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Autore: mysticmoon    04/05/2008    0 recensioni
[Love Contract] Questo è un Alternative Universe sito cronologicamente a metà circa dell'ultimo episodio che narra come avrei trattato io un particolare argomento.
E' la storia di un amore...
E' la storia di un un grande dolore...
Aprire gli occhi è indispensabile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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NOTA ESSENZIALE PER LA FRUIZIONE DI QUESTA ONE-SHOT: SE AVETE INTENZIONE DI VEDERE QUESTO DRAMA NON DOVETE ASSOLUTAMENTE LEGGERLA! ELEVATISSIMO CONTENUTO DI SPOILER!


Nota dell’Autrice: Ho letteralmente divorato il drama taiwanese “Love Contract” con Ariel Lin e Mike He e non mi vergogno a dire che mi ha messo una tristezza immensa in certi momenti. Ho adorato questa storia ma… ma ho immaginato molti modi in cui poteva concludersi la storia quindi ho intenzione di scrivere una serie di one-shot (non so ancora quante esattamente, ma saranno come minimo tre) per descrivere i vari modi in cui poteva concludersi questa dolcissima storia intrisa di tristezza. Ho mantenuto una espressione in lingua originale (che è stata notata per riprodurla nel suo significato letterale ma che è abbastanza nota) per rendere meglio la situazione. Spero che vi piaccia!

Wake Up

Ken non poteva fare a meno di sentire un peso opprimergli il petto mentre cucinava con tanta diligenza la cena per lui e per la sua Xiang Feng.
Tagliava le verdure a piccoli pezzi, come gli aveva insegnato sua madre, e ogni tanto si voltava per guardare la prima e unica ragazza di cui si fosse mai innamorato.
Amava la sua testardaggine.
Adorava la sua incapacità di lasciarlo vincere.
Stravedeva per il suo essere autoritaria.
Era completamente perso per quel maschiaccio che aveva avvicinato solo per avere l’aiuto di Xiao Bai e Ah Kai, quei due ragazzi chiassosi che si erano offerti di aiutarlo a rendere ufficiale il suo club di nuoto in cambio di andare a vedere un film con la loro amica e capitano della squadra di kendo.
Mai si sarebbe immaginato che firmare quel contratto sarebbe stata al tempo stesso la migliore cosa che potesse fare e la peggiore.
Il poter conoscere meglio Cheng Xiao Feng gli aveva aperto le porte a un mondo che non avrebbe mai potuto scoprire: quello dell’amicizia.
Era entrato a far parte di quel gruppo gradualmente e quella fantastica sera in cui era diventato ufficialmente parte di quel gruppo era stato bellissimo... fino a quando un’infermiera dell’ospedale l’aveva contattato per comunicargli che sua madre era stata trovata priva di vita per la strada, stroncata da un infarto mentre tornava a casa.
Era passato più di un anno e mezzo da quella sera e tutto era cambiato: a breve distanza dalla dipartita di sua madre suo zio Fu Bu Gan Ju era partito per la Thailandia, aveva scoperto che Xiao Feng aveva una enorme cicatrice che le deturpava le spalle e la schiena e una manciata di minuti dopo lei l’aveva lasciato dopo aver scoperto l’esistenza di quel maledetto Love Contract e soprattutto, nel tentativo di riconquistarla mandando in onda un video di scuse su un maxischermo, Xiao Feng e Xiao Bai avevano avuto un terribile incidente: una jeep aveva travolto il motorino su cui viaggiavano schiacciando mortalmente il ragazzo e sbalzando a breve distanza Xiao Feng, scaraventandola in un mondo tutto suo in cui nessuno era ancora riuscito a penetrare.
La sua Xiao Feng era solo con il corpo su quella maledetta sedia a rotelle.
I suoi occhi aperti non vedevano nulla.
Le sue labbra non si muovevano.
Le sue membra erano mollemente abbandonate.
La sua mente era altrove, in un mondo in cui lui, Ah Ken, non poteva raggiungerla ma questo non bastava per farlo scoraggiare.
I medici avevano detto che lei poteva sentire? Benissimo, allora lui avrebbe continuato a parlare per tutta la vita se questo fosse stato necessario.
Non gli importava se in quel lunghissimo anno lei non aveva avuto alcun miglioramento da quel punto di vista perché certamente non avrebbe mollato tanto facilmente.
Lo faceva sia per se stesso sia per Xiao Feng.
Lei forse non aveva neanche visto il video quindi era probabile che non l’avesse mai sentito pronunciare quei piccoli suoni, quel semplice “wo ai ni*” detto con tutto il cuore mentre tratteneva a stento le lacrime.
Quel pomeriggio aveva portato la ragazza a vedere un film, la clausola essenziale di quel contratto e stranamente una delle poche cose che non avevano fatto assieme.
Un’altra delle cose che non avevano mai fatto era mangiare assieme una cena preparata con le sue mani.
Era per questo che si stava affannando attorno ai fornelli con la consapevolezza che lei non avrebbe potuto mangiare ciò che preparava.
Gli dava grandissimo dispiacere vederla in quel misero stato: la sua fortissima Xiao Feng ridotta in quello stato era qualcosa che gli spezzava il cuore, eppure lottava pur di farla tornare da lui.
Tagliava sedani e cipolle con grande cura, sminuzzando tutto al meglio mentre grandi lacrime gli bagnavano le gote ed il naso colava.
Passò distrattamente in braccio sul viso per asciugare tutto quell’umido segno di dolore ma non riuscì a smettere di piangere e singhiozzare.
- Xiao Feng? Perché non mi rispondi, Xiao Feng?- singhiozzò, lasciando cadere il coltello sul tagliere per portare le mani al volto.
- Xiao Feng? Parlami. Basta una parola per farmi stare zitto.
Silenzio.
Si voltò verso la ragazza: sembrava una bambola di pezza in quella sedia a rotelle verde scuro, il capo chinato e gli occhi persi in un qualche spazio che a lui non era concesso conoscere.
Disperato si avvicinò a lei e cadde in ginocchio davanti a lei, fissando i suoi occhi scuri persi nell’infinito.
- Non sei ancora soddisfatta? Cos’altro devo fare per farmi perdonare quello stupido contratto? Cosa devo fare per farti capire che non è stato uno stupido gioco per me? Come posso farti tornare indietro? Non importa se mi odi… parlami di nuovo! Parlami, Xiao Feng! Dimmi che sono un bastardo! Dimmi che mi odi con tutto il cuore! Dimmi tutto quello che vuoi ma parlami! Ti supplico! Mi sento morire vedendoti così! Torna da tua madre… torna dai tuoi amici… non importa se non torni per me ma torna! Svegliati, Xiao Feng!

