I complimenti gioiosi dei miei amici risuonano festosi nell’aria.
Così strani, così dissonanti, da come mi sento io.
Ma per fortuna se ne vanno in fretta, pensando già al futuro, forse senza riflettere abbastanza, forse troppo velocemente.
I miei occhi sono ancora fissi su quel cratere.
Della città, sono rimaste solo rovine e macerie.

- Lux – chiamo il mio Charizard con voce spenta – portami giù –
Lui mi offre la schiena e lentamente scendiamo.
Il cratere è molto profondo, ma in realtà è ostruito dai detriti e in un attimo tocchiamo terra.
Richiamo Charizard senza quasi ringraziarlo, mi rimbocco le maniche della felpa e inizio a smuovere i massi, mentre la mia mente è attraversata da ricordi.

E i pokemon..?

I pokemon.. spariranno.

Mi chiamo Elisio.

Scegli tu quale pulsante premere.

Il professor Platan mi ha detto che ora puoi effettuare la Megaevoluzione.

Continuando così le risorse del pianeta finiranno.

La chiave dell’ascensore l’ha una delle scienziate.

Il mondo sta soffrendo per quest’assurdo sogno!

Mi rincresce che l’arma si sia attivata, anche se tu avevi scelto il pulsante giusto nel laboratorio.

Poi, tolto l’ennesimo masso, lo trovo finalmente.

Immobile, con la stessa espressione di sempre, seria e convinta, determinata sopra ogni altra cosa, disposta a tutto.

Smuovo il terriccio ancora fresco e riesco a liberare definitivamente il suo corpo.

La sua carnagione è ancora più pallida del solito e al mio tocco lo trovo ormai freddo.

- Piuttosto che solo gli umani, solo i pokemon, no? – riesco solo a cercare di spiegargli singhiozzando.

E di fronte al cadavere di quell’uomo che ha lottato strenuamente per ciò in cui credeva, per dare un futuro all’uomo, passando sopra persino a se stesso, a ciò che amava, non posso fare a meno di piangere.


Perché mi dispiace.



- Lux, andiamo –
Una volta usciti dal cratere, dirigo il mio pokemon più forte in uno spiazzo vuoto, circondato dalle pietre, accanto al Centro Pokemon.

Depongo il corpo accanto a me e inizio a scavare con sassi e pezzi legno.
Non chiedo aiuto ai pokemon; questa è una cosa che riguarda me soltanto e poi, forse, questa volta, non capirebbero.
Riesco anche a legare tra loro due paletti di legno e a conficcare il tutto ben dritto nel terreno.
Elisio..

Nei giorni successivi proseguo il mio viaggio, preoccupandomi di render ancora più forte la mia squadra e di fare amicizia con Xernas, finché un messaggio sull’Hovolox mi scuote.
Ponte Mosaico.

- Professore.. –
- Rune. Ti sono grato per quello che hai fatto per tutti i Pokemon e per questo mondo.

E fermando il Team Flare, hai anche salvato Elisio.

Ho sempre saputo che desiderava un mondo migliore..

E probabilmente un giorno la popolazione e i pokemon aumenteranno di numero e le risorse diverranno scarse. E ci sarà qualcuno avido, sicuramente qualcuno ne rimarrà senza. Se tutto continua sulla via attuale, non ci sarà più niente alla fine.

Ma volevo veramente che rinunciasse ai suoi ideali e insegnasse alla gente a migliorarsi.

Tuttavia non ne ho mai discusso con lui.
Quindi sono in parte responsabile anch’io per questo.

- un sorriso triste e stanco attraversa il viso del professore e in quel momento tutta la mia amarezza viene fuori.

- Io non volevo, professore! Mi dispiace che sia finita così!

Avevo compreso le sue idee! Ed ero anche, quasi, d’accordo!!

Ma non poteva sacrificare i pokemon!!
Piuttosto che un mondo solo di pochi umani, un mondo di soli pokemon!

Io ho dovuto fermarlo.. – grido, ormai in lacrime e in ginocchio, cercando di scusarmi con il professore, un tempo suo maestro e poi suo sincero amico, e anche con Lui.


Se mai avesse potuto sentirmi.




 


Angolo dell'autore:
Questa volta, bando ad aver sconfitto il cattivo di turno, mi è davvero dispiaciuto per come si è conclusa la storia. Magistralmente, devo dire, ma davvero il tutto m'ha lasciato con una tristezza infinita. Avevo capito fin dall'inizio (come tutti penso) che Elisio era il cattivo, ma più lo incontravo, più ascoltavo i suoi messaggi nell'Hovolox, desideravo rispondergli, confrontarmi. Mentalmente (ecco ora mi darete del pazzo) avevo davvero stretto un legame con lui, mi sembrava davvero che ci capissimo a vicenda, rimanendo però nei nostri ruoli (io l'eroe, lui il cattivo).
Pertanto mi è venuto spontaneo tutto questo. Anche se tempo di non esser riuscito a esprimere appieno tutto quello che sentivo..

I pezzi in corsivo sono parti dei dialoghi presenti nel gioco (compreso quando parla il professor Platan): alcuni sono riuscito a recuperarli, altri li ho tradotti dall'inglese perchè (ovviamente) avevo già passato il punto e non li trovavo in italiano, qualche frase ammetto che è mezza ricostruita da me (quindi magari non sono le esatte parole).

Critiche e recensioni sono sempre ben accette. ;)