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Autore: BakaSoul    28/11/2013    0 recensioni
Un onnipotente e misterioso imperatore del nuovo ed unico popolo creatosi dalle macerie della terza guerra mondiale, da' alla luce un concorso di bellezza fuori da tutti gli schemi.
Le bellissime concorrenti dovranno uccidersi a vicenda tra sfide di tutti i generi fino a quando solo una restera' in vita.
Tutto diventa ancora piu' folle quando nell'ultima edizione, decide, attraverso innovative e innate tecnologie, di riportare in vita le concorrenti piu' violente e distruttive che il programma abbia mai ospitato.
Un racconto all'insegna della bellezza, della follia e della crudelta', raccontera' le vicende dell'ultima e piu' distruttiva edizione del reality piu' violento e sexy che voi avrete occasione di vedere in tutta la vostra vita.
Genere: Fantasy, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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“ Dove mi trovo? ”
Quelle erano le uniche cose a cui riuscivo a pensare in quell’interminabile momento.
Qualcosa mi impediva di vedere ,come se fossi stata bendata, e gli unici sensi che ero in grado di utilizzare, sembravano non essermi di grande aiuto.

Mi sforzai al massimo delle mie possibilita’ per poter carpire qualsiasi rumore nelle vicinanze, quando lentamente cominciai a distinguere i suoni che mi circondavano.
Rumori di catene, ingranaggi che si muovevano a intermittenza, qualche strano liquido, presubilmente acqua, che gocciolava ripetutamente ed uno strano cigolio proveniente dalla mia sedia.
Non riuscivo quasi a muovere un dito, come se fossi stata legata per non potermi permettere di fuggire.

“ Sono stata rapita… mi uccideranno… voglio scappare… ”

Queste erano le uniche cose a cui riuscivo a pensare.
Il panico comincio’ a farsi sentire e presa da un raptus di violenza cercai di liberarmi, strattonando con tutte le forze le braccia bloccate in una morsa troppo potente; Provai anche a chiedere aiuto, ma fu tutto inutile.

La voce sembrava non voler uscire dalla mia gola, come se l’avessi persa a forza di urlare.
Iniziai a percepire che anche i miei muscoli erano intorpiditi, ogni movimento che tentavo di compiere sembrava essere al rallentatore e se non potesse bastare, un dolore lancinate colpiva il mio occhio destro, delle fitte cosi’ forti che mi davano il tormento. 

Non so dire di per certo per quanto tempo rimasi bloccata in quella trappola infernale, so solo che nella mia mente annebbiata sembravano essere passati millenni, come se in tutta la mia vita non avessi fatto altro, e in quel momento non sapevo di essermi quasi avvicinata alla realta’ dei fatti.

Ad un certo punto sentii altri lamenti vicino a me, come se ci fosse qualcun’altro nella stanza, anche lui nella mia stessa situazione.
Non riuscivo a piangere e nemmeno a pensare lucidamente o a fare qualsiasi sforzo per poter ricordare come fossi arrivata in quel luogo, volevo solo fuggire e trovare un sollievo da tutto quel dolore.
Credo di essere svenuta una seconda volta dopo quell’insieme di shock a cui era stato sottoposto il mio cervello, o almeno fino a quando non sentii un rumore a me nuovo.

Dei passi calmi e sicuri si avvicinarono al luogo dove ero stata intrappolata ed il mio corpo comincio’ a tremare, preso da spasmi incontrollabili, causati dal terrore.
La mano sconosciuta tocco’ il mio volto con delicatezza per poi togliermi la benda che mi copriva Il viso.
Improvvisamente un lampo abbagliante attraverso’ I miei occhi ormai non piu’ abituati alla luce del giorno, e mi ci vollero un paio di minuti per poter mettere a fuoco il tutto e riuscire intravedere in che razza di posto mi ritrovassi.
Era un ambiente angusto, una sorta di sotterraneo ormai abbandonato da molti anni.

La stanza era abbastanza grande, ma l’assenza di finestre rendeva l’ambiente ancor piu’ soffocante, l’unica fonte di illuminazione erano dei fari al neon sul soffitto, che funzionavano a scatti, come se le lampadine non fossero state cambiate da diverso tempo.
La pochissima pittura alle pareti che non si era ancora scrostata era di un colore indefinibile ed intorno non vi erano altro che tubi arrugginiti dalla dubbia utilita’. Io ero intrappolata ad una sedia a rotelle, la quale era fissata al suolo da diverse catene incastrate tra le ruote.
Naturalmente le mie gambe ed i piedi erano fissati a quest’ultima con delle corde strette che mi lasciavano i segni della morsa sulla pelle sensibile.

Solo in quel momento mi accorsi che i miei indumenti erano costituiti da un semplice grembiule, di quelli che vengono indossati prima delle operazioni e sotto di esso ero completamente nuda.
Non ebbi tempo di provare vergogna che capii di non essere l’unica persona nella stanza.