Ti sento! Ti sento ma non so come fare! Non so come uscire da qui! Vorrei poterti consolare ma non posso! Non ci riesco, ken! Non riesco a uscire! Non posso parlarti! Non posso! Come faccio? Spiegami come fare a uscire da qui! Ti sento… ti vedo… io voglio ma non posso! Non posso svegliarmi! Non posso!
- Xiao Feng, riprenditi! Torna con noi! Torna da noi, Xiao Feng!
Come posso fare, Ken! Non so neanche come ci sono finita qui! So cosa provi per me! Adesso lo so… ma sono qui! Non so come fare! Io voglio svegliarmi ma come fare non so! Non lo so proprio! Vorrei poterti toccare… vorrei poter accarezzare i tuoi capelli ma non c’è modo che io possa farlo! Io sono qui e tu sei lì! A te sembriamo vicini ma siamo lontanissimi e tu non riesci a capirlo! Io voglio tornare da te ma non riesco a tornare indietro! Non posso!
- Xiao Feng… ti supplico, Xiao Feng…
Non ci riesco… io voglio svegliarmi! Voglio svegliarmi e dirti che ti amo! Voglio potertelo dire! IO VOGLIO SVEGLIARMI! AIUTAMI TU, KEN!
Il ragazzo guardò quel corpo vuoto con profonda tristezza poi si rialzò e tornò ai fornelli, deciso a cucinare per lui e per Xiao Feng.

