. Kentaro, portandosi la mano alla bocca, prese la sigaretta con il pollice e il medio e la buttò. Poi rispose:’’ Un’incidente fra due motorini, il ragazzo che ora giace lì morto, mentre stava in curva ha accelerato e ci è venuto incontro, ma io per non prenderlo ho frenato di colpo e poi ho sbandato e sono andato a sbattere contro il muro del “Love Hotel”. Dietro al motorino stava la mia ragazza che ora è distesa li svenuta. Il ragazzo invece, che ci stava venendo addosso, non aveva il casco quindi ha sbandato ed è andato a sbattere contro il muro di quella fabbrica ed è morto sul colpo. Ecco è successo tutto questo.’’ Nel frattempo i paramedici avevano preso in braccio Misano e l’avevano fatta stendere sulla barella, mentre Yukinaro l’avevano messo in una bara d’acciaio. Poi dopo aver chiuso la bara di Yukinaro e aver fatto stendere Misano, i paramedici fecero salire le barelle sulle vetture. Mentre chiudevano gli sportelli delle vetture, Kentaro urlò dicendo:’’ Vengo anch’io! Lei è la mia ragazza e non posso lasciarla da sola.’’ I paramedici acconsentirono e anche Kentaro salì sulla vettura. Quindi chiusero gli sportelli e partirono. Kentaro si sedette affianco alla barella di Misano e le stringeva la mano, e senza accorgersene le lacrime scendevano sul suo viso. Poi il ragazzo prese di nuovo il suo cellulare e chiamò i genitori dicendo cosa fosse successo, e disse di avvertire i genitori di Misano e il padre di Yukinaro. Misano a un certo punto iniziò a faticare a respirare, perché lei fin da piccola è stata affetta dall’asma e quindi i paramedici subito presero la bombola dell’ossigeno e le misero la mascherina alla bocca per farla respirare, ma non riuscivano a farla smettere, la stavano per perdere. Il cuore si stava per fermare. Un paramedico quindi prese di corsa l’elettrofibrillatore , si avvicinò a Misano e le aprì il vestito di corsa, così da scoprirle tutto il corpo lasciandola a petto nudo, poi lo caricò e lo rilasciò sul petto dando delle piccole scosse così da poter stimolare il cuore a farlo battere. Intanto Kentaro, vedendo la scena iniziò a preoccuparsi, e si rivolgeva a Misano, prendendogli la mano gridava:’’ Misano!! Misano!! Puoi farcela!! Ti prego Misano resisti!! Resisti!! Non puoi morire senza aver lottato!!’’ In quell’istante Misano sentì la voce di Kentaro, ma non si svegliò. Il paramedico prima di arrivare in ospedale disse:-‘’ Misano è entrata in coma!” Kentaro sentì le parole del paramedico e urlò dal dolore e piangeva, si portò la mano sul viso e si coprì gli occhi gonfi e pieni di lacrime.
  
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