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Autore: V@le    03/05/2008    3 recensioni
Respirò a fondo il suo profumo, fece scivolare le labbra su quella pelle liscia e bianca, registrando nella propria mente ogni singola sensazione e emozione che provava, perché potesse ricordarle quando sarebbe stato laggiù, nella foresta e nel deserto, a combattere.
[11^ classificata al concorso NaruHina indetto da Ayumi Yoshida e Ferula91]
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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naruhina concorso

ADDIO, MA ARRIVEDERCI




Le nocche sbucciate della mano andarono a strofinarsi sulla guancia sporca e graffiata. Il respiro affannoso faceva alzare e abbassare il petto leggermente scoperto per la stoffa lacerata.

Si guardò attorno speranzosa e in ansia, pregando che i suoi compagni riemergessero dalle macerie e le sorridessero dicendo che ormai era finito tutto. Che quello stupido conflitto non avrebbe più devastato le loro vite.
La stanchezza e il dolore non le permettevano di udire da lontano e la vista le si stava appannando.
Scivolò lentamente in ginocchio con una mano sul cuore, come a richiamare pietà da una qualche forza superiore. Non era possibile che si fosse salvata solo lei. Non era possibile che tutti fossero... Non osava neanche pensarci.
Una lacrima tracciò una chiara scia sulla sua guancia portando via con sé un poco dello sporco della battaglia.
E lui... anche lui non ce l'aveva fatta? No, era impossibile: si rifiutava di credere ad una cosa del genere...
"Hinata!"
L'udire il suo nome la fece voltare e mai aveva sentito il suo cuore palpitare con tanta forza, quasi volesse saltare di gioia. Solo quel richiamo le fece trovare la forza di alzarsi.
Il ragazzo, ridotto male quanto lei se non di più, avanzava non con poca fatica per il continuo saliscendi di macerie.
"Naruto..." il suo fu un flebile sussurro.
"Hinata... stai bene... almeno tu."
Scivolò cadendo a terra, al che la ragazza lo raggiunse subito per aiutarlo ad alzarsi.
Appena si fu rimesso in piedi, Naruto l'attirò a sé, cogliendola completamente di sorpresa.
"Non sai quanta paura ho avuto... temevo di averti persa..."
Lei a quelle parole non riuscì a trattenersi: scoppiò a piangere mentre un sorriso le si apriva sul volto.
Allora le macerie cominciarono a scuotersi e a spostarsi, riportando in superficie i giovani combattenti del Villaggio della Foglia che nel ritrovarsi tirarono innumerevoli sospiri di sollievo.
Naruto e Hinata si guardarono attorno sereni, evidentemente liberati da un peso, senza dividersi o allontanarsi. Anzi si scambiarono il loro primo bacio e di seguito molti altri ancora, perché non c'era più la guerra da temere, ma solo un amore da coltivare.

I primi raggi del sole penetrarono timidi attraverso la finestra aperta. Il fresco venticello turbinò nella stanza scuotendo appena le candide lenzuola.
Una mano andò a scompigliare i capelli biondi e Naruto con un grande sbadiglio si stiracchiò. Rivolse lo sguardo al cielo azzurro come non lo aveva mai visto, poi lo abbassò sulla creatura che gli riposava affianco. Si abbassò su di lei e le accarezzò la spalla con un dolce bacio.
A quel tocco gentile Hinata si destò. Stropicciatasi gli occhi come una bambina, si voltò verso di lui e gli sorrise, come solo lei sapeva fare.
"Buongiorno" sussurrò con la voce leggermente impastata dal sonno.
"Buongiorno" rispose lui baciandola sulla fronte, per poi trascinarla a sedere con sé e stringerla.
Respirò a fondo il suo profumo, fece scivolare le labbra su quella pelle liscia e bianca, registrando nella propria mente ogni singola sensazione e emozione che provava, perché potesse ricordarle quando sarebbe stato laggiù, nella foresta e nel deserto, a combattere.
Sarebbe dovuto partire per la missione assegnatagli dal Quinto Hokage quella mattina stessa e avrebbe lasciato Hinata da sola, lì ad aspettarlo.
Perché sapeva che lei lo avrebbe aspettato per tutto il tempo che sarebbe stato via; sapeva che per lei era il solo e unico. Sapeva che, dopo averlo atteso così a lungo, fra pianti e pazienza, non avrebbe permesso a nessuno di mettersi tra loro due.
Ma sapeva anche che il suo cuore ne avrebbe sofferto, come il proprio.
Si sentiva così in colpa nell'abbandonarla...
Una tenera carezza della ragazza lo destò dai suoi pensieri.
Allora nello scendere dal letto la prese in braccio e la fece girare, provocandole candide risate.
Quanto le sarebbero mancate quelle risate...
Ad ogni secondo un rimpianto gli attraversava la mente e, quando il momento di andare arrivò, si ritrovò con la testa più pesante di un macigno e un peso ancora maggiore sul cuore.
Erano lì, davanti a quella porta che stavano odiando, a fissarsi negli occhi, a scavare nel profondo dell'altro in cerca di qualcosa che confermasse le loro deboli speranze.