L’aveva sistemata sulla cornice della finestra nella stessa posizione in cui si era spesso seduta su quella finestra, lo sguardo rivolto al piccolo cortile che era stato teatro di tanti momenti splendidi, come il pomeriggio in cui avevano ridipinto le pareti con colori allegri e disegnato diversi animali e oggetti sul regno tinto di azzurro, e adesso stava gridando al cielo quanto fosse insoddisfatto di come fossero andate le cose.
Ken… io voglio svegliarmi! Aiutami ad avvicinarmi! Aiutami a tornare! Non voglio più vederti piangere! Vorrei essere lì con te! Vorrei poterti abbracciare e chiederti di cantare per me come ho fatto io quel giorno nel paese in cui si sono incontrati i tuoi genitori, di fronte al mare in cui hai sparso le ceneri di tua madre! Vorrei poter ballare stretta a te! Vorrei che tu non soffrissi più per me! Non voglio più vederti star male per colpa mia! Portami via da questo posto stupendo! Voglio tornare per abbracciare Xiao Xiao, Ah Kai e Mu Tou… voglio tornare per dire a mia sorella che sono fiera di lei… voglio tornare per dire alla mamma che è la migliore del mondo, ringraziarla di aver avuto pazienza di avermi accudita in tutti questi mesi… voglio dire a papà che gli voglio bene e a Xin Lei che è la migliore amica che potessi desiderare… voglio salutare come merita Xiao Bai… e voglio dirti quanto ti voglio bene, Ken! Aiutami a liberarmi di questo paradiso, Ken! Aiutami ad uscire per affrontare di nuovo il mondo… da sola non ce la faccio… non ce la faccio! IO NON CE LA FACCIO A USCIRE DA SOLA! VOGLIO USCIRE! Non voglio vivere qui! Voglio vivere la mia vera vita, non un sogno! Qui non si soffre ma non è il mio posto! Preferisco essere viva sul serio e soffrire piuttosto che sopravvivere imprigionata in questo posto che è tanto bello ma che non è il mio posto! E’ bellissimo ma non è il posto in cui voglio restare! Voglio uscire! Voglio uscire ma non ci riesco! Non posso riuscirci se tu non mi aiuti! Ken, aiutami a liberarmi di questa falsa valle di gioia! Io voglio affrontare la mia realtà senza paura ma non posso riuscirci da sola! Tirami fuori di qui! Tirami fuori, Ken!
Ken si avvicinò a lei con gli occhi pieni di dolore ed improvvisamente sbiancò.
Da un occhio di Xiao Feng era sgorgata una lacrima che adesso, lenta, scivolava lungo la gota pallida.
- Xiao Feng… ci sei?
Una seconda lacrima rotolò giù dai suoi occhi ed il ragazzo immediatamente posò la mano su quel segno di vita.
- Torna… torna… torna…
Ken… io voglio tornare… voglio tornare… io amo…
- … ni.
Quel semplice suono sfuggito dalle sue labbra fece perdere un battito al ragazzo davanti a te.
- Xiao Feng!- sussurrò mentre nuove lacrime, questa volta di gioia, scivolavano sul suo viso già reso umido da quelle versate per il dolore di non poter entrare in contatto con lei.
Posò anche l’altra mano sulla guancia della ragazza per poterla guardare negli occhi.
- Xiao Feng! Sono qui, Xiao Feng! Vieni da me. Vieni da me. Torna qui da me, Xiao Feng.
Nessuna reazione.
Ken fece passare le braccia sottili della ragazza attorno al suo collo e la sollevò, stringendola a sé per la vita.
- Torna… torna… torna… torna da me… ti prego, ritorna da me… ti supplico… ti supplico… non farmi sperare invano che tu stia tornando… io sono qui con te… non so cosa fare esattamente con te ma faccio del mio meglio… io sono qui con te e voglio aiutarti… non donarmi una speranza per poi illudermi… mi illudere, Xiao Feng… io ti amo… non puoi illudermi… non puoi farmi questo… ti supplico, torna da me… torna per me… torna… torna…
Aiutami… non trovo la strada…
- Svegliati…
Come faccio?
- Ti prego…
Io voglio tornare…
- Cheng Xiao Feng…
Voglio vivere…
- Torna da noi…
E’ ciò che desidero…
- Torna per me…
Sì… per te
- Torna…
Sì… voglio tornare… lo voglio!
- Wo ai ni… Xiao Feng… wo ai ni... wo ai ni...
Ken iniziò a singhiozzare disperatamente quei brevi suoni, quasi fossero un mantra, un incantesimo per risvegliare la sua bella addormentata.
Wo ai ni… io amo te… wo ai ni… amo te… amo te… ti amo… ti amo e voglio dirtelo… voglio dirtelo con tutto il cuore…
La ragazza sbatté le palpebre, facendo scivolare sulle sue guancie due nuove lacrime mentre tornava di nuovo presente nel suo corpo dopo oltre un anno di prigionia in quel limbo fatto di strane immagini di coloro che le stavano accanto e di se stessa, un luogo in cui non poteva comunicare con nessuno ma solo ascoltare e percepire il dolore profondo che la circondava, vedendo solo ciò che la sua immaginazione creava ma ascoltando quelle voci amiche che cercavano di trascinarla via da quel posto in tutti i modi.
- Ken… - sussurrò al suo orecchio.
Xiao Feng poteva sentire il suo cuore battere più in fretta ed il respiro farsi faticoso mentre lui la stringeva a sé con dolcezza, attento a non farle male nonostante sapesse che di danni fisici non ve n’erano più da diversi mesi.
- Sono qui…- sussurrò- Sono qui con te... e sta certa che non ti lasci più andare via… non andartene più… non andartene più… resta con me… resta per sempre con me… non vivo se tu non ci sei…
Un lievissimo sorriso increspò le sue labbra e un sussurro fuoriuscì da queste, flebile ma perfettamente udibile per il ragazzo.
- Ken… wo… ai… ni…

*: “wo ai ni” significa letteralmente “io amo te”
  
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