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Autore: MC_Outlaw    01/12/2013    2 recensioni
Mare aperto, per la ciurma di Cappello di Paglia non c'è alcun pensiero se non quello di raggiungere la prossima isola. Però, un incidente magico accaduto in un'altra dimensione presto li porterà fuori rotta...vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se il mondo di My Little Pony si andasse ad incontrare con quello di One Piece? No? Beh, qui c'è in ogni caso. Godetevlo (e recensite)!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Nuovo Mondo

Il trio era pronto a combattere contro l'invasore e senza aspettare oltre, Sandairento utilizzò il potere del proprio frutto per trasformarsi in terra e caricò Alkavod con una spallata. Il pirata, per attutire il colpo, fece spostare davanti a se una delle sue copie, contro il quale il capo Banya riversò tutta la propria forza, facendolo volare all'indietro

Subito dietro di lui, il sindaco disse “Distorsione Spaziale: Gigantismo!” e, grazie ai suoi poteri, entrambe le braccia diventarono grosse quanto un tronco d'albero, poi aggiunse “Distorsione Temporale: Accelerazione!” e si gettò con la velocità di un fulmine addosso ad Alkavod, che stavolta ebbe solo il tempo di piazzare la lama di fili davanti a se per provare a parare l'attacco. Azione che risultò vana, dato che le braccia del sindaco non erano solo più grosse ma anche più forti, quindi con un semplice pugno riuscì a scaraventarlo via. La soddisfazione durò poco, il tempo che i suoi cloni di fili lo prendessero al volo e lo scagliassero addosso allo stesso sindaco

Mentre era in volo, dalla cappa di Alkavod sbucarono fuori due fili e disse “Controllo delle gambe!”. All'ordine, i suoi fili scattarono più veloci di lui e si attorcigliarono attorno alle gambe del sindaco, che si ritrovò bloccato mentre il marionettista lo minacciava a poca distanza con la lama. Per parare l'attacco, dovette per forza usare le braccia come scudo, ma servì solo a non farsi beccare i punti vitali dato che il colpo gli procurò una profonda ferita su entrambi gli arti quando Alkavod gli sferrò un fendente in volo, usando anche le braccia del sindaco come muro per saltare all'indietro

Urouge non aspettò nemmeno che il nemico fosse atterrato che prese la rincorsa cercando di caricarlo con una spallata, riuscendoci in pieno, infatti venne sbalzato finendo addosso ad un'albero. Il trio si preparò a lottare nuovamente, ma videro che il loro nemico non si muoveva più. Urouge chiese agli altri due

“Ma che fa?”

“Forse si aspetta che siamo noi ad attaccarlo” rispose il sindaco

Sandairento, tenendo alta la guardia, si avvicinò ad Alkavod per vedere cosa fosse successo

“Ma...è svenuto!” disse, stupito. E stupiti quanto lui c'erano anche il monaco pazzo e il capo Prayu

“...sul serio?” gli chiese il sindaco

“Sembra di si...sicuramente non finge”

“Non ci credo...un pirata famoso come lui sconfitto da una schienata ad un albero...ma stiamo scherzando? Dove sono finiti i pirati di una volta?!”

Sandairento, senza aspettare, lo sollevò e lo mise vicino ad un'albero e grazie al potere del proprio frutto glielo fece perforare come se fosse un fantasma, per poi lasciarlo li intrappolato a dovere. E dopo l'imbarazzante sconfitta del nemico principale, restavano solo i Prayu da svegliare dall'ipnosi

 

Equestria

“TRUFFATORE!”

Minosse aveva ripreso con il proprio compito di giudicare le anime. Mentre schiacciava l'anima del peccatore con un tentacolo, pensava a ciò che stava accadendo ai viventi venuti li per Sombra

“LADRA!”

Mentre il tentacolo stava per schiacciare un'altra anima, si chiedeva se avesse potuto dare una mano in qualche modo

“FERMO LA!”

 

Rubber non ci vedeva più dalla rabbia dopo che gli era stato detto della morte di Nami. Dopo aver fatto forzatamente irruzione nel covo sotterrano del girone dei Falsi Maghi, si era messo a correre come un pazzo attraverso i lunghi corridoi. L'interno sembrava in tutto e per tutto le segrete di un castello, però rovesciato, infatti inchiodate ai mori si trovavano delle torce con le fiamme rivolte verso il basso e per ogni porta e cella c'era uno scalino che doveva rappresentare l'arcata superiore di ogni passaggio

Ma al capitano non importava di questi dettagli, aveva solo l'intenzione di trovare delle scale che lo conducessero verso il basso in modo da raggiungere il cuore del castello invertito. Non gli importava neanche dei dannati che incontrava. Fin da quando era entrato ne aveva trovati a decina intenzionati a fermarlo, ma con la forza di un toro inferocito li caricava e li calpestava senza neanche rendersene conto. Aveva solo un obiettivo in quel momento, trovare Re Sombra, il responsabile dell'accaduto e fargliela pagare

Dietro di lui tentava di stargli dietro il resto del suo gruppo, ma era difficile seguire i suoi spostamenti, infatti non aveva un'idea precisa di dove andare e correva a casaccio alla ricerca di una discesa. Twilight cercò di parlargli

“Rubber, per favore calmati! Se continui così ci ritroveremo con tutti i Dannati ad inseguirci!”

“È inutile, non ti darà retta” gli disse Robin “Noi vi abbiamo solo raccontato di tutte le pazzie che ha fatto per i suoi amici, come il dichiarare guerra al Governo Mondiale per salvarmi o la battaglia a Marineford per Ace, ma ci sareste dovuti essere per capire. E ora, dopo che Nami è...non so cosa gli stia passando per la mente, ma sicuramente se trovasse Sombra non lo lascerebbe andare via vivo”

“Ma è proprio questo il punto! Sombra è sotto l'influsso caotico di Dissidius, non è veramente cattivo! Lo sta accusando per cose di cui non è realmente cosciente!”

Usopp gli rispose “Si, ma non penso che ti darà più retta...e francamente anche io vorrei vedere quel verme soffrire per quello che i suoi servitori hanno fatto a Nami”

“Anche tu no...Franky...”

“Lascia perdere, sono d'accordo con il naso lungo” gli rispose con tono freddo

Non chiese nulla neanche a Robin, dato che anche nel suo sguardo c'erano solo dolore e rabbia, quindi si morse le labbra e continuò l'inseguimento di Rubber, che aveva appena trovato la discesa e ci si era gettato, senza curarsi delle varie Anime che si erano messe a protezione delle scale e buttando via anche loro come foglie al vento. Al resto del gruppo non servì altro che passare attraverso i nemici sconfitti per stargli dietro

La scalinata era molto lunga e illuminata solo ogni quattro scalini da una torcia rovesciata appesa al muro, ma dopo qualche attimo di corsa una luce illuminò il loro cammino, segno che erano giunti alla fine della loro corsa

Rubber per primo e poi il resto del gruppo si ritrovarono in una grande sala quadrata, anch'essa invertita, infatti probabilmente grazie alla magia davanti a loro si trovava una catena eretta a sostenere un gigantesco lampadario in cristalli. La stanza sotto di loro era di una colorazione grigia scurissima, mentre sopra di loro, in quello che normalmente sarebbe dovuto essere il pavimento, era raffigurato Sombra con attorno centinaia di pony che si prostravano. Nelle finestre, quattro per muro, che c'erano anche se non davano da nessuna parte essendo sotto terra, erano raffigurate immagini che solo i Pony potevano riconoscere. In metà di esse era raffigurato il Crystal Empire in fiamme e nell'altra metà si vedeva il Crystal Heart spaccato a metà

Rubber aveva già individuato il suo obiettivo, delle altre scale che davano al piano inferiore e si stava già precipitando verso di esse con i proprio compagni al seguito, ma una risata profonda e quasi sibilante li fermò

“Heheheh...sembra che ce l'abbiate fatta a trovarmi”

Twilight e Francy riconobbero subito la voce e fu il generale a chiamarlo

“Sombra...vieni fuori, adesso!”

“Ai suoi ordini generale...hehehe...”

Davanti a Rubber iniziò a radunarsi un nugolo di fumo nero, dalla quale prese forma la figura di un unicorno nero sia di manto che di crine con il corno rosso, gli occhi infuocati di verde e indosso un'armatura regale che gli copriva tutto il busto. Rubber, appena capito chi fosse, gli gridò contro

“Tu...TI PENTIRAI AMARAMENTE PER QUELLO CHE È SUCCESSO A NAMI!”

“Non conosco questa Nami, ma se proprio vuoi vieni avanti e fammi vedere di cosa sei capace, ragazzino”

L'invito dell'unicorno fece scattare Rubber, che spiccò un balzo in avanti e tentò di colpirlo con una zoccolata, ma appena gli fu ad un palmo di distanza Sombra scomparve e si scompose in fumo nero, evitando il colpo e ricomponendosi sopra Rubber. Poi, usando il fumo come propulsore, caricò il capitano con una testata per infilzarlo sulla schiena con il corno ma lui, prontamente, utilizzò la Tonalità dell'armatura per proteggersi dal colpo. Una volta fallito l'attacco, Sombra si scompose in fumo e si ricompose davanti a Rubber, con un ghigno soddisfatto

“Sembra che sarai duro da abbattere...meglio, ucciderti sarà più divertente”

 

Twilight stava provando a comunicare mentalmente con i suoi compagni negli altri gironi, ma senza successo. Vapula gli spiegò la situazione

“I tuoi poteri non credo che funzionino in questo luogo. Qui siamo schermati dalla magia di Sombra, quindi la tua magia non può funzionare verso l'esterno”

“Accidenti, se potessi avvertire gli altri che Sombra è qui ci verrebbero a dare una mano...allora esco e li avverto”

“Non credo che potrai farlo ragazza” gli disse Francy

“Perché no?”

Si accorse da sola della risposta, dato che i Dannati abbattuti da Rubber si stavano rimettendo in piedi grazie all'aiuto di altri Dannati, arrivati dietro di loro mentre cercavano la strada per raggiungere Sombra. In breve tempo il numero di Dannati divenne altissimo solo contando quelli sulla scalinata, ma anche dietro di loro si sentiva il vociare di nemici

“Perfetto...ora che facciamo?” chiese Franky

“Li respingiamo” gli rispose Robin “Finché Rubber non avrà sconfitto Sombra, non permetteremo a nessuno di loro di avvicinarsi, così il capitano non dovrà avere altre preoccupazioni”

“Mi sembra un idea SUPER!”

“Bene...ma lasciatemi fare una cosa prima”

Twilight, dopo quelle parole, si fece avanti mettendosi al centro del proprio gruppo e disse “È un incantesimo che non ho ancora avuto il tempo di perfezionare...speriamo bene”. Il suo corno si illuminò di luce violacea e una cupola dello stesso colore iniziò ad allagarsi da lei per tutta l'ampiezza della sala. Infine disse “Illusione Materiale: Campo di Esistenza!” e tutto l'interno della cupola magica venne investito da una luce viola scuro, nel quale i Dannati e Sombra rimasero abbagliati per qualche istante. Appena riacquistata la vista, i Dannati cercarono di metter a fuoco i nemici che avevano davanti ma non li riconobbero subito, infatti avevano tutti un'aspetto diverso, stavano in piedi su due gambe e sembravano in equilibrio perfetto. Vapula si fissò un'attimo, stupita. Addosso non aveva più del pelo, ma della pelle, e ciò che rimaneva di se stessa era la coda da scorpione, la criniera, ora avvolta attorno al suo collo come per coprirle il seno, e le zanne, che non stavano più tra le fauci da leone ma in una bocca più piccola

“Si può sapere che hai fatto!?”

