Anime & Manga > Durarara!!
Ricorda la storia  |      
Autore: Tenshi_Akuma    01/12/2013    2 recensioni
Così inizia la mia prima fanfic, dove è ambientato in Ikebukuro, con il classico Shizuo, Izaya e.... dei nuovi personaggi che molto probabilmente non avete mai visto prima!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Shizuo Heiwajima
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tra le strade di Ikebukuro
Era una mattina piovosa, una di quelle che non ti verrebbe proprio voglia di uscire, né di portare a spasso il cane. Lei si era appena svegliata, probabilmente era già ora di pranzo, ma era domenica, non aveva importanza, poteva dormire quanto voleva; o almeno così gli diceva sempre il ragazzo, tentando di calmare il suo animo gracile. Posò una mano nell’altro lato del futon, in cerca del calore di lui, ma era vuoto, si poteva solo percepire il suo profumo delicato. Uscì dalla stanzetta, guardandosi attorno, con gli occhi ancora socchiusi per il risveglio poco gradevole; aveva già dimenticato ciò che aveva fatto la scorsa notte, cosa aveva mangiato? Come aveva passato la giornata? Ah, non importa, basta che ci sia lui a fargli compagnia. Si stiracchiò tirando un gran sospiro e stropicciandosi gli occhi, andò in cucina, frugando nel frigo in cerca di qualcosa da sgranocchiare. «Uhm...»  Posò una mano sul mento e lo grattò lentamente, indecisa su cosa prendere per riempire un po’ lo stomaco. “Chissà dove sarà... con questo tempaccio non dovrebbe essere uscito per lavorare” si domandava la ragazza pensando tra sé e sé, con un viso che pareva -come al solito- disperso nei pensieri.
Appena fatto una doccia, il ragazzo uscì dal bagno e si diresse in cucina. Aveva un asciugamano poggiato intorno alla nuca, il petto nudo, e indossava solo i pantaloni della tuta. Accarezzò teneramente la testa della ragazzina, una bambina in confronto a lui, e prese una bottiglietta di latte freddo dal frigo.

<<Buongiorno Rp, come mai sveglia?..>>
Marycchan, era il suo vero nome, ma probabilmente per abitudine, tutti preferivano chiamarla così, rp. Sentendo dei passi avvinarsi verso di lei, si voltò prima che potesse dargli quella leggera pacca in testa, e fissò il ragazzo con il viso che pareva un pomodoro:
<<S-shizu-chan!!!... e-ecco.. non pensavo ti stessi facendo un doccia, in realtà credevo te ne fossi andato via.. lasciandomi come al solito sola..>>.
Non riuscì a pronunciare quelle parole tenendo il viso rivolto verso il ragazzo, così guardò il pavimento, e con un comportamento goffo e inusuale prese una bottiglietta d’acqua, l’apri e si mise a berla: in realtà aveva semplicemente preso ciò che gli era capitato tra le mani in quel momento di profondo imbarazzo.
<<Mh...beh, sai, stamane sono uscito per vari motivi.. E in realtà sono tornato da poco, come vedi ho dovuto farmi una doccia perché fuori c’è un gran tempaccio>>.
La fissava apprensivamente, intanto bevve in un sorso il latte, e facendo un cenno con la mano andò nella camera per asciugarsi i capelli con il phon, sedendosi nel futon dove abitualmente dormivano insieme la notte. Lei lo seguì, soffermandosi nell’uscio della porta, sporgendo un po’ la faccia nello stanzino per vedere cosa stesse facendo in quel momento;
<<ma, cosa intendeva con “sono uscito per vari motivi”?... evidentemente doveva lavorare con il suo amico Tom-san, però... >>
Esitò un’istante, un po’dubbiosa, avvolta nei suoi pensieri.
<<
W-waah!!!>>
Fu quello che riuscì a dire ad alta voce sporgendosi eccessivamente e inciampando per terra.
<<S-scusa Shizu-chan.. i-io.. ecco..>>.
Cacciò un urlo straziante dovuto alla caduta, intanto cercò di rimettersi in piedi, massaggiandosi accuratamente le ginocchia sbucciate e doloranti;

<<i-io.. volevo solo dirti che se stamattina ha piovuto tanto non dovresti lavorare.. poi ti stanchi..!!>>
disse con voce tremante e fissando con un po’ di vergogna il biondo, che intanto ascoltava quelle parole piene di timidezza della ragazza, così rispose sottovoce, cercando di non drammatizzare quella situazione.
<<
Qualunque sia il tuo problema o la tua preoccupazione, io al lavoro ci andrò comunque. E poi sai, io fuori non sono come quando sto con te..>>
Abbassò lievemente gli occhi, spegnendo il phon e posandolo accanto a lui. Ma in fondo era vero, quel ragazzo da molti considerato un’animale, non aveva mai provato tanta compassione e tenerezza per qualcuno, anzi.. non aveva mai osato ad essere gentile, eccetto delle volte con Celty, sempre se si può considerare un essere umano.
<<D-davvero?.. Io non riesco ad immaginare uno Shizuo impulsivo e irragionevole.. ormai mi è difficile.>>.
Disse stringendo le mani a pugno, alzando il viso, e facendo dei passi avanti, sedendosi nel futon accanto a lui, così da potergli stringere lievemente il braccio.
<<
Però.. a me non importa quanto tu possa essere irrazionale o feroce.. tu rimane sempre e comunque Shizu-chan no?..>>
Commentò nuovamente Marycchan mostrandogli un sorriso amichevole, nascosto in parte dalla sua timidezza. Lei non sopportava vedere Shizuo in condizioni di miseria o penose. Forse era per questo motivo che preferiva starsene in quella casa evitando di assistere in uno dei suoi scontro con della gente estranea o peggio, Izaya; magari vedere Shizuo perdere la ragione poteva urtare profondamente il suo animo sensibile. Però, nonostante questa decisione scelta di sua spontanea volontà, starsene per il resto della sua vita a casa era noioso, soprattutto nei giorni in cui Shizuo doveva lavorare; già, quando era sola in casa –non avendo nulla da fare oltre a dormire- pareva proprio un’animale domestico: rimane a casa a poltrire, e quando arriva il suo padrone, corre davanti alla porta pronta per fargli le feste!.
<<..uhm?..io rimarrò sempre e solo il TUO Shizu-chan>>
Scrollò la testa con un’espressione intenerita e non aggiunse altro. Passarono più o meno una trentina di minuti in silenzio, forse per la vergogna che condividevano reciprocamente. Shizuo girò lo sguardo pensieroso verso l’unica finestra che c’era in quella camera, rendendosi conto di quanto fosse passato velocemente il tempo; già era calata la sera, e tutta Ikebukuro si era illuminata, ormai aveva smesso di piovere, e i tuoni non si udivano più. Chissà se dopo i mesi trascorsi insieme, finalmente quella ragazzina che teneva tra la braccia, si sarebbe ostinata una volta per tutte da uscire da quella porta, infondo anche lui provava un gran senso di malinconia e solitudine standosene soli a casa.
<<Shizu-chan.. mi chiedevo.. se.. magari stasera potremmo andare da qualche parte..>>
Vedendo gli occhi profondi del ragazzo, ebbe la possibilità di percepire un senso di angoscia dentro di lui, come se farsi le coccole non gli bastasse più. Quasi pareva gli avesse letto il pensiero, lasciò senza parole Shizuo, era incredibile il modo in cui quella mocciosa –così la chiamava il primo giorno in cui la conobbe- riusciva sempre a indovinare ogni suo sentimento nascosto. Dunque, Shizuo annuì fiero di quella sua proposta e lasciò scendere la ragazza, così da poter fargli indossare un giubbotto.
<<Dove vorresti andare?? Allora?!.. qualunque posto è ben accetto!>>
Forse la sua reazione poteva apparire alquanto esagerata, ma era davvero la prima volta che stavano per andare da qualche parte, da soli, proprio come una vera coppia.
<<Ecco.. per me va bene qualunque luogo, però che non sia troppo affollato.. non voglio che ti rovini la reputazione e che vieni preso in giro solo perché hai una persona infantile come me che ti sta tra i piedi..>>
Del resto questo poteva essere uno dei tanti motivi del perché non voleva uscire con lui, poteva sembrare strano, assurdo se non improbabile; chi immaginerebbe Shizuo che tiene amorevolmente la mano stretta a quella di una volubile ragazzina?.
<<..comunque, mi sono sempre chiesta come fosse il cielo la notte in questa città, non credi sia fantastico?..>>
Si grattò la nuca sentendosi un po’ in pena per la ragazzina, così cercando di tranquillizzarla le diede un leggero colpo in fronte con le dita e abbassandosi alla sua altezza gli disse:
<<I~diota, non devi pensare certe cose, così finisci per descrivere me, come un mostro!>>
Rise ironicamente accarezzandogli la testa.
«Per me va bene, se davvero ci tieni, allora andremo sicuramente lì»  La ragazza lo fissò arrossita, non sapendo come rispondere, così da farla tacere per tutto il tragitto. Stava appollaiata nelle spalle di Shizuo, guardandosi intorno e stupendosi da sola di quanto era follata –nonostante l’orario- la città in quel momento; la gente che spesso camminava in gruppo, non si intimoriva a ridacchiare alle loro spalle, sussurrandosi fra di loro, sbalorditi da quella scena così tenera, che il l’uomo più forte di Ikebukuro non mostrerebbe mai. Ogni tanto Shizuo sembrava perder la pazienza e prendere imprudentemente qualcosa fra le mani scaraventandola a chiunque trovasse davanti ad intralciandogli la strada. Ma non fece nulla. Si limitò a serrare i denti cercando di mantenersi neutrale, non solo per non far brutta figura a lei, ma anche perché l’autocontrollo, era l’unica cosa che non riusciva perfettamente a padroneggiare!.




___________________________________________________________________
Spero sia venuto bene! del resto è la mia prima fanfic >w<.... e infondo la fine non è ancora decisa, sto pensando a come poter continuare.. ma lasciamo stare và *^*


 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Durarara!! / Vai alla pagina dell'autore: Tenshi_Akuma