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Autore: Ayumi Yoshida    29/11/2013    4 recensioni
Era stranissimo, ma le loro mani strette una nell’altra pulsavano.
(Oga/Hilda *O*)
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beel/Kaiser de Emperana Beelzebub IV, Hilda, Tatsumi Oga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non in quel modo

 

“Oh, insomma, che vuoi?”

Anche se era irritato a morte, a Beel sembrava non importare affatto. Aveva già mille problemi da affrontare per colpa della perdita di memoria Hilda e ci si metteva pure lui. Si voltò a guardare nella direzione in cui il bambino si stava sbracciando.

“Vuoi un gelato?”

Indicò con un dito i ghiaccioli colorati che facevano bella mostra sul cartellone appeso sulla vetrina del konbini* che avevano appena oltrepassato e Beel cominciò ad emettere gridolini entusiasti: aveva indovinato per l’ennesima volta. Dannati konbini e le loro esche per bambini ignari. Si frugò le tasche alla ricerca di alcuni yen che vi aveva abbandonato qualche giorno prima, e miracolosamente li trovò ancora. Fece cenno ad Hilda, che camminava qualche passo dietro di lui, di seguirlo nel konbini e lei e obbedì. Si diressero immediatamente verso il fondo del negozio, dove di solito c’era il congelatore, e Oga fece in modo di camminare il più veloce possibile per non far notare a Beel qualcos’altro che avrebbe sicuramente voluto. Fortunatamente, i gelati c’erano ancora e Beel  fece per tuffarsi verso il congelatore non appena li vide, ma Hilda lo prese tra le sue braccia e lo rimproverò dolcemente.

“Fai il bravo, Beel-chan! Adesso papà compra i ghiaccioli e potrai mangiarne uno, non di più! Aspetta!”

Papà? Quella parola fece venire ad Oga l’orticaria, insieme a tutto quello che stava succedendo in quei giorni. Cercando di non cedere alla furia omicida che si agitava sempre meno latente dentro di lui, afferrò alcuni ghiaccioli, le diede immediatamente le spalle e corse alla cassa a pagare.

Finalmente poteva tornare a casa. Scartò un ghiacciolo e lo mise nelle mani di Beel, che ormai si era aggrappato di nuovo alla sua schiena, troppo impaziente, e ricominciò a camminare più velocemente che poteva. Sentirlo succhiare il gelato a due centimetri di distanza dal suo orecchio fece venire voglia di mangiare un ghiacciolo anche a lui per coprire quel rumore. Si fermò di scatto per  scartarne un altro e per metterselo in bocca, ma si accorse all’improvviso che Hilda lo stava guardando. Si era completamente dimenticato di lei. Cercava di non pensarci più da quando, qualche notte prima, nella sua camera lei gli si era avvicinata tanto da poter notare ogni piccola piega sulle sue labbra. Preso dal panico, mosse automaticamente la mano con il ghiacciolo verso di lei, offrendoglielo. Il demone lo guardò, sorpreso e pieno di riconoscenza.

“Pe-per me?” mormorò con un’espressione talmente dolce che lo mandò nell’agitazione più totale “Ti ringrazio tanto, Tatsumi!”

Sentendosi improvvisamente fumare la testa, Oga ritirò il ghiacciolo di scatto a se lo infilò in bocca, poi afferrò la mano di Hilda e prese a trascinarla verso casa facendo in modo di non incontrare mai i suoi occhi. Era stranissimo, ma le loro mani strette una nell’altra pulsavano. Non vedeva l’ora di farsi una doccia ghiacciata per raffreddare il cervello che aveva preso a vagare indisturbato contro la sua volontà: temeva con tutto se stesso che stesse accadendo qualcosa con lei e non lo voleva, non in quel modo.

Non sapeva che Hilda, dietro di lui, lo stava guardando con occhi innamorati già da tempo: lei era arrivata a quella conclusione molto prima di lui, e perfettamente in sé.

 

 

 

 



*Konbini: sono quei piccoli supermarket giapponesi aperti 24 ore su 24 che vendono un po’ di tutto.

Rieccomi in questo splendido fandom, in cui scrivo sempre così poco! T__T E con un'altra storia Oga/Hilda! *sparge cuori*

L’ambientazione di questa fic è, come mi piace molto, il volume 16, con cui Tamura ha sfidato apertamente la fangirl che è in me! XD

Andiamo, Hilda che in prigione pensa alle parole di Oga e l’espressione che gli rivolge quando escono di sera con Beel dopo che le è tornata la memoria a mio parere lo dimostrano: per Hilda Oga ormai è qualcosa di più di un semplice umano che deve occuparsi del suo padrone. ;) Se aggiungiamo un piccolo hint da parte di Oga… il gioco è fatto!

Spero che questa piccola shot-perqualcheparola possa piacere anche a voi! fatemi sapere cosa ne pensate! ^^

 

Alla prossima!

 


   
 
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