...we each got to go our seperate way,
And now we're standing here, helpless,
Looking for something to say...

Ed ecco: Hinata sorrideva ancora. Un sorriso carico di tristezza, ma anche di amore, di fiducia, di dolcezza. Un sorriso che riusciva a dargli una forza immane, un'energia che gli scorreva nelle vene come un terzo chakra e gli permetteva di riuscire anche nell'impossibile.
Quel sorriso lo avrebbe aiutato quando sarebbe stato laggiù.
"Sono sicura che porterai a termine la missione con successo" affermò lei ferma.
"Certo, ci puoi scommettere!" ribatté lui determinato come sempre.
"E che tornerai al più presto da me" e gli occhi le brillarono, inumiditi.

...and it's hard to say good-bye, my love,
Hard to see you cry, my love,
Hard to open up that door,
You're not sure what you're going for...

Naruto sorrise e si avvicinò, attirandola a sé e lasciando che nascondesse quel suo innocente viso nel suo petto.
"Certo, senza alcun dubbio."

...I didn't want this to happen,
But we shouldn't feel sad,
We had a good life together,
Just remember, remember, all the times we had...

Hinata si scostò un poco per poterlo guardare negli occhi. Parlò con voce ferma, anche se una lacrima ostinata era riuscita a scivolare sulla guancia pallida.
"Ti penserò sempre, il più possibile. E ti sognerò, sicuramente. Nulla potrebbe toglierti dalla mia testa."
"E' lo stesso per me" le prese una mano e le strinse portandola sul proprio petto in corrispondenza del cuore "niente potrebbe costringermi a dimenticarti, neanche sotto tortura. Lo giuro."
"Non c'è bisogno che tu lo giuri. Ti crederei sempre e comunque."

...you'll know I'll always love you,
You'll know I'll always care,
And no matter how far I may go,
In my thoughts,
You'll always be there...

Il ragazzo le prese il viso tra le mani e la baciò, il più dolcemente e lentamente possibile, per assaporare quel momento fino in fondo e tenerlo a mente, così da darsi uno dei tanti motivi per tornare da lei. Allontanatosi, non poté fare a meno di sorridere come faceva da ragazzino, assumendo quell'espressione che annunciava la sua sicurezza che sarebbe andato tutto bene. A tale visione la ragazza non poté far altro che ridere discretamente e tornare a stringersi a lui. Non parve importarle che ormai altre lacrime stavano tracciando invisibili scie sulla sua pelle.

...it's so hard to say good-bye, my love,
Baby, it's hard to see you cry, my love,
It's hard to open up that door,
When you're not sure what you're going for...

