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Autore: Unusualize    04/05/2008    6 recensioni
Chi si sarebbe mai aspettato un complotto tra Mrs. Lovett e il Judge Turpin! Bhè... di certo non i Barker.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Non tutto secondo i piani

Erano ormai venti minuti che stava lì, impalato, a fissare la donna dei suoi sogni che tranquillamente parlava con il marito, da lui invidiato, e teneva in braccio la piccola, per lui solo un ostacolo verso Lucy… la sua Lucy.
Giudice che non si faceva mettere sotto né dalle lacrime, né dalla richiesta di pietà da parte dei futuri carcerati, uomo senza scrupoli, si era fatto sottomettere dalla passione. Passione verso una donna.
La amava, nonostante lei fosse maritata. Sapeva che non era felice, che quello che mostrava in giro non era il suo viso, ma bensì una maschera che copriva i segni delle lacrime, del dolore e della tristezza provata stando accanto ad un uomo come Benjamin Barker.
Di certo Turpin non avrebbe mai potuto sapere quanto, in realtà, si stesse allontanando dal vero. Le amiche la consideravano la donna più fortunata e felice del mondo: sposata ad un bell’uomo, con una splendida primogenita, femmina, proprio come la desiderava lei, e che, come lei, aveva i capelli biondi.
Eppure lui era convinto della sua infelicità.
Intanto rideva spensierata, Lucy, mostrando al mondo, la sua immensa bellezza, totalmente ignara di quale depravato la stesse guardando, la stesse pensando, nascosto dietro uno dei vari cesti nel mercato dei fiori.
Quello stolto di un Barker non la meritava, secondo lui. Lucy si meritava di meglio di una vita da moglie di un qualsiasi barbiere.
Ma, di certo, non gli avrebbe dato mai retta. Perlomeno… non con Benjamin tra i piedi.


Erano ormai venti minuti che stava lì, impalata, a fissare l’uomo dei suoi sogni che tranquillamente parlava con la moglie, da lei invidiata, mentre accarezzava la piccola, che sarebbe stata la loro piccola… se lei non fosse stata troppo occupata con quel rozzo di suo marito, sicuramente non all’altezzadi una donna che da giovane passava il tempo nei salotti parigini.
Ma perdendo tutto, venendo in Inghilterra, e con la mezza età che si faceva sempre più vicina, aveva acchiappato il primo stolto con il portafoglio gonfio che passava, fortunatamente diventando uno dei volti più conosciuti in tutta Londra.
Eppure c’era sempre lui nei suoi sogni, nei suoi pensieri, ovunque: non appena il suo cervello aveva un minuto per respirare, subito il suo ricordo, il sorriso di lui faceva capolino, isolandola della realtà.
Il marito, o come usava chiamarlo, il suo caro Albert, si rese conto che stava per perderla, e iniziò a tenerla più d’occhio: nessuno vuole lasciarsi sfuggire una moglie, una bella moglie, per un altro, chiunque sia, sposato o no, bello o no, ricco o no…
Lei, che era furba, e non aveva intenzione di trascorrere un secondo di più con quell’essere, decise di chiudere: accidentalmente le cadde del veleno nel bicchiere di gin giornaliero del marito.
Caso, fino ad ora, dopo alcuni anni, considerato inrisolto.
Era un gesto disperato di una donna disperatamente bisognosa d’affetto, l’affetto di Benjamin Barker, finora solo rivolto alla moglie.
La guardò di nuovo, in cagnesco: le avrebbe volentieri strappato quei suoi dannatissimi capelli color del grano, uno ad uno. Nellie Lovett era gelosa, non c’è bisogno di dirlo.
Ma forse conosceva qualcuno che la poteva aiutare a liberarsi di quella maledetta.

