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Autore: Mordred90    29/11/2013    4 recensioni
Sehun Oh è il ragazzo più freddo ed isolato dell'università, è felice dei pochi amici che ha e si tiene lontano da tutti gli altri.
E se dietro la sua maschera fredda ed impassibile ci fosse qualcos'altro?
Luhan è il nuovo arrivato, nonostante il carattere allegro ed espansivo si tiene lontano dal centro dell'attenzione.
E se si ritrovassero improvvisamente a dividere la stessa stanza?
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Prologo.

























Era una giornata come tante altre nel campus dell'università di Seoul, gli studenti camminavano tranquilli verso gli edifici dedicati alle lezioni, godendosi quei rari quanto benvenuti raggi di sole invernali. Solitamente un tempo del genere portava il buon umore ad almeno il novanta per cento degli studenti.

E poi c'era lui. Alto e slanciato, forse fin troppo, con il viso serio - e a detta dell'intera popolazione universitaria 'bello come un dio' - che camminava senza curarsi di niente, con le cuffiette nelle orecchie che riproducevano una canzone Metal a volume esagerato.

Oh Sehun.

Il più ambito e popolare ragazzo del complesso. Se poi si contava il fatto che la sua ristretta cerchia di amici contasse Kim Jongin, a.k.a. il dio del ballo, allora i conti quadravano alla perfezione.
Lo stesso Kim che stava sbracciando nella vana speranza di attirare l'attenzione dell'amico, con scarsi risultati. Non che il biondo non l'avesse visto, semplicemente aveva deciso di fare come al solito ed ignorarlo, sperando di risparmiarsi la sua dose di pettegolezzi mattutini.

Ma la fortuna non sembrava essere dalla sua parte: non ebbe nemmeno il tempo di sedersi al proprio tavolo per bersi il suo cappuccino che qualcuno gli sfilò le cuffiette. Alzò lo sguardo per fulminare il malcapitato ma si ritrovò davanti il sorriso da perfetto maniaco di Park Chanyeol. Era una delle poche, fortunate persone che Sehun rispettava - anche se più per i suoi appunti nelle materie scientifiche che altro. Perché qualcuno dovesse imparare come calcolare una parabola il ragazzo non l'aveva mai capito, e di certo la sua scarsa attenzione nella materia non aiutava.


« Hunnie, buongiorno. ~ » Se possibile il sorriso del maggiore si allargò ancora di più, mentre si sedeva proprio di fronte a lui.

« Hyung --. » Sehun si limitò a mormorarlo a mò di saluto, riportando subito la propria attenzione sulla propria colazione.


« Ho sentito che hai un nuovo compagno di stanza. » Disse con noncuranza, godendosi l'espressione di stupore che si faceva strada sul viso pallido dell'altro.

« Cosa? » La domanda venne coperta abilmente dal rumore di un vassoio che si posava sul tavolo, annunciando l'apocalisse - ovvero l'entrata in scena del ballerino.

« State parlando di quel gran pezzo di figo del nuovo arrivato? » L'affermazione ottenne soltanto un sospiro rassegnato da parte dei due, consci del fatto che l'altro avrebbe trovato attraente anche un muro.


« La tua principessa ti ha rifiutato di nuovo - ? » La risata trattenuta a stento del più alto fece capire al biondo che la propria frecciatina era andata a buon fine, anche se Jongin si limitò a scrollare le spalle, avvezzo alle sue battutine crudeli sulla propria condizione sentimentale.


« Si, certo. Comunque sei fortunato, il tuo compagno è davvero carino. »

Scrollando le spalle e scacciando l'affermazione con un rapido gesto della mano il diretto interessato si stiracchiò, lasciando scorrere pigramente lo sguardo sulla stanza ormai piena di studenti.


« Voglio vederlo! » Il più alto non era del suo stesso avviso, difatti si era sporto verso l'altro con uno strano scintillio malizioso negli occhi.

« Oh guarda -- Baekhyun! » L'affermazione di Sehun ebbe l'effetto sperato, portando lo spilungone a correre verso il suo cosiddetto 'cucciolo'.

« Non sei minimamente curioso. » Jongin arricciò le labbra offeso dall'indifferenza dell'amico, lasciandosi cadere sulla sedia.

« Devo anche rispondere? » Gli bastò alzare il sopracciglio per far comprendere all'altro che la conversazione era ufficialmente finita.

Gli ultimi minuti li passarono in silenzio, aspettando che arrivasse l'ora della lezione, ognuno perso nelle proprie riflessioni.


Jongin è sempre il solito idiota. Cosa vuole che mi importi se è carino o meno?

E' un'altra seccatura, comunque lo vedi. Come se non mi bastassero questo gruppo di idioti.

