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Autore: Dragon gio    05/05/2008    5 recensioni
L'artista dinanzi il suo dipinto. L'artista e i colori di cui è il maestro e il direttore d'orchestra. Ma allora perchè tutto un tratto l'artista perde il controllo e cade in balia quel turbine di colori? One Shot incentrata su Sai, il titolo della fiction non l'ho messo di proposito, compare a fine storia, lo scoprirete solo se leggerete! ^ ^ Buona lettura!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Naruto Shippuuden - Emozioni

I personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishimoto Masashi. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.

NARUTO SHIPPUUDEN

Il pennello scorreva lento e sinuoso sulla tela candida. Le setole si piegavano a comando del suo artista.

Prima piano poi veloce. Inizialmente con tanto colore poi con pochissimo. Chiazze azzurre, spruzzi rosa, gocce argento.

E infine, quel colore tanto affascinante quanto inquietante: il rosso. Il pennello che usò per spargere il rosso era diverso.

Più fine, più sottile, perfetto per delineare dei contorni appena accentuati.

Si sposava a meraviglia con il sangue, perché era proprio di quel colore. Il piccolo pennello si posò sul dipinto tracciando con violenza delle linee.

Rozze, prepotenti, impulsive.

La tela si impregnò di rosso, tale colore si sciolse con gli altri, si amalgamò un poco alla volta.

E poi via di nuovo con l’altro pennello. Ora il bianco, poi il verde, di nuovo il bianco. Adesso è il turno dell’arancio, tanto tanto color arancio.

L’artista ne mise molto, forse troppo, ma ultimamente aveva una certa passione per quel colore caldo…

L’arancio andò a confondersi con gli spruzzi rosa, poi con le chiazze azzurre. Voleva metterci anche del viola se possibile...

L’artista però si bloccò, qualcosa stonava in quel dipinto. Ma cosa era?

Mancava un altro colore, quello essenziale, quello che lo aveva accompagnato per così tanto tempo.

Mancava il nero, non gli piaceva il nero, eppure non poteva farne a meno.

Sapeva che se avesse aggiunto troppo nero tutto l’equilibrio perfetto raggiunto fra i vari colori sarebbe andato perso in un secondo.

Si mosse indeciso, prese un altro pennello di media grandezza. Lo intinse nella boccetta di colore nero.

Poi attese. La punta del pennello così vicino alla tela, alcune gocce ricaddero sul pavimento.

Esitò l’artista, esitò a lungo. La mano si mosse insicura…e con tanta paura tracciò altre linee…altre figure confuse…

Il nero stava annullando tutti gli altri colori e allora l’artista si fece prendere dal panico.

Stava perdendo gli altri colori…non voleva perderli, no!

Cercò di bilanciare con un altro colore scuro…prese il blu notte, ma ben presto si rese conto che invece di aiutarlo peggiorò la situazione.

L’artista era confuso perché non capiva. Non capiva perché non c’era più armonia in quel quadro, non comprendeva la causa di tutto quel caos.

Ecco la parola esatta, caos.

Come lo era l’animo dell’artista in quel preciso istante. Diviso fra i suoi doveri, il suo credo e la sua nuova esistenza.

Diviso fra il nero oblio e l’arancio caldo.

Non voleva più essere il nero, eppure sapeva che non sarebbe mai potuto diventare l’arancio…

Sai sospirò passandosi una mano fra i capelli corvini. Ripose i suoi pennelli nella custodia dopo averli lavati e riordinò tutto.

Ora doveva solo decidere cosa fare di quel “quadro”, sempre che potesse definirlo tale. Nato in un momento di pura ispirazione si stava trasformando in qualcosa che Sai non voleva né vedere, né sentire.

Prese il dipinto e lo accantonò assieme alle altre opere incompiute. Sarebbe rimasto lì per sempre. Mai del tutto cancellato eppure dimenticato. A volte dimenticare è come cancellare, lui era sicuro di questo.

Chiuse a chiave quell’armadio con i disegni rifiutati dal suo artista. Sai socchiuse gli occhi, sapeva cosa rappresentava quel quadro e per questo lo temeva.

Sapeva anche che titolo dargli questa volta, ma ormai era troppo tardi.

Spense la luce ed uscì di casa, non prima di essersi voltato verso l’armadio.

Un sorriso amaro e la porta si chiuse lentamente scricchiolando.

Sì, decisamente quel quadro se lo avesse terminato lo avrebbe intitolato:

EMOZIONI

END
4/05/08


Salve a tutti!! Non chiedetemi come e perché è nata questa One Shot, semplicemente è “nata”! X DD

Scritta di getto, o meglio d’istinto, stanotte alle 2,40 ascoltando fantastiche canzoni come Knockin’ On Heaven’s door (cover dei mitici Guns N’ Roses), With or Without you (U2) e Rosie’s Lulluaby (Norah Jones)!!! ^ ^

Doveva essere una Drabble, ma come al solito non ce l’ho fatta, troppo lunga! X DD Questa One Shot sebbene parli di Sai è scollegata dalla raccolta di “Vulnerable”, perché volevo che fosse qualcosa diverso.

Volevo scrivere qualcosa a sé stante di brevissimo ma che trasmettesse qualcosa al lettore! Non penso di essere riuscita perfettamente nell’intento, ma spero che ognuno possa interpretare come meglio crede questa breve storiella! ^ ^

L’idea di mettere il titolo della fiction a fine storia mi è venuta così senza un motivo, semplicemente pensavo fosse un idea carina (non ridete troppo per favore! X DD)!

Riguardo ai colori che Sai usa nella fiction sono riferiti a dei personaggi, a parte l’azzurro e il rosso! Io non conosco l’esatto significato che si attribuiscono ai colori, così ho pensato di dare una tonalità ad ogni personaggio!

Penso si capisca perfettamente il colore di ognuno, comunque per scrupolo ve li indico:

Arancio – Naruto
Rosa – Sakura
Argento – Kakashi
Blu notte – Sasuke
Verde – Yamato
Viola – Ino (visto che c’ero ho inserito anche lei, in fondo è la seconda ragazza che conosce dopo Sakura! ^__-).
Bianco – Fratello di Sai (inizialmente doveva essere lui l’argento per via del colore dei capelli ma poi ho capito che si sarebbe confuso con Kakashi il cui colore era più adatto! Visto che Sai è il nero, mi è venuto automatico pensare al fratello come al bianco!)-
Nero – Sai

Rosso – Rappresenta il sangue delle battaglie, ma se volete anche Kyuubi! ^ ^
Azzurro – Per questo colore non ho dato un interpretazione precisa! ^ ^’ Doveva rappresentare gli occhi di Naruto, ma poi ho pensato che l’azzurro era il cielo, o un luogo in cui Sai è stato, insomma anche qui libera interpretazione! ^__^

Per oggi è tutto, per cui vi saluto tantissimo dandovi appuntamento alle prossime fiction!!!

Un saluto caloroso e un grazie speciale a chi commenta ma anche a chi legge soltanto, GRAZIE A TUTTI!!!! ^_____^

By Dragon gio

  
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