-Judge Turpin?- chiamò timidamente una donna alle sue spalle.
Quel tocco delicato della mano, fasciata in un guanto di pizzo nero, sul suo arto, quella carnagione cerea e quel sorrisetto che alcuni avrebbero cosiderato persino malvagio, fecero subito capire all’uomo chi si trovava davanti. La moglie del diavolo, la chiamavano i bambini, intimoriti dal suo atteggiamento da strega; La bella vedova, gli uomini invaghiti di una donna bella e bramosi di carne giovane; La pazza Lovett il resto della gente.
-Mrs. Lovett. Che piacere incontrarvi.- riverì Turpin prendendole la mano e posandovi le labbra.
-Mi lusingate, signore- arrossì lei.
-Non c’è nulla di male ad adulare una splendida donna come voi- a questo lei arrossì più violentemente, era risaputo che aveva un debole per gli uomini di alta classe sociale- Oh, e di nuovo le mie condoglianze per vostro marito- improvvisamente impallidì- Vi prometto che farò di tutto per trovare il colpevole del suo omicidio.-
-Molto galante, vi ringrazio.-
Sembrava gentile, troppo gentile, e sapeva che non era venuta lì per adulare o farsi adulare.
-Nellie…?- richiamò Turpin; nonostante si mostrassero quasi semprefreddi l’uno all’altra, Nellie Lovett e Jason Turpin si conoscevano meglio di quanto i londinesi sapessero. Si conoscevano fin da ragazzi: lui il bel rubacuori, ricco ed intelligente erede della famiglia Turpin e lei, come già detto, era la giovane, bellissima cacciatrice di uomini dai capelli ricci e il corpo sinuoso. I due avevano anche avuto una storia: proprio storia non si può chiamare, era un infilarsi nel letto reciproco, come una classica avventura adolescenziale del ventesimo secolo, però nel sediciesimo. Ma Nellie capì che non era amata, ma solo desiderata; Jason, più volte, le aveva giurato di amarla, e, nonostante questo, lei si trasferì a Parigi, dalla madre. Quando tornò lui non era più Jason, ma era, ormai, il Judge Turpin, colui che dichiarò inrisolto il caso dell’omicidio di Albert Lovett.
-Che cosa vuoi?- domandò, decisamente più sgarbato di prima.
Lei emise un piccolo borbottio:- Non sei cambiato affatto, Jason! Stesso caratteraccio!-
-Cosa vuoi?- ripetè al limite della pazienza.
Nellie lanciò un occhio poco lontano dai due, dove i coniugi Barker tranquillamente passeggiavano; anche Turpin lo fece, più infuriato che mai:- Ti arde il fatto di non poter essere tu, al posto di Benjamin, vero?- lo canzonò la donna.
-E a te arde di non poter essere al posto di Lucy, eh?- ribattè seccato.
-Lo sarò- l’uomo la guardò stupito-Non oggi, non domani, ma un giorno sarò io abbracciata a Barker.-
-Ne sembri molto convinta- osservò- E come faresti?-
Si accostò delicatamente al suo orecchio:- E’ qui che entri in gioco tu, mio caro.-
Nonostante l’avesse, più volte, sedotto, Jason era maturato negli ultimi anni e non avrebbe più voluto avere una tormentosa storia come quella che c’era stata tra loro due, ma Lucy era una tentazione troppo forte.
Come avrebbe potuto uno spavaldo Ulisse resistere al canto della sirena più bella? Si sarebbe fatto aiutare anche dalla maga Circe pur di averla!
Le passò il braccio attorno alla vita e la trascinò a sé:- Parla!- le ordinò stringendola.
-Mi fai male!- si lamentò Nellie tentando, invano, di allontanarsi.
Un sadico sorrisetto comparì sulle labbra sottili dell’uomo che prese a sfiorarle i fianchi sussurrandole:- Lo sai che la delicatezza non è mai stata il mio forte, micetta.-
Alzò gli occhi al cielo, nonostante avesse ragione.
Iniziò a spiegare il suo piano:- Tu vuoi Lucy ed io voglio Benjamin. Incriminalo! Mandalo in prigione! Ma solo per pochi mesi, nei quali tu convincerai Lucy a stare con te. Quando lui tornerà e troverà la sua adorata moglie tra le tue braccia, chi ci sarà a consolarlo?-
Era un buon piano, perfetto e neanche tanto complicato:- Geniale! E diabolico!-
-Modestamente… - si vantò la donna, guardandosi le unghie- Allora? E’ deciso?-
Jason ci pensò su:- Si, va bene-
Tutto procedeva secondo i piani.
Soddisfatta, Nellie si voltò per andarsene:- Non fargli male, a Benjamin intendo.-
-Io gli faccio quello che voglio!-
Lei si rigirò; un’aria da sfida le dipingeva il volto:- Tu torcigli un solo capello e il nostro piano salta.- credeva di avere tutto sotto controllo.
Ma Jason aveva un asso nella manica:- Se il piano salta, io dico a tutta Londra la verità.-
-Mentirò fino alla morte, e nessuno riuscirà mai a provare del nostro complotto- sbottò.
Decisamente seccata, la donna si incamminò verso dove era venuta, ma subito lui la raggiunse:- Non hai capito, non parlavo del nostro piano… ma del tuo omicidio.-
Nellie si fermò pietrificata:- C-cosa?- balbettò.
Jason sogghignò:-Non credere che non sappia che sei stata tu ad uccidere Albert Lovett.-
-C- come lo s-sai?-
L’uomo rise di gusto:- Anima mia, ti sei lasciata dietro tanti di quegli indizi… Ma non ti ho sbattuto in gattabuia- le accarezzò piano la pelle delicata del viso del collo- Non mi andava di vedere il tuo bel visino dietro le sbarre.-
Le diede un piccolo bacio a fior di labbra che Nellie, troppo spaventata, non ostacolò.
Aggiunse:- Non preoccuparti, non parlerò se tu rispetterai i nostri accordi. Addio. -finì il discorso con un piccolo buffetto sotto il mento della donna, e se ne andò.

Credeva di uscirne vincente, Nellie Lovett, pensava che se Turpin non avesse parlato, e se tutto fosse andato secondo i piani, prima della fine dell’anno sarebbe stata sposata con Benjamin Barker.
Tutto secondo i piani.

Non avrebbe mai permesso a quella strega della Lovett di uscire vincente, o viva, da questa storia. Jason Turpin non è un uomo che si accontenta o che arriva secondo. Come un bravo atleta da il massimo per arrivare primo, lui stesso avrebbe venduto l’anima pur di non far vincere qualcuno altro. E il premio era Lucy Barker.
Sapeva di aver spaventato per bene Nellie, ma non sarebbe stato con le mani in mano, aspettando l’oportunità giusta per incastrare Barker.
Nelle settimane seguenti iniziarono a girare strane voci sull’attività della Lovett: si diceva che la sua cucina fosse piena di scarafaggi e altre bestie, che la carne fosse avariata e altre cose che indussero l’ispettore d’igiene a dare un’occhiata. Questo, corrotto dal giudice, ordinò la chiusura del locale, la stessa mattina in cui Benjamin fu arrestato.
Nellie sapeva perfettamente che era stato Turpin a causare la sua rovina, ma la paura di passare il resto dei suoi giorni in prigione, la tenne alla larga dal dirgliele di tutti i colori a quel disonesto magistrato.
Non tutto secondo i piani.


Le settimane, le lune, gli anni stavano passando lentamente, come un libro le cui pesanti pagine si sfogliano a fatica.
Tutto stava andando a rotoli: Jason non era riuscito a niente con Lucy, che oramai stava chiusa in casa per giorni interi, sperando di essere lasciata in pace dal giudice che incriminò suo marito, il suo amato marito.
Finchè non decise di mettere fine alla sua sofferenza prendendo del veleno. Ma nemmeno la morte era stata clemente con lei: le andò alla testa e impazzì.
Turpin la guardava, disgustato a rattristato, barcollare avanti e indietro per le vie, chiedendo l’elemosina ai freddi londinesi che la scansavano.
Non tutto secondo i piani.

La Lovett, dopo che il suo esercizio riaprì, passava le giornate appoggiata al suo bancone mentre la gente passava davanti alla sua vetrina, guardandola di sbieco. Ora dopo ora pregava che qualche cliente arivasse… che Benjamin arrivasse. Ma quindici anni erano passati, e la speranza la stava abbandonando, così come la ragione.
Non tutto secondo i piani.
La pazzia, la solitudine stavano prendendo il sopravvento sulla mente della povera donna, che, delirante, e forse ubriaca, trovava la fine di ogni male solo nella morte. Fu così che, in un momento di follia, con le lacrime agli occhi, prese uno dei suoi affilati coltelli e se lo puntò alla gola, proprio nel momento in cui la porta cigolante si aprì.
Si voltò asciugandosi le goccie di pianto dal volto, mettendo a fuoco l’uomo che era appena entrato. Quindici anni erano passati ed avevano segnato come non mai il volto di Benjamin Barker. Non lo riconobbe all’istante, ma non appena la sua bocca si aprì sussurando un debole “Buonasera, Mrs. Lovett”, Nellie sentì il suo cuore ritornare in vita.
I pianeti si stavano riposizionando, le stelle erano al posto giusto o, più semplicemente, tutto era tornato secondo i piani.

Questo è stato l’ultimo pensiero sensato che aveva concepito prima di mentire per amore, diventare sua complice ed, infine, diventare cenere.
Non tutto secondo i piani.



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Zaaalve! Spero vada tutto tres bene e che vi sia piaciuta questa piccola one su i più sfigati (forse) personaggi di Sweeney Todd. Ringrazio in anticipo per le recensioni, che spero speranzosamente abbondino. Dedicata alla mia sorellona, dato che c’è Turpin, che è a Parigi (che fortuna, per non dire un’altra cosa) e anche alla mia cara Tonks94: tanti auguri! Oh, e anche a kiomi, che ha fedelmente seguito Inizio e Fine di un amore proprio dall’inizio alla fine^_^. Spero che anche questa ti sia piaciuta.
Eeevabbè… continuate a scrivere in questa sezione SWEENEY TODD 4 EVER!!!!


  
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