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Autore: eika    03/05/2008    1 recensioni
Allison è una normalissima liceale del terzo anno, forse un po' banale. Suo fratello è uno dei più popolari, il padre uno zoologo mai a casa, e lei non ha ancora dato il suo primo bacio. Così, tra un compito di matematica e uno di biologia, scopre il mondo scolastico, le gelosie, le amicizie e gli amori appena sbocciati.
Troverà mai le risposte che cerca?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Allison

Ciao a tutti!!! Sono ritornata!! Felici, eh?! Immagino… ecco a voi una nuova storiellina che non so da dove mi è venuta…forse dai miei sogni… (sospiro)

Dicevo…a tutti quelli che mi conoscono, e a quelli che mi incontrano per la prima volta, spero che la mia ficcy piaccia molto. ^^ ^^

Buona lettura!!

Eika

 

 

-Allison!!- in quel momento la sveglia trillava, sovrapponendosi all’urlo di mia madre. Odio, odio, odio andare a scuola. Sono scivolata giù dal letto, mettendoci qualche secondo per capire se le mie gambe avrebbero retto quello sforzo disumano. Non so più che giorno è, questo fatto di andare a scuola il Sabato mi ha sballato tutti i bioritmi…da circa tre anni!

Quando ho finalmente raggiunto il bagno, l’ho trovato irrimediabilmente chiuso. Mio fratello, Jacob.

-Jake!! Vuoi uscire o devo sfondare la porta??- ho urlato contro il legno, mentre il rock a palla attraversava le pareti.

-Calmati, dolcezza…sto uscendo- Jacob mi è passato accanto, intontendomi con la quantità assurda della sua nuova colonia. Jake è davvero bello al mio confronto: un metro e ottanta di muscoli ottenuti con secoli di allenamenti a pallanuoto, capelli color sabbia e occhi castani.

Papà mi aspettava  in cucina con la mia colazione pronta davanti.

-Buongiorno, tesoro. Ti accompagno io, stamattina?- Mio padre? Accompagnarmi a scuola?? Ho ingoiato il pezzo di toast che stavo masticando, rischiando di strozzarmi. Sarebbe stato un suicidio!! Non che tenessi alla popolarità, ma la jeep di papà non sarebbe di certo passata inosservata, così come facevo io, mio malgrado, da un anno e mezzo.

-No, grazie pa’. Prendo la bici- Arrivare a scuola su una sgangherata mountan-bike del secolo scorso, sudata marcia doveva essere davvero fighissimo, per rifiutare un comodo passaggio in macchina! Papà mi ha guardata, accarezzandosi il pizzetto brizzolato. Nonostante i quarant’anni passati, è davvero un bell’uomo. È  uno zoologo, e ha girato praticamente tutta l’America e l’Africa.  Ha  la pelle dorata di chi passa intere giornate al sole, brillanti occhi azzurri, e capelli neri come il carbone o almeno, un tempo lo erano.

Ho trangugiato in un sorso quel che rimaneva del succo di frutta e, con lo zaino su una spalla, mi sono diretta verso il garage.  La mia bici, la mia fedele Bess, mi aspettava sul lato della porta con…una ruota a terra. Davvero un bell’inizio! Mi toccava accettare quel dannato passaggio…

-Papà…ci ho ripensato…ho le gomme a terra…- ho bofonchiato, rientrando in casa.

-Ti accompagno io, piccola…Non scomodare il vecchio- Jake! È all’ultimo anno, e a lui è permesso avere una macchina sua…Bhe, arrivare sulla vecchia Wols-Wagen decapottabile di uno dei ragazzi più popolari della scuola non è poi così male…

-Grazie, Jake!- Sono saltata sulla macchina con un sorriso radioso.

 

-Ally!- dieci minuti dopo, Jake ha frenato rumorosamente nel parcheggio della scuola, la Baker High School. Con un finto gesto di noncuranza si è tolto gli occhiali da sole, abbagliando le mie amiche con un sorriso di quei suoi denti perfetti e bianchissimi. Non so quante ragazze della scuola gli sbavino dietro, di sicuro nel mio cerchio superano le dita di una mano, forse anche di due.