Il ragazzo sospirò, alzando gli occhi al cielo mentre l'altro lo guardava piuttosto perplesso.

Con quella faccia che ha si chiede ancora come è possibile che lui lo rifiuti tutte le volte?
Lasciamo perdere - forse è meglio andare.


Senza attendere oltre Sehun si alzò, dirigendosi con passo svelto verso l'aula che avrebbe ospitato la sua prossima lezione, lasciandosi così alle spalle un ballerino furioso e la coppietta che si scambiava anticorpi sotto lo sguardo adorante di buona parte della popolazione femminile della mensa.

Come facessero quei due ad essere così 'shippati' Sehun non lo sapeva, e mentre una parte di lui desiderava sapere cosa si provava ad avere qualcuno vicino a quel modo la sua parte razionale lo costringeva ad affrontare la realtà - così com'era ora nessuno l'avrebbe mai voluto vicino in quel modo. Forse più per il suo carattere che per il proprio corpo, nonostante fossero entrambi veramente osceni a suo dire.

Non si curò nemmeno di salutare il professore, andandosi a sistemare nel suo personale angolo dell'aula: il tavolo all'ultima fila, isolato e vicino alla finestra.
Perfetto per un maniaco della tranquillità come lui.

O almeno era stato isolato finché un ragazzo si sedette accanto a lui, senza degnarsi nemmeno di chiedere il permesso. Il biondo sgranò gli occhi sorpreso, ritrovando subito il contegno perduto prima di osservare con attenzione l'intruso che aveva osato rovinare il suo piccolo angolino sicuro.
Era vestito piuttosto pesantemente, ed era più basso di lui - indossava una sciarpa in cui aveva affondato il viso, lasciando così scoperti solo gli occhi affilati e, Sehun dovette ammetterlo, dannatamente belli. Aveva una scombinata chioma rosso scuro, che spiccava quasi quanto i capelli platinati del ragazzo.

L'ora di studio individuale passò per la maggior parte così, il più alto non riusciva a capacitarsi della presenza di qualcuno nel proprio spazio vitale, finendo inevitabilmente a lanciare una lunga serie di occhiate all'altro che del canto suo sembrava non curarsene affatto, intento a scribacchiare distrattamente sul proprio quaderno qualcosa di vagamente familiare.

Sehun scrollò le spalle, rimettendosi le cuffiette per far partire la propria playlist casuale, deciso infine ad ignorare l'intruso. Del canto suo il rosso non sembrava essersi nemmeno accorto di stare seduto vicino ad una persona dotata di vita propria, quindi la loro si prospettò come una convivenza pacifica.

Soltanto quaranta minuti e un intero tema dopo il rosso alzò lo sguardo sul giovane seduto affianco a se, rimanendo qualche istante a sfiorarne i tratti del volto con le proprie iridi nocciola. Il più alto era un vero spettacolo, assorto com'era nei suoi pensieri con il viso poggiato sulle dita lunghe ed affusolate e i raggi del sole a donargli un aspetto quasi etereo nei giochi di luce che creava sulla sua pelle candida.

Sehun alzò infine i caldi occhi color caramello sull'altro, rivolgendogli un'espressione curiosa quanto fredda. I minuti passavano ed entrambi non sembravano curarsene, rimanendo fermi in quella muta contemplazione - se non che gli altri studenti presero ad alzarsi, svegliando entrambi dallo stato di trance in cui erano caduti.

« Aspetta! » Il rosso poggiò una mano sul braccio di Sehun, il quale si era velocemente diretto verso l'uscita.

« Scusami? » La risposta fredda e diffidente non ebbe l'effetto desiderato, difatti l'altro socchiuse gli occhi in quello che poteva benissimo essere un sorriso, sfilandogli delicatamente le cuffiette dalle orecchie.

« Sono nuovo. . .»

Sehun alzò le sopracciglia a quell'affermazione in una rigida espressione perplessa, invitandolo a continuare con un cenno del capo.

« Potresti aiutarmi a trovare la mia aula? » Sbattendo amabilmente le ciglia il ragazzo riuscì a catturare in un solo istante l'attenzione ed il consenso dell'altro.

« Come ti chiami? » Sehun iniziò a farsi strada tra i corridoi, seguito a breve distanza dall'altro.

Dopo un attimo di esitazione rispose, stringendo quasi convulsamente la presa delle dita sui propri libri. « Luhan. »

A differenza di quello che pensava il rosso Sehun accolse la sua nazionalità con una lieve scrollata di spalle, mormorando il proprio nome in risposta.

« Oh - piacere di fare la tua conoscenza! » Il biondo non si prese la briga nemmeno di rispondere a quell'affermazione cortese, fermandosi davanti ad una porta che si curò di indicare all'altro con un breve cenno della mano.

