vorrei essere reale un giorno
è un desiderio che ho sempre avuto
sopito nel mio inconscio lo sento ogni tanto urlare
ma non riesco a portare a termine il mio obbiettivo.

tutto quello che ho attorno non mi soddisfa granchè
la normalità della gente non mi fa da casa
rimango sotto la pioggia a dare un senso a queste parole
ma tutto quello che ne viene fuori è che “vorrei essere Reale”.

essere normale è una gran cosa, certo.
inserirsi nella società, avere degli amici, fare le cose che tutti gli altri riescono a fare senza il minimo sforzo.
essere normale significa tante cose.
la normalità è relativa alla società e alle persone con cui cresci
la normalità è fare colazione quando ti svegli, andare a scuola, uccidere un passante con una pistola durante una partita con i tuoi amici.
sono normale.
da un punto di vista morale forse no, ma nella mia quotidianeità lo sono.

essere reali è un altra questione.
è più qualcosa che ti senti nello stomaco.
ti fissi attorno e ti chiedi se lo sei, se tutto ciò che hai attorno lo è.
io non sono reale è per questo che sto scrivendo.
scrivere non mi renderà più reale di quanto non sia ma forse mi darà uno spunto per capire.

voglio essere reale.
voglio essere riconosciuto da chi mi vede
essere toccato e non sfiorato.
essere considerato e non solo udito.

voglio essere reale, continuo ad urlarlo nella mia testa
sfoggio un sorriso e cammino in mezzo a gente altrettanto normale ma non reale
compro una mela, investo una vecchietta, torno a casa per cena.
sono normale nella mia quotidianeità
non sono reale.
non sono reale.
recito su un palcoscenico una parte non mia.
questo è uno spettacolo per pochi testimoni.

prendo una pillola,
mi chiudo in camera
non sono reale

e non lo sarò mai.