-Ehilà, ragazze- ha salutato lui, facendone arrossire diverse.

-Ehi Jake- ha ribattuto Tamara, decisamente la più intraprendente -Come ti sono andate le vacanze?-

-Alla grande- ha risposto, sogghignando –Mare, sole, surf e…ragazze- ha riso, imitato da qualche ragazza. Ho sbuffato, alzando gli occhi al cielo. Era maledettamente vero, ma la sua specialità è gonfiare tutto quello che dice. Non mi sorprende che abbia voti alti in quasi tutti gli orali…la sua parlantina stordisce ogni prof, e ha una carriera segnata: avvocato.

-Allora, pronte per un novo anno scolastico da urlo?- si è battuto le mani sulle cosce, ostentando un falso entusiasmo.

-Sì, come no- ho ribattuto, sarcastica. È  l’8 settembre, ed è appena cominciata la scuola. Jake si è appoggiato alla fiancata dell’auto, senza staccare gli occhi dal sorriso sarcastico di Tamara. Lei sì che ci sa fare!

-Ehi, Boys!- ha urlato ad un certo punto, proprio quando lo scambio di frecciatine con Tamara era appena finito. Tutti dicono che sono  una bella coppia, ma nessuno dei due si era ancora deciso a dichiararsi. A Tamara piaceva, per quanto riguardava Jake, non ne avevo idea, e l’argomento era off-limits.

Mio fratello ha sempre avuto il bisogno di accompagnarsi a quelli della sua stessa razza, quelli popolari-e-bellissimi, insomma.

Si è allontanato fischiettando, mentre le chiavi della macchina gli giravano appese a un dito.  Ha scambiato diversi cinque e pacche sulle spalle con quei suoi amici scimmioni, poi è scomparso su qualche panchina del parco, aspettando il suono della campana.

-Allora…finalmente il terzo anno…

-Già…che tristezza!- ha esclamato Sally, sospirando –Il terzo anno e neanche un ragazzo… almeno fossi bella come te, Ally…- ha mormorato, affranta.

-Me?? Mi hai vista?? Non sembro una del terzo!! Del primo, piuttosto…- Era vero. Non sono molto alta, nonostante il metro e ottantacinque da parte di padre. Credo di sfiorare a malapena il metro e sessantacinque. I miei capelli consistono in una massa indomabile di lunghi ricci ramati, e ho gli occhi color dell’asfalto in estate…quel grigio opaco e smorto.

Il mio viso è costellato di odiose lentiggini, cosa che mi fa sembrare ancora più piccola. Ho diciassette anni, i fianchi poco segnati e il bacino stretto. Per di più ho una scomodissima terza di reggiseno, cosa che mi rende ancor più ridicola. Non so come, ma per Sally e un altro paio di ragazze sono un esempio di bellezza, forse per la loro fatica a riempire una seconda con un reggiseno imbottito…

Comunque, quella bella è Tamara. Ha posato diverse volte per sevizi fotografici, e non mi stupirei se la vedessi a qualche sfilata. È alta almeno un metro e settanta, capelli biondi, lisci e lunghi fino ai fianchi, occhi color del mare. Oltre a essere bellissima, è anche intelligente, simpatica, sveglia. Non è di certo una delle bamboline-oche che si vedono in giro.  Quando vuole sa lanciare frecciate pungenti, capaci di zittire anche il maschio più zelante.

Sedute ai nostri banchi aspettavamo l’arrivo del professore. Quello che mai ci saremmo aspettate, era l’ingresso di un dio.

 

 

Allora allora allora?? Com’era?? Sì, lo so, faceva pena…va bhe, pazienza… la cosa veramente importante è…che COMMENTIATE!! Come sono brava, eh?! No, vero?! Va bhe…

Al prossimo chappy!!

Bacissimi a tutti!! kia

  
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