“Ci ho trasformati in umani. Mi sono accorta che mentre eravamo nella dimensione dei nostri amici mi trovavo meglio a lottare su due gambe e penso che lo stesso valga anche per te” disse a Francy

“In effetti” gli rispose lui “lottare su due gambe è più comodo, si può tenere meglio alta la guardia e colpire senza avere paura di perdere l'equilibrio”

“E con le mani lanciare incantesimi da più precisione sui bersagli. Quindi ho messo a punto questo incantesimo per ritrasformarci in umani e combattere meglio, soprattutto perchè ho l'impressione che voi tre e Rubber “disse stavolta rivolgendosi ai pirati”vi sareste trovati meglio così”

“Hai avuto un'ottima idea!” esclamò Rubber

“Il problema è che non posso lanciare altri incantesimi, o questo si annullerà...ma ho imparato anche ad usare l'Haki, quindi dovrei riuscire a lottare anche senza magia”

“Non ho capito nulla, ma se avete finito di discutere...credo che sia il momento di combattere” disse Vapula, che aveva notato i Dannati avvicinarsi

 

Sombra guardava stupito il suo avversario assumere una posizione di battaglia

“Non so bene che ti sia successo, ma non ti basterà trasformarti in uno strano essere per...”

Non poté finire la frase perchè Rubber lo colpì dritto al volto con un pugno, facendolo strisciare all'indietro. Mentre si riprendeva dal colpo improvviso, Rubber allungò entrambe le braccia all'indietro e disse “Bazooka Gum Gum, in azione!” per poi scaraventare entrambe le braccia addosso all'unicorno oscuro. Stavolta però non venne colto impreparato, infatti appena accortosi dell'attacco semplicemente si dissolse in una coltre di fumo nero, in modo da far andare a vuoto il colpo. La sua voce iniziò a riecheggiare attorno a Rubber

“Non puoi fare nulla contro di me, quando divento tutt'uno con l'oscurità sono intoccabile...e ora muori!”

Rendendo tangibile solo il proprio corno, lo usò come una lancia per colpire e trafiggere Rubber, che non si lasciò scomporre ed evitò clamorosamente l'affondo grazie all'Haki della Consapevolezza. Sombra però pensò ad un colpo di fortuna e ci riprovò, ma dato che Rubber aveva intuito come avrebbe continuato ad attaccare concentrò l'Haki dell'Armatura sulle proprie braccia e, mentre nuovamente evitava l'incornata, afferrò il corno di Sombra e lo strinse saldamente

“Cosa stai...perchè il mio corno non si dissolve?!”

“Perché so contrastare chi sa utilizzare i poteri dei Rogia...e adesso mi chiedo, che cosa succederebbe se rompessi il tuo corno?”

“Aspetta...fermati!!”

Non fece neanche caso alle parole del nemico, infatti con l'altro braccio strinse l'estremità del corno rosso e con neanche troppa forza si udì un leggero “crack”, coperto dal grido di dolore di Sombra. Subito rotta la fonte di magia dell'unicorno, la sua dissolvenza sparì e ritornò ad avere un proprio corpo

“Ora mi voglio proprio divertire” sussurrò Rubber, con soddisfazione

 

Nel girone dei Traditori, il gruppo seguiva silenzioso Forneus attraverso l'enorme distesa di ghiaccio mentre una tempesta di neve aveva cominciato a soffiare, ma a nessuno di loro importava del freddo. Il gigantesco serpente marinò arrestò la sua avanzata e indicò davanti a se

“Ecco, quello è il rifugio di Sombra”

Come nel girone dei Falsi Maghi, anche quel rifugio almeno all'esterno appariva uguale in tutto e per tutto al castello del Crystal Empire, solo che era completamente avvolto dai ghiaccio, lasciando scoperto solo l'ingresso. Ace disse

“Bene...ora troviamolo, poi decideremo cosa farne”

Stavano per avanzare, ma un rumore di passi dietro di loro li fece fermare e voltare di scatto, pronti a qualsiasi evenienza. In lontananza si stava avvicinando a loro quello che sembrava un gigantesco quadrupede, ma anche se era solo uno sentivano ansimare come se fossero di più. Capirono il perchè quando si fermò davanti a loro la bestia posta a guardia degli inferi, Cerbero, il cane nero a tre teste. Dalla sua schiena, una voce disse loro

“Non è li che troverete Sombra, Rubber e il suo gruppo si sta già scontrando con lui nel girone dei Falsi Maghi. Vi ci portiamo noi, ma dobbiamo prima riprendere anche il gruppo di Zoro”

 

