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Autore: InLoveWithMUSE    01/12/2013    1 recensioni
"Mi dispiace" riesco a dire solo questo. È la verità, allora non me la sentivo ancora di tornare primo, perchè sapevo che LUI non c'era; secondo, LUI non sarebbe mai tornato e terzo,LUI non c'era. Ricordo che sono andata in città per due settimane di seguito, e l'ho cercato. Dopo qualche mese l'ho aspettato. Dopo un anno ho sperato, dopo il secondo mi è rimasto solo un ricordo di lui. "Ci rincontreremo prima o poi, domani, dopodomani, non lo so. Però me lo sento."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Dieci cose che ricordo o so di te

 

  1. Hai gli occhi azzurri;

  2. La tua risata, l'ho sentita solo quella volta ma mi è rimasta impressa;

  3. Non mi hai detto il tuo nome, stranamente non te l'ho chiesto;

  4. Non sei nato in questo paese, io lo capii subito dal tuo accento ma tu mi desti la conferma quando mi dicesti che eri lì solo per il funerale di un tuo parente;

  5. Hai riso quando ti ho detto il mio nome, non so perchè, tu mi dicesti solo "perchè mi fa ridere";

  6. Hai i capelli castani, non ricordo bene se allora erano chiari o scuri, ma sono castani;

  7. Eri più basso di me;

  8. Avevi quattordici anni, ora ne dovresti avere ventidue, non so se li hai gia compiuti;

  9. Mi dicesti che ci saremmo rincontrati prima o poi, solo perchè te lo sentivi;

  10. Non ti ho mai più rivisto.

 


Sono le sette di sera e sono ormai qui fuori, davanti quella che dovrebbe essere la mia casa, da ore. Non l'ho mai sentita veramente mia, certo ci sono cresciuta e ho vissuto qui fino a sedici anni, poi sono andata via. Odiavo, e odio ancora, tutto di questa casa, dal vialetto al portocino di legno lucido, da quei scomodissimi divanetti di pelle color bordeaux consumati alle porte di ogni singola camera vecchie e scricchiolanti, dal profumo che veniva da dentro le stanze delle mie sorelle all'odore acre dello studio di mio padre.

Ora sono qui fuori, sul primo gradino di fronte alla porta. Non sono ancora riuscita a suonare il campanello, tornare mi fa uno strano effetto. Mi sembra tutto così familiare e allo stesso tempo sconosciuto, come se non avessi mai vissuto qui veramente.
Ricordo quando ho ricevuto la chiamata di mia sorella "Sto per partorire, vorrei che tu ci fossi", così mi disse. L'idea di tornare mi mise subito di pessimo umore ma infondo è mia sorella, le voglio bene. Non conosco suo marito, quando si sono sposati io ero in Brasile, o forse in Argentina, non ricordo bene.

All'età di sedici anni sono andata via da Detroit ed ho raggiunto mia madre a New York. Rimasi lì per due anni poi cominciai a viaggiare. Non ho mai una meta precisa, viaggio, e basta. Quando ho ricevuto la chiamata di mia sorella ero in Spagna, Valencia. Non volevo tornare, ma in fondo sapere che non si erano dimenticati di me mi sollevò un pò il morale.
Sono le sette e mezza, mi alzo. Mi avvicino al campanello, ora non posso tornare indietro.
Ad aprirmi è mia sorella Lee. La saluto, mi sembra cresciuta, in effetti non la vedo da cinque anni e sentendo solo la sua voce dal telefono non potevo immaginarla.
La seguo nel salotto dove trovo seduti mio padre, mia sorella Darcy e quello che suppongo sia suo marito, mia madre e la nonna. Sento addosso lo sguardo di tutti e poi vedo mia madre alzarsi e venirmi incontro, mi abbraccia. Mi avvicino a Darcy e rivolgo a lei e all'uomo che mi viene presentato come Steve, un "Congratulazioni" appena udibile.
Scopro che mi stavano aspettando per la cena così andiamo tutti a tavola per mangiare.


"Speravo che venissi al mio matrimonio, Camryn" mi dice Darcy mentre la aiuto a sistemare i piatti nella credenza. "Mi dispiace" riesco a dire solo questo. È la verità, allora non me la sentivo ancora di tornare primo, perchè sapevo che LUI non c'era; secondo, LUI non sarebbe mai tornato e terzo... LUI non c'era. Ricordo che sono andata in città per due settimane di seguito, e l'ho cercato. Dopo qualche mese l'ho aspettato. Dopo un anno ho sperato, dopo il secondo mi è rimasto solo un ricordo di lui. "Ci rincontreremo prima o poi, domani, dopodomani, non lo so. Però me lo sento." Queste sono le parole che mi disse prima di andare via e non tornare mai più. Forse è stato lui l'unico motivo per cui ho aspettato tre anni prima di lasciare Detroit.Mi disse che qui aveva dei parenti ma a quanto pare non così importanti da tornare a fargli visita. E forse è stato proprio lui il motivo per cui sono voluta partire così tante volte e non fermarmi mai per troppo tempo nello stesso posto, per cercarlo. In fondo non so neanche perchè lo cerco, non lo conosco. Eppure ha lasciato in me qualcosa che mi spinge a cercare oltre e ancora, ancora, ancora...

  
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