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Autore: Fejaith    08/11/2004    2 recensioni
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Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE BLACK ANGELS CAPITOLO 1: L’INIZZIO DI UN’AVVENTURA Tutto inizia un qualunque giorno di scuola. Ci troviamo in Italia a Bologna. Le nostre 4 protagoniste possono sembrare delle normalissime ragazze ma con un passato orribile tenuto nascosto perfino a loro… Sono le 4 del pomeriggio. Riethel, Loja, Methilian e Fejaith stanno passeggiando per la scuola, la loro università: il D.a.m.s. Hanno una gonna corta dei sandali alla schiava e un top… la loro moda… erano i capi di una congrega e amavano vestirsi sempre bene. Le regole erano semplici, ogni giorno mettevano vestiti diversi e il giorno della gonna, tacchi a spillo e ombellico di fuori era il Sabato. Ad un tratto, quando girarono l’angolo videro un ragazzo alto più o meno 1.70 capelli castano-nocciola e vestito con un pantalone nero e camicetta bianca un po’ sbottonata, aveva lo sguardo basso, le gambe divaricate e le mani in tasca. Le ragazze lo guardarono un po’ stranite. Il ragazze alzò lo sguardo, aveva gli occhi blu, e guardando Fejaith disse << salve fanciulle, il mio nome è Ithil il guardiano del fuoco dalla fiamma d’argento>> dall’ombra della colonna si sentì una voce maschile <> e uscì un ragazzo alto 1.75 circa i capelli non molto lunghi color nocciola come gli occhi, pizzetto e baffetti. Di fronte alla colonna si intravide un ragazzo che guardando Loja disse <> aveva i capelli nero-castano, gli occhi blu ed ere vestito come i primi due ragazzi, da dietro si sentì un’altra voce maschile, le ragazze si girarono spaventate il ragazzo disse <>, Ithil prese la loro attenzione dicendo <> le ragazze si guardarono un po’ perplesse. Riethel: non abbiamo sicuramente bisogno di voi. disse con voce tremante guardando il bel fusto situato davanti a lei di ovvero Thair. Fejaith: anche se sinceramente un pensierino lo farei Loja: sei sempre la solita. Methilian: si stanno avvicinando a quanto pare. Fejaith: sei molto brava a percepire le cose Methi. Le ragazze si guardano non sapendo più che fare. Loja: propongo di scappare. Riethel: tu hai sempre idee formidabili. Fejaith: anche io propongo do scappare. La 4 senza aspettare un solo minuto scapparono, ma non potevano fare molto visto che avevano i tacchi. Ad ogni angolo si trovavano uno dei 4 ragazzi che le aspettava. Ad un certo punto mentre correvano Methilian prese una storta e cadde a terra, Fejaith si fermò e corse da lei, mentre la stava alzando si vide un ombra, era Ixian, senza aspettare Fejaith prese Methi e stava per scappare ma venne presa, delle braccia forti la tenevano stretta alla pancia. Methilian venne tirata su e Ixian le teneva stretto il polso a tal punto da farle male, Loja aveva il braccio di Joiri attorno al collo, e Riethel aveva le braccia bloccate, le ragazze erano immobilizzate. Fejaith: lasciateci subito andare! Ithil la lasciò e lei lo guardò malissimo. Ithil: perché stavate scappano, noi non vogliamo farvi del male. Fejaith: voi chi siete? Ithil: servi del male. Siamo venuti a risvegliare le spietate sovrane delle tenebre, le regine dalla notte. Ixian: tutti noi abbiamo una cosa in comune, anche se siamo diversi. Methi: cosa intendi? Joiri: siete voi le sovrane delle tenebre le regine della notte. Loja: noi siamo cosa? Thair: siamo qui per favi conoscere ciò che eravate e ciò che sarete. Ixian: la vostra missione è quella di uccidere il signore del male e la sua consorte. Riethel: io non uccido proprio nessun signore del male. Le 4 si rifiutarono di andare con i ragazzi. Stavano per andare via quando Fejaith si girò e guardò un ultima volta negli occhio Ithil. Era sera ormai le ragazze erano tranquille, ed erano nella loro stanza. Fejaith stava affacciate alla finestra e Riethel la raggiunse. Riethi: stai pensando a lui? Feji: si, i continuo. Riethi: vedrai che riuscirai a dimenticarlo, ma devo dire che erano davvero belli! Soprattutto Thair. Loja: non pensiamo più a loro. Methi: gia, ora pensiamo a dormire. Durante la notte la finestra si aprì all’improvviso, Riethel si svegliò di colpo urlando, era sudata e tremava, le ragazze si svegliarono accesero la luce e poi andarono da Rithi. Methi: che cosa c’è, perchè tremi e come sei sudata. Rithi: nulla, era solo un incubo. Torniamo a dormire. Ma quando le ragazze si divisero vennero immobilizzate per la seconda volta. Fejaith: chi è, lasciatemi! Ithil: bene, ora come farete a scappare? Fejaith: dov’è Riethel? Thair si avvicinò a Riethel la quale era immobilizzata come se un incantesimo la tenesse ferma, lei è distesa sul letto e Thair è affianco a le ma all’in piedi. Loja: cosa vuoi farle! Thair: thilr jothe millen desti tharil Riethel THERDER! Riethel urlò e Thair gli inficiò una spada dritta nello stomaco, lei girò la testa verso destra e morì ad occhi aperti, Loja urlò e si alzò dal letto, poi nel correre verso la sua migliore amica Joiri la bloccò. Loja: uhm… Joiri la colpi allo stomaco, con la spada che uccise Rithi, un colpo secco e deciso. Con le lacrime agli occhi diede un ultimo gemito e cadde a terra morta, un ultima lacrima scese dal suo viso e poi morì anch’essa ad occhi aperti. Fejaith: LOJA NOOOOOOOO!!!!!!! Ixian: ora tocca a te Methilian. Così dicendo la buttò sul letto, si mise su di lei a cavalcioni tenendole fermi i polsi, la stava par mordere … Fejaith: NO! NON TOCCARLA BRUTTO ESSERE SCHIFOSO! Feji spinse il ragazzo che cadde a terra, stava per prendere Methi ma gli altri due la tenevano ferma, Ixian si tirò su, prese Methi la quale era in ginocchiata sul letto, gli mise una mano sul collo e gli spostò i lunghi capelli e poi chinò la testa verso sinistra e gli morse il collo, lei gettò un urlo di dolore, quando lui staccò i suoi denti dal collo della ragazza lei cadde senza vita sul letto. Fejaith: Methi, No. Non aveva neanche più la forza di urlare. Ithil: ora tocca a te piccola fatina. Thair e Ixian la tenevano forma, Ithil si avvicinò e dopo con un sorriso maligno la guardò. Ithil: ora puoi raggiungere le tue amiche, da domani in poi tornerete come eravate una volta, e insieme a noi distruggerete il signore del male e la sua consorte. Fejaith: allora sei tu il capo! Ithil: non proprio, addio mia piccola fatina. Così dicendo si avvicino a lei e gli ficcò un pugnale dritto nel petto per poi estrarlo, i due la lasciarono cadere su Ithil, lui la baciò dandoli un leggero morso sulle labbra e poi la lasciò cadere per terra. Ithil: prendiamole e portiamole al castello, lì faremmo resuscitare il male che è in loro. I 4 presero le ragazze e uscirono dalla stanza, ma non passarono per le porte. To be cotinue …
  
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