Il gruppo dello spadaccino, intanto, procedeva a passo spedito seguendo Andromalius attraverso la nauseante palude, senza nessuno che emettesse un fiato, con anche loro solo l'idea fissa di trovare Sombra. E finalmente il Diavolo si fermò, indicando un edificio davanti a se, esattamente al centro di un'ampia pianura stagnante. Anche qui, come negli altri gironi, il castello era identico a quello del Crystal Empire, l'unica differenza era che si trovava ricoperto di liane che sembravano attraversarlo internamente. Ora che erano arrivati, non vedevano l'ora di trovare Sombra ed occuparsi di lui. Ma Zoro divenne irrequieto quando tutto il suo Haki della Consapevolezza lo avvertì di un pericolo imminente

“Ragazzi! Corriamo!”

Applejack non ebbe neanche il tempo di chiedergli perchè che un unicorno mezzo rettile sbucò fuori dalla foresta, strisciando come se fosse sul ghiaccio e pronto ad azzannarla. Se ne accorse in tempo per girarsi e mollargli una tallonata discendente, schiacciandolo a terra. Ma era una magra consolazione, perchè come al richiamo di un compagno caduto, un nugolo di altri esseri mezzi serpenti strisciarono fuori dagli alberi, con la rabbia negli occhi e i viventi come obiettivo. Erano circondati, e Rarity, vedendo che la via per il rifugio di Sombra era ancora sgombra, gridò

“Presto! Tutti nel castello!”

Quella decisione sarebbe stato un azzardo, perchè non sapevano quanti dannati potessero esserci all'interno, ma se fossero rimasti fuori non sarebbero stati al sicuro in ogni caso. Quindi con uno scatto tutti i presenti si fiondarono verso le porte d'entrata alla costruzione, mentre il mare di rettili li seguiva inesorabile. Non ci volle molto che però anche la via di passaggio iniziò a colmarsi, quindi dovettero farsi strada

Pinkie era fresca di allenamento, e dato che mentre correva non poteva sparare con gli zoccoli dovette adattarsi ad impugnare la Hat Gun con la coda. Quindi con tutta la mira possibile sparò una decina di cappelli a trivella davanti a se, abbattendo 4 dannati

Pinkamena invece non aveva certi problemi, infatti poteva benissimo muoversi e attaccare contemporaneamente con il coltello. Lo impugnò nello zoccolo destro e grazie alla velocità della propria forma ibrida, lanciò un paio di fendenti con scatto, riuscendo ad atterrare decapitati 5 serpenti

Come lei Zoro non aveva problemi, con l'aiuto delle ali era impugnò tutte e tre le spade e si fece strada tra 3 dannati, ma mentre era ancora occupato a falciare l'ultimo un gruppo compatto di 4 esseri lo tentò di colpire al fianco. L'Haki l'aveva avvertito, ma non aveva abbastanza tempo per evitare l'assalto. A difenderlo, accortasi della situazione, intervenne Applejack, creando un tornado contrario al balzo dei serpenti e scaraventandoli via

Rarity per essere subito in vantaggio utilizzò il codice 0019 di Pandora per creare la sfera da battaglia, che la faceva avanzare schiacciando anche gli assalitori

Rainbow intanto era già arrivata davanti alle porte e aspettava l'arrivo degli altri sgombrando il passaggio, quindi disse “Rainbow Wings!” e le sue ali iniziarono a risplendere dei colori dell'arcobaleno. In questo modo, prese la rincorsa contro dei dannati che le arrivavano da destra e li colpì con un fendente lanciato di fianco, falciandoli entrambi e tornando come un fulmine davanti alla porta, pronta a liberare di nuovo il passaggio

Andromalius avanzava tranquillamente, con lo sguardo fisso all'obiettivo e una corsa rilassata, mentre i dannati che provavano a colpirlo appena arrivavano ad una spanna da lui venivano scaraventati via. Questo perchè il Diavolo era un asso della frusta e mentre correva la utilizzava talmente velocemente e con tanta precisione da sembrare protetto da una forza invisibile