Intorno a me vi erano altre sedie e lettini in cattivo stato, con sopra accasciate altre ragazze.
Alcune tentavano di liberarsi con dei movimenti deboli, mentre altre sembravano non essere coscienti.

Con gli occhi, corsi alla ricerca disperata della porta di uscita, quando mi accorsi che proprio di fronte a me, subito dopo qualche ammasso di ragazze legate, era stato costruito un piccolo palchetto sulla cui cima si ereggeva un ometto disgustoso che ci guardava con aria compiaciuta. Sembrava un piccolo nanetto viscido vestito a festa, con un completo color viola adornato da un papillon intonato.
Due grandi baffi si arrampicavano sopra la sua bocca enorme, cosi’ folti che davano la sensazione di voler compensare al suo cranio completamente spoglio.

Lui non era l’unica persona a trovarsi sopra quel piccolo palco improvvisato, insieme a lui vi era un uomo che sosteneva un grande macchinario, che dava l’idea di essere una telecamera.
Improvvisamente l’ometto apri’ la sua boccaccia piena di denti, e solo in quel momento mi accorsi che erano tutti dorati.

<< Cominciamo le riprese! >>

La sua voce non tradiva l’aspetto; Stridula come quella di un piccolo topo di fogna e fastidiosa solo a sentirla.
Delicatamente  avvicino’ la mano al papillon e ne tiro’ le estremita’ con velocita’, per poi girarsi verso il cameramen con un piccolo microfono in mano.

<< Benvenuti cari telespettatori, sono io, il vostro amato Dolph Finneghan. >>

Non potei credere a cio’ che sentirono le mie orecchie, la sua voce era completamente cambiata, non era piu’ quella di un piccolo roditore, ma piuttosto quella di un uomo possente e carismatico, l’antitesi di quello che lui poteva sembrare.

<< Mi trovo qui, dietro le quinte di ‘Deadly Beautiful’, il vostro reality show preferito e come vi promisi l’anno scorso, ho tante belle sorprese per voi. 
In tanti vi sarete chiesti… che cosa potra’ mostrarci di nuovo il magifico Dolph?? Ebbene si, ora sto proprio per annunciarvi cosa si nasconde dietro tutta questa attesa… UN RITORNO DI FIAMMA! 
>>

La mia mente comincio’ sempre di piu’ ad annebbiarsi, non avevo idea di cosa stesse farneticando e non sapevo ancora a quale terribile destino sarei andata incontro, per la seconda volta.

<< Come ben sapete ogni anno vengono selezionate dall’ imperatore in persona, venti fortunate e bellissime contendenti, in lizza per il titolo di Deadly Beautiful. Per chi fosse la prima volta che ci segue, anche se ne dubito, vi spieghero’ velocemente le regole.
Voi vi starete chiedendo in che genere di sfide dovranno cimentarsi le nostre concorrenti, per cosa vengano valutate e quale sia il premio in palio? Semplicissimo, La fortunata che dovesse risultare vincitrice del concorso, vincera’ un mantenimento a vita da parte dell’ imperatore in persona e uno status da intoccabile, e voi sapete bene quanto possa essere un premio ambito.
L’unico modo che potra’ permetterle di fuggire dalla fame e dalla poverta’, sara’ combattere fino alla morte in molte e divertentissime sfide all’ultimo sangue, finche’ solo una restera’ in vita! 
>>

Non appena quelle parole uscirono dalla bocca di quel mostro, per un eterno secondo mi sembro’ che il mondo mi stesse crollando addosso ed il terrore attraverso’ velocemente il mio corpo; Tra le urla generali cominciai a dimenarmi cercando di fuggire. 
Di tutta risposta, un colpo di pistola interruppe il gran boato, proveniva da quel piccolo roditore che subito ripose l’arma con delicatezza nel taschino e si rivolto’ verso lo schermo sfoderando un grande sorriso.

<< Non sentite come sono entusiaste le nostre concorrenti? Non vedono l’ora di uccidersi a vicenda. >>

Una risata malata baleno’ sul suo volto, quando di colpo torno’ serio e ricomincio il suo discorso.

<< I piu’ appassionati si staranno chiedendo, quale sia la novita’ dello show, visto che queste regole vanno avanti dalla prima e antichissima edizione… Prendete un attimo di respiro e preparatevi alla sorprese. >>

Trattenne lui stesso il il fiato e poi annuncio’ con orgoglio: 

<< Grazie alle avanzatissime tecnologie del nostro amato e potentissimo imperatore, abbiamo riportato in vita le vostre concorrenti preferite delle passate edizioni, pronte ad ammazzarsi tra di loro per la vostra gioia! >>

Tutto questo sembrava uno scherzo televisivo, uno di quelli in cui non fai altro che attendere che da un momento all’altro tutti confessino di essere degli attori pagati, ma quel momento non sembrava arrivare.

“Io morta?”

Quell’uomo stava delirando e quello non poteva essere altro che un terribile incubo, o almeno cosi’ speravo.
  
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