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Autore: michaelgosling    30/11/2013    0 recensioni
In un mondo futuro dominato e logorato un governo corrotto e distratto ha diviso la società in categorie in base alla bellezza esteriore: Intoccabili, belli e ricchi, Borghesi, mediamente belli e classe sociale media, e Mostri, fisicamente brutti e pover. Costringono anche ogni individuo a sposare una persona della stessa classe sociale scelta in base alle somiglianze fisiche, stessi capelli, stessi occhi, per poter fare figli uguali ai genitori..
Ed è in questa atmosfera cupa che si snodano le vicende di Ayris, una Borghese che non bada alle apparenze, Nathan, Borghese e compagno assegnato ad Ayris, Scott, un Intoccabile ribelle e omosessuale e James, un Mostro dal cuore d'oro, che non sono disposti ad accettare simili condizioni.
Insieme ad un gruppo di persone diversissime per età, sesso, carattere e principi che la pensano come loro, lotteranno per quello in cui credono.
Ce la faranno?
O lo Stato e l'apparenza che domina avrà la meglio?
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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zzzzzz CAPITOLO 43. TI AVREI AMATA

Ayris era rannicchiata su sé stessa, tenendosi le gambe il più vicino possibile al petto.
Era in una posizione che ricordava parecchio i bambini dentro la pancia della mamma, quando stanno per nascere.
Anche se le cure dei medici arrivati in loro soccorso avevano avuto un effetto a dir poco miracoloso, il dolore non era cessato.
Sentiva ancora le diverse ferite sul suo corpo, e con la mente non riusciva a dimenticare il momento in cui se le era procurate.
Se chiudeva gli occhi, vedeva ancora davanti a sé ancora quei soldati.
Se chiudeva gli occhi, sentiva ancora i proiettili e le lame dei nemici farsi strada nella sua pelle.
Se chiudeva gli occhi, vedeva ancora i corpi senza vita dei suoi amici e compagni.
Ora era al sicuro.
Mentre altri stavano proseguendo la guerra, lei era in un letto con tanto di coperte, mentre dei medici stavano controllando altri pazienti.
Erano davvero tanti quelli ad essere venuti, e di conseguenza la vittoria non era così lontana.
Tuttavia, l'ansia non ne voleva sapere di lasciare il suo corpo.
Cercò di nascondersi ancora di più sotto le coperte, come se sentisse freddo.
Uscì dalle coperte quando sentì qualcuno che zoppicava avvicinarsi a lei.
Sorrise.
James.
Alzò lo sguardo e se lo trovò davanti.
Il ragazzo si sedette su uno sgabello lì vicino, e prese dolcemente la mano della ragazza.
Oltre alle ferite alle gambe che lo portavano a zoppicare temporaneamente, il Mostro aveva una ferita alla testa: infatti la ragazza ricordava di averlo visto nel campo di battaglia sanguinare dai capelli.
James avrebbe potuto dirle mille cose in quel momento.
Poteva dirle che l'amava.
Che era contento che stessero entrambi bene.
Che tutto era finito, quindi di tranquilizzarla.
Che ora potevano stare insieme.
Non sapeva quale scegliere, così lasciò all'istinto il compito di prendere una decisione.
"Ehi." le sussurrò.
"Ehi." ribattè lei, cercando di mettersi a sedere sul letto.
"No! Non ti sforzare! Resta stesa." si affrettò a dire lui.
" Tu zoppichi e sei venuto fin qui nonostante sentissi dolore alle gambe. Chi di noi non si deve sforzare?!?"
Il giovane sorrise timidamente, ma non rispose.
A quel punto lei lo abbracciò forte, abbraccio che lui ricambiò.
La strinse dolcemente a sé, facendo attenzione a non farle male.
"Cosa pensi che succederà adesso?" mormorò lei.
"Non lo so." rispose, scuotendo la testa.
Lei sciolse l'abbraccio, ma lui non perse tempo.
Le si avvicinò e, con una delicatezza quasi poetica, le sfiorò dolcemente le labbra.
Quando si staccarono, lei gli sfiorò la ferita che aveva la testa con le dita, con quel suo modo premuroso e affettuoso che aveva fatto innamorare l'adolescente.
"Andrà tutto bene. Te lo prometto." mormorò il Mostro, guardandola intensamente negli occhi.
"Lo so."
Entrambi si voltarono quando videro Nathan avvicinarsi.
"Vi lascio soli." mormorò James, lasciando la mano della ragazza e allontanandosi.
Sapeva quanto fosse forte e incridibilmente raro il legame tra Ayris e Nathan, un legame che sia lui sia Scott non dovevano invadere perchè, nonostante fossero i rispettivi compagni, entrambi si erano resi conto che sarebbero stati degli estranei.
Quel legame è solo tra Ayris e Nathan.
Nathan e Ayris.
Nessun altro poteva farvi parte.
I due Borghesi si guardarono per quello che parse ad entrambi un tempo indefinito, e poi si sorrisero a vicenda.
Non c'era bisogno di chiedere all'altro come stava.
Non c'era bisogno di farsi rassicurazioni.
Non serviva la parola.
Solo guardandosi per una manciata di secondi, si trasmisero talmente tante cose da far impallidire qualunque autore.
"Come sta Scott?" chiese la ragazza.
"Sta anche troppo bene. E' lì che fa i suoi soliti scherzi. Non cambierà mai. Sarà una bella lotta."
"Non avrebbe potuto scegliere un compagno migliore."
"Lo stesso vale per James."
"Siete... la coppia più bella che abbia mai visto. Sarete molto felici insieme."
Nathan sorrise e fece una cosa che non aveva mai fatto da quando conosceva Ayris.
Le diede un dolce bacio sulla guancia.
"Se fossi stato etero.... ti avrei amata... lo sai questo, vero?"
"E io ne sarei stata lusingata."
Il ragazzo diede un altro bacio alla ragazza, questa volta sulla fronte.
  
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