Finalmente giunti tutti davanti alla porta, Rainbow, Andromalius e Pinkamena si misero con tutta la loro forza ad spingere il portone, mentre Zoro, Rarity e Pinkie, ora impugnante l'Hat Gun con gli zoccoli, fermavano in ogni modo chi si avvicinava strisciando. Con tutta la forza che avevano i due pony nelle spalle e il Diavolo nelle braccia, una delle ante si aprì abbastanza da far passare tutti, che senza aspettare oltre si fecero strada all'interno

Per loro fortuna, il castello all'interno sembrava deserto, ma questo voleva dire che avevano corso tanti rischi per nulla. Ma non era quello il momento per autocommiserarsi, ora dovevano richiudere il passaggio per evitare che i serpenti potessero entrare, quindi nuovamente i tre si misero a spingere il portone. Ma mentre lo facevano, due dannati alcuni ad entrare, anche se dato quanto era stretto il passaggio erano molto di meno rispetto a quelli che erano fuori. Rarity caricò con la sfera quelli passati, ma ancora non riuscivano a chiudere la porta perchè le anime la bloccavano con i propri corpi. Vedendo la situazione del trio che non poteva chiudere, Zoro si fece avanti

“Ascoltatemi, io esco e li tengo a bada mentre voi chiudete la porta”

Rarity, alle sue parole, lo credette impazzito

“COSA? NO! Resteresti da solo contro tutti loro!”

“Sono sopravvissuto a cose peggiori di qualche serpente fuori misura, me la caverò”

Senza che nessuno ebbe il tempo di rinfoderò le spade e si alzò in volo, uscendo dal cancello e fiondandosi in mezzo ai Dannati. E mentre i tre ancora spingevano, Pinkie si avviò all'uscita, ma venne fermata subito da Pinkamena che la afferrò per la coda

“Si può sapere dove stai andando?”

“Ad aiutare Zoro! È forte, ma loro sono troppi. E non lo voglio abbandonare”

“Stai scherzando, vero? Non ce la faresti mai!”

“Forse. Però se ci fossero due di noi la fuori se la prenderebbero con noi e voi sareste al sicuro”

Sul suo volto non c'era il ritratto dell'ingenuità o dell'incoscienza, ma un sorriso comprendente molta decisione. Pinkamena si stupì e Pinkie ne approfittò per staccarsi dalla presa sulla coda

“Aspetta! Fermati!”

Niente da fare, Pinkie si gettò fuori, anche se il varco era troppo piccolo fece forza e passò nell'apertura come un pezzo di gomma che passa in un foro più piccolo di se. Appena anche lei fu uscita, Rainbow e Pinkamena smisero di spingere perchè non la volevano abbandonare, ma Andromalius continuò e dato che, come detto da Pinkie, i dannati si erano concentrati su loro due, non c'era più nessuno che impedisse al cancello di chiudersi e la forza del Diavolo fu sufficiente a chiuderlo

“NO!”

Da fuori arrivavano i rumori dei vuoti d'aria creati dai fendenti di Zoro e del fuoco della pistola di Pinkie assieme al sibilare dei rettili. Rumore che, dopo qualche istante, venne accompagnato da un ruggito e poi cessò completamente. Non ricevendo però nessun segno né dallo spadaccino né dall'amica e pensando che non potevano averli fatti già fuori tutti e subito Applejack pensò al peggio

“Oh no...non dirmi che...”

“NON PENSARLO NEANCHE!” le gridò Pinkamena “PINKIE NON PUÒ...non può...perchè lo ha fatto...”

Mentre i pessimi pensieri si instauravano nella sua mente, abbassò la testa cercando di nascondere delle lacrime

“Non doveva farlo...è stata un'idiota, Zoro se la sarebbe cavata anche senza di lei! E io non ho fatto niente per impedirle di suicidarsi!”

Quando anche le altre tre credettero che fosse la fine, sentirono un battito sulla porta e una voce

“Toc toc, indovina chi è!”

La voce era proprio dell'unico essere vivente che potesse scherzare in una situazione del genere. Almeno, l'unico eccetto Discord. Con nuova speranza, i tre Elementi riaprirono di nuovo il cancello e quando fu aperto abbastanza da passare, Pinkamena si gettò fuori a vedere il volto sorridente e soddisfatto di Pinkie. All'inizio era raggiante ma dato il carattere lo nascose subito

“Ah, vedo che sei sopravvissuta”

Pinkie fece una risatina alle parole dell'amica

“Che hai?”

“Ho sentito quello che hai detto dentro! Allora ci tieni a me!”

Sentendosi alle strette ed imbarazzata, riuscì solo a farfugliare

“Ecco...no, non è che...cioè, si, ma...”

Intanto anche le altre tre pony erano uscite, ma a differenza di Pinkamena si erano gettate addosso a Pinkie, facendo capire quanto si fossero spaventate

“Ma cosa è successo? Li avete stesi tutti?” le chiese Rainbow

“Oh, no, sono scappati”

“Cosa? E...perchè?” le chiese Applejack

“Per lui!”

Pinkie indicò dietro di se, mostrando che a salvarle era stato il guardiano degli inferi, Cerbero

“Appena è arrivato, i dannati si sono spaventati e se la sono data a gambe! O forse dovrei dire a coda!”

Dal dorso del cane a tre teste scesero anche i cinque compagni che aveva recuperato nel girone dei Traditori, mentre in lontananza potevano vedere la sagoma di Forneus che strisciava verso di loro. Ace si rivolse ai compagni

“Hey, ho provato a contattarvi prima, ma mi sa che eravate in mezzo alla battaglia”

“Ace! Ragazzi! Ci siete tutti! Cioè...quasi tutti...” gli disse Rarity

“Oh...si...riguardo a quello...”

“Ora non c'è tempo!” rispose la stessa persona arrivata a cavallo di Cerbero “Dobbiamo raggiungere Rubber prima che faccia casini”

“Cosa? Ma tu...” Zoro venne stroncato sul nascere

“Ho detto che non c'è tempo! Cerbero, apri il varco!”

Forneus, arrivato in quel momento, sembrò particolarmente irritato

“Oh no, di nuovo il Tunnel di Cerbero no...datemi almeno il tempo di respirare...”

“Il Tunnel di Cerbero?” chiese Rarity

“È un passaggio che solo Cerbero può creare per non dover passare dalla porta che abbiamo usato prima e nel quale nessun essere infernale se non lui può passare...voi siete viventi e non avete problemi, mentre io e Andromalius dovremo prendere la porta...e io dovrò di nuovo correre...”

Cerbero, rispondendo all'ordine datogli prima, sputò da tutte e tre le teste delle fiamme scarlatte, che mostrarono il luogo d'arrivo, la stessa pianura invertita dove Rubber e il suo gruppo aveva trovato l'entrata al castello sotterraneo

“Sbrighiamoci, o Rubber commetterà una stupidaggine!”

Cerbero e l'essere sulla sua schiena ci entrarono, seguiti senza esitare da tutti gli altri pony, mentre Forneus e Andromalius si diressero di corsa verso la porta per il passaggio

 

Senza più il corno, Sombra aveva ben poche speranze contro Rubber. Provò a colpirlo con una zoccolata posteriore, ma il capitano lo afferrò per entrambe le zampe e ruotando su se stesso lo scaraventò contro il muro. Prima che ebbe il tempo di rialzarsi, gli era già addosso e lo aveva sollevato per il collo. Vedendo come stava lottando, Twilight cercò di chiamarlo

“Rubber! Non fare stupidaggini!”

Nulla da fare, il pirata mise forza nel braccio e fece schiantare a terra Sombra

“Ti ho detto...”

mentre parlava, una lancia era sul punto di colpirla alla schiena, ma Franky riuscì ad afferrarla al volo fermandola ad una spanna da lei e dopo averla spaccata gli disse

“Preoccupati di difenderti per ora!”

I dannati continuavano ad arrivare e i pirati li respingevano anche se non erano loro i bersagli, quanto più Rubber dato che stava legnando di santa ragione il loro salvatore. Usopp, mentre lanciava una Stella Incendiaria sui dannati, disse ai propri compagni

“Teniamoli a bada ancora un po', così Rubber potrà finire con Sombra”

“Veramente mi sa che ha già finito” rispose Francy, per poi tirare un pugno a terra e scagliare una colonna di roccia addosso a tre dannati

“No, non ha ancora sofferto abbastanza quel maledetto” rispose Robin, appena prima di dire “Clutch!” e spaccare la schiena a tre dannati che la minacciavano

Twilight e Francy capivano il rancore del gruppo, ma sapevano anche che Sombra non aveva colpe e che era solo corrotto da Dissidius. Mentre pensavano ad un modo per farlo capire anche ai propri amici, un latrato si fece strada dietro al vociare dei dannati, che si fermarono all'improvviso. Un rumore di metallo frantumato e corpi che sbattevano si fece sempre più vicino, fino a quando un dannato non volò giù dalle scale, seguito da un'altro e poi da tutti quelli che si trovavano li, travolti dal passaggio di Cerbero, che li prendeva a zampate e testate per farsi strada. Dietro di lui c'erano anche tutto il resto del gruppo di pirati e pony, che appena entrati nel Campo di Esistenza si trasformarono in umani, restando piacevolmente sorpresi. Twilight subito si rivolse a loro

“Ragazzi! Meno male, non potevo contattarvi da qui!” quando vide che si ammiravano, spiegò subito “È un mio incantesimo, in questo modo possiamo combattere da Umani, in modo più comodo. Ma come sapevate che Sombra era qui?”

“Ah...ce lo ha detto lei” gli rispose sorridente Zoro, indicando la schiena di Cerbero

Rubber, che si era fermato dal prendere Sombra a botte, si voltò a guardare chi fosse il nuovo arrivato e quasi non poteva crederci. Un'anima, che riconobbe subito senza neanche sentirne la voce

“NAMI! Sei tu!”

L'amica scese dalla groppa di Cerbero

“Si Rubber, sono io. Adesso lascia andare Sombra”

“Cosa? NO! Deve pagarla per quello che ti è successo...”

“No, non è vero. Non è in lui, la sua mente è controllata da Dissidius. Come era successo a noi quando abbiamo lottato contro di lui. In quel momento, avresti dato la colpa a uno di noi se avesse fatto del male a qualcun altro?”

“No...però...”

“Allora lascialo, per favore”

“...”

Rubber fece cadere Sombra, per poi dirgli

“Sei fortunato che è stata lei a chiedermelo...”

Si avvicinò a Nami e senza pensarci la strinse in un abbraccio

“Non dovevi morire...non è giusto...” gli disse, trattenendo le lacrime

Nami lo abbracciò a sua volta

“Non devi fartene una colpa, l'unico responsabile è Dissidius, ma lo abbiamo già sconfitto”

“Ma cosa ti è successo? Come sapevi che eravamo qui?”

“Vi racconterò tutto. Almeno, passerò un po' di tempo con voi...prima di andarmene per sempre...”

“Va bene, ma prima sarà meglio far rinsanire Sombra” disse Twilight, avvicinandosi al corpo pieno di lividi del re oscuro

Avvicinando una mano alla sua testa, lanciò lo stesso incantesimo che aveva usato a Bakkumu per risvegliare i propri compagni dall'influsso caotico di Dissidius. E per quanto quello di Sombra durasse da più tempo, l'incantesimo ebbe effetto rapidamente, e più questo accadeva più le fiamme verdi nei suoi occhi si spegnevano, fino a quando non sparirono del tutto

“Cosa...che è successo? E voi chi siete?” chiese lui, spaesato dal ritorno alla sanità mentale dopo così tanti anni

“King Sombra, bentornato tra di noi”gli disse Twilight

 

 

 

 

 

Sombra è tornato normale e Nami l'ho fatta intervenire per salvare la situazione, anche da morta fa cose buone e dimostra di essere una degna Mugiwara. Adesso non resta che tornare a casa e purificare anche Chrysalis. Però...quanto credete che sarà difficile? Lo vedrete nei prossimi capitoli.

Ah, anche se ci posso mettere un mese e più ad aggiornare la storia, sappiate che questa è ed è ancora la mia prima Fanfiction, quindo potrò metterci anche degli anni ma la voglio finire (no, tranquilli, non ci metterò degli anni). Quindi alla prossima

MC Outlaw

   
 
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