"Hinata" cominciò lui "è una missione pericolosa, ne sei a conoscenza anche tu. Io non so cosa potremo incontrare o come andrà a finire, ma di una cosa sono sicuro: farò di tutto per tornare da te. Questo te lo prometto."
"E' una promessa che mi terrò stretta" con fatica e malvolentieri la ragazza si allontanò, lasciando però che le sue mani cercassero quelle di lui.
"Me lo auguro" le accarezzò le nocche e se le portò alle labbra, bisbigliando "ora devo andare" come se non volesse farsi sentire.
Hinata gli lasciò un mano e con l'altra lo condusse alla porta che aprì il più lentamente possibile.
"Buona fortuna" disse guardandolo serena ma riluttante.
"Non ne avrò bisogno per combattere."
"Ma ne avrai bisogno per tornare."
Naruto non resistette: dovette avvicinarsi ancora e sfiorare quelle labbra con le sue.
"Ricordati che sei la mia luna" le sussurò all'orecchio.
"Ricordati che sei il mio sole" rispose lei mantenendo a stento il tono fermo.
Il ragazzo finalmente si avviò, ma le tenne la mano finché non dovette lasciarla. Le rivolse un ultimo sguardo per poi costringersi a voltarsi del tutto e allontanarsi da là il più presto possibile: non doveva cedere alla tentazione di tornare indietro e barricarsi in casa pur di restare con lei.
Hinata continuò a guardarlo finché non scomparve per le vie di Konoha, poi rientrò in casa e, chiusasi la porta alle spalle, vi si appoggiò.
Mentre si diceva che non era un addio, ma un arrivederci, qualcosa le sussultò in grembo.
E allora seppe che non sarebbe mai rimasta sola.


Fine



N.d.A.  Ed ecco qua la ff partecipante al cncorso NaruHina indetto da Ayumi Yoshida e Ferula 91. 11^... beh, sempre meglio di ultima! Certo non spaevo di essere così terribile con questo pairing... sono cose che fanno riflettere...
Comunque ecco qui i giudizi dati nel concorso:

[Ayumi Yoshida]
All’inizio la tensione è palpabile, si percepisce la sofferenza che Hinata prova nell’immaginare ciò che può essere accaduto durante la battaglia, ma pian piano l’atmosfera cambia, lasciando posto a sentimenti ben diversi, che hai reso splendidamente, anche mediante delle espressioni davvero intense e piene si significato . Inoltre la canzone, di cui ho apprezzato molto le parole, rafforza ancora di più le sensazioni descritte. La romanticissima la conclusione alleggerisce l’intero clima di tormento e paura che ha fatto da filo conduttore in tutta la storia. Un’ ottimo lavoro! Per quanto riguarda i personaggi, Naruto in alcuni momenti è un po’ OOC, ma Hinata è davvero perfetta.

[Ferula91]
La cosa che mi ha colpito è come la canzone rispecchi la storia trattata... Inizialmente pensavo che fosse una fiction tragica, vedendo che c'era solo Hinata e gli altri sembravano scomparsi, ma per fortuna la mia supposizione si è rivelata errata... La storia mi è piaciuta molto nonostante non fosse molto originale (avevo già letto fanfic con temi simili) perché hai saputo descrivere gli stati d'animo dei personaggi e l'amore che provano l'un l'altro in modo deciso e chiaro e per questo ti faccio i miei complimenti!


Non so se vi piacerà... comuqnue vi ringrazio per aver avuto la pazienza di leggerlo.

 
La parte in corsivo nero indica un evento passato (sotto forma di sogno); la parte in corsivo colorato è tratta dalla canzone "Hard to say goodbye" dalla colonna sonora di "Dreamgirls". Traduzione delle parti in inglese (della canzone):

Ognuno di noi deve prendere la sua strada
E ora siamo qui, senza aiuto,
Cercando qualcosa da dire

ed è dura dire addio, amore mio
è dura vederti piangere, amore mio
è dura aprire quella porta
non sei sicuro di quello a cui stai andando incontro

non voglio che succeda questo
ma non dovremmo sentirci tristi
abbiamo vissuto bene insieme
solo ricorda, ricorda tutti i momenti che abbiamo passato

saprai che ti amerò sempre
saprai che ne avrò sempre cura
e non importa quanto possa andare lontano
nei miei pensieri,
tu sarai sempre lì

è così dura dire addio, amore mio
baby, è dura vederti piangere, amore mio
è dura aprire quella porta
quando non sei sicuro di quello a cui stai andando incontro



 



  
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