Non guardarmi dall'alto in basso.

Detesto questo tuo modo di fare: sei consapevole di essere più alto di me, come sei consapevole che io odi il fatto di dover alzare lo sguardo ogni volta per scrutare i tuoi occhi e capire che diamine mi vuoi dire. 
Sