Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: SongReaper    29/11/2013    1 recensioni
Una ragazza un' armadio e un uccellino, e l' anima.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Immobile. Fissava inespressiva l' armadio.
Quelle due grandi ante di castagno laccato, spalancate, che parevan braccia pronte a cogliere un abbraccio, implorando con labbra mute; o forse erano come mani aperte a mostrare il vuoto che esse contentevano, come per dire "non posso farci niente, è così".
Non aveva mai avuto nessun problema a scegliere un vestito da indossare, si era sempre affidata al suo più puro e semplice gusto estetico, ma non quel giorno.
Quel giorno un uccellino si posò sul davanzale. E cinguettò.
Quel semplice suono, quel richiamo alla natura, come il rumore di un ago che infrange una parete di cristallo s' abbattè sulla sua coscienza.
Non era lei.
Non era lei che viveva dentro i suoi vestiti, erano i vestiti che la possedevano.
Ogni abito era un' altra.
Ogni vestito una maschera.
Ogni singolo indumento viveva di vita propria, si impossessava del suo corpo e la dominava senza indugi.
Fu così che stette immobile.
Nuda.
Per ore ed ore.
Sul letto.
Abbracciata al cuscino.
Immobile.
Fissava quell' abisso che un giorno era stato il suo armadio, un giorno così lontano che sembrava fosse appartenuto a qualcun' altra.
Persino il cellulare era stato ammutolito dal tempo.
Lei non era Lei.
Lei era il suo abito.
Allora sì alzò e come una furia si scagliò contro l' armadio, artigliando le vesti e gettandole per terra, con violenza le ripudiava ed esorcizzava il suo animo sconfortato.
Allora si fermò, ansimante.
Respirava affannosamente, ascoltando il proprio cuore rallentare.
Poi si voltò.
Ma quale, oh ma quale terribile sconforto le artigliò il petto quando si rese conto che l' armadio era completamente, inesorabilmente Vuoto.
Le sembrò allora di cadere, il suolo non poteva più reggere il suo animo, il nulla la avvolgeva in un'agghiacciante morsa, la sensazione di continuare a cadere e cadere, Niente ovunque e solo una gelida eternità nel cuore.
Una disperazione che sembrò durare in eterno.
Fu' allora che venne risvegliata da un timido pigolio, proveniente dalla finestra baciata dal sole.
Allora guardò fuori e vide il Mondo, alberi, uccellini, vita, persone, luce e pioggia, fiori ed erba.
Tornò quindi al mucchio informe di vestiti.
E ne scelse uno blu.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: SongReaper