« La tua aula - . »

« Grazie Sehun - ah. » Luhan nascose prontamente la propria delusione in un tono forzatamente allegro ed entusiasta.

« Di nulla. Ci si vede. » Senza nemmeno sforzarsi di sorridere il più alto gli volse le spalle, incamminandosi verso la direzione da cui erano venuti.

Il cinese non rispose, osservando la schiena del minore finché non sparì dalla sua vista, realizzando solo in quel momento di averlo condotto dall'altra parte rispetto a dove doveva andare.

Improvvisamente aveva perso ogni voglia di entrare a fare lezione.

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« Sehun - Quel Sehun?! » Yixing si sporse verso l'amico, osservandolo con un'espressione sconvolta.

« . . . .Si? » Luhan lo squadrò perplesso, rivolgendo poi la propria attenzione al moro vicino a se nella speranza di una spiegazione.

« Non ci credo. » Tao mormorò, fissando il ragazzo quasi gli fosse improvvisamente cresciuta una seconda testa.

Luhan non si aspettava di certo una reazione del genere quando aveva raccontato ai suoi amici d'infanzia gli eventi di quella stessa mattina, rimanendo piuttosto sbigottito nel vederli così sconvolti.

« Mi spiegate cosa vi prende? »

« Nulla. E' solo il ragazzo più bello e irraggiungibile dell'intera università! » Tao alzò le braccia al cielo per enfatizzare la propria affermazione.

« Inoltre è molto difficile che parli con qualcuno..» Aggiunse l'altro più quietamente, accennando un piccolo sorriso.

« In effetti mi è sembrato piuttosto freddo..» Sospirò Luhan sovrappensiero, risistemando i propri libri.

« Sei dannatamente fortunato! » L'invidia del moro era quasi palpabile.

Yixing l'osservò attentamente prima di sorridere con uno scintillio giocoso negli occhi, mormorando. « Magari gli piaci. »

Non l'avesse mai detto - Tao si alzò per manifestare tutto il proprio malcontento mentre il diretto interessato scuoteva le mani e mormorava che era impossibile.

« Sarà - comunque è strano. » Arricciando infantilmente il naso il più piccolo dei tre prese la propria borsa, facendo cenno agli altri che era tardi.

« Non mi sono nemmeno presentato al mio compagno di stanza...» Sospirò Luhan, seguendo gli altri due.

« Ti adorerà. »

La risata di Yixing lo tranquillizzò visibilmente, facendolo sussurrare timidamente. « Lo spero. »

Tao pose fine al discorso con un tono autoritario, scuotendo la testa. « Muovetevi! »

Gli altri due si limitarono a scrollare le spalle e ridacchiare, dirigendosi verso il complesso.

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Sehun si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, lanciando la propria borsa per terra prima di buttarsi sul letto, sospirando pesantemente. Le lezioni che si erano susseguite una dopo l'altra l'avevano distrutto - senza contare che non si era fermato un'istante per riposare e tantomeno per mangiare, non che facesse qualche differenza.

Di certo il fatto che la sua mente continuasse a tornare su un paio di caldi occhi marroni ed una scombinata chioma rossa non aiutava, e nemmeno l'aveva visto in faccia. Anche se non riusciva a trovare una motivazione valida desiderava rivedere il ragazzo, per curiosità - ovvio. Sehun non ingannava nemmeno se stesso con una scusa del genere, ma in fondo non se né curava più di tanto.

Aveva sempre fatto tutto quello che voleva, senza mai permettere a nessuno di mettergli i piedi in testa. Forse era per questo che ben poche persone trovavano il coraggio di parlargli, quasi il biondo potesse mangiarli da un momento all'altro. Se si fossero soffermati sul suo sguardo avrebbero ben presto capito che era solo una maschera - magari sarebbe bastato notare la morbida e lunga coda che portava nascosta nella giacca.

Ed in effetti nessun ragazzo grande grosso e cattivo portava i capelli così lunghi - né era così magro. Sehun si era costruito la propria reputazione pezzo dopo pezzo, aiutato da Kai e Chanyeol nell'impresa, così che nessuno potesse avvicinarsi abbastanza da ferirlo o scoprire i suoi segreti più oscuri.

Ed ora si ritrovava anche un coinquilino tra i piedi, non poteva più essere se stesso da nessuna parte.





Angolino dell'autrice.

Salve oh popolo di EFP.
Spero davvero che vi sia piaciuto questo primo e breve capitolo.
Sono curiosa di sapere quello che né pensate e non vedo l'ora di sentire critiche e consigli! / Si, sono masochista.
Per qualsiasi perplessità risponderò a tutte le vostre domande. <3
Alla prossima. (´∇ノ`*)ノ
  
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