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Autore: horanssupras    30/11/2013    1 recensioni
La storia di una ragazza, vittima del mondo, che risorge grazie ai suoi idoli.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era la seconda media. A causa del mio aspetto, ero rifiutata da tutti. Nessuno voleva parlarmi, non avevo amici.
Ero così sola. Quando tornavo da allenamento, mi rifugiavo nella doccia e piangevo, lasciando che le lacrime si confondessero con l’acqua.
Poi mi guardavo allo specchio, esaminavo il mio corpo e mi guardavo negli occhi. Da piccola erano di un verde molto acceso e vispo.
In quel momento un velo di tristezza copriva la mia vivacità. Ero triste. Ma non era quella tristezza comune.
Era malessere, di quelli pesanti. Non ero accettata nella società, ed avevo solo dodici anni. Mi sono sempre promessa, in quell’anno,
che un giorno sarei stata felice. I professori non aiutavano e la mia vita peggiorava di giorno in giorno. Arrivai al punto di creare un blog,
cosa strana per una bambina, no? Ricordo ancora il nome: ‘Il diario di una ragazza triste’. Non ho mai pubblicato nulla su quel blog.
Mia mamma mi guardava e non sapeva cosa fare.
La mia forza era sotto i piedi, non riuscivo a muovermi senza rischiare di cadere. Senza la possibilità di rialzarmi.
A scuola mi piaceva da morire un ragazzo di nome Mattia, che ovviamente stava dietro alla più popolare, ovvero quella che più mi odiava.
Io lo guardavo da lontano e mi accontentavo. Credo che la gente provasse compassione per me. Era ora di finirla.
L’ultimo giorno di scuola, una volta tornata a casa, accesi il computer. Andai su face book e la prima foto che vidi fu quella di un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi castani. Non ci diedi troppa attenzione, fino a quando ricomparve nella timeline. Si chiamava Liam.
Trovai un sacco di notizie anche di altri quattro ragazzi, sul profilo della ragazza che aveva condiviso quella foto.
Avevano dei visi così teneri. Quella sera mi addormentai sorridendo, pensandoli. Il giorno dopo, cercai notizie su di loro.
Erano quella boyband di cui avevo tanto sentito parlare. Scaricai il loro album Up All Night, e mi innamorai delle loro voci.
Quando andai in vacanza al mare, in una libreria, trovai un libro chiamato ‘Dare to Dream’, su cui erano stampati i loro visi sorridenti.
Non sapevo nemmeno dell’esistenza di quel libro, era passato meno di un mese da quando era diventata una directioner.
Arrivai a casa la sera e ne lessi il primo capitolo. Parlava di Harry. Ero stanchissima e mi si chiudevano gli occhi, quando lessi una frase nel capitolo successivo.
Ero nato morto”. Liam, mi spaventò con quella frase, e mi cimentai nella scrittura della sua parte di libro. Arrivai alla parte del bullismo.
La lessi con le lacrime agli occhi, non riuscendo a crederci. Mi immaginavo quel viso angelico tornare a casa da scuola coperto di lividi e pieno di sangue.
Lui reagì. Si fece forza e reagì. Quella sera Liam mi dette l’insegnamento più grande che qualcuno potesse darmi.
Dovevo avere la forza di reagire. Il giorno dopo, mi sentivo diversa. Forte. Non l’avevo mai provato prima, ma era bellissimo.
Non sto a raccontare quello che è successo dopo, vi basta sapere che da quel giorno sono cambiata. Tornata a scuola,
camminavo a testa alta e con coraggio. Ora ero io, degli altri non me ne importava. Quei ragazzi mi avevano ridato il respiro, loro e la loro musica.
Ora sono qui, e non potrei essere più fiera del modo in cui ho affrontato questo passaggio fra l’infanzia e l’adolescenza.
I miei amici si moltiplicarono e ora ero più serena. La cosa che adoravo fare, era far impazzire la ragazza che un tempo faceva impazzire me.
Sorridevo e la uccidevo dentro, perché stavo bene. La cosa divertente, è che io ora sono cresciuta. Sono maturata e sono cambiata,
ma lei è rimasta la bambina di dodici anni che prendeva in giro la sua compagna di pallavolo. Tutto questo, grazie ai miei idoli.
Grazie ragazzi, che mi avete riportato il sorriso.
Per i vostri sorrisi che portano il mio.
Per la vostra musica.
Le cazzate, i video diary.
Per tutte le volte che mi state accanto con un paio di cuffiette.
Per farmi sentire bene in un mondo che non lo permette.
Per tutte le cose che avete fatto per noi.
Grazie anche alle directioners, che mi fanno sentire a casa.

A chi sta vivendo quello che io ho vissuto, dico solo una cosa. Affrontate il mondo, perché voi siete delle regine. Nessuno può permettersi di farvi soffrire. Reagite e camminate a testa alta, ve lo dice una che ci è passata.

Nothing was fine and I was torn, but now I’m standing on my feet, proud of all my little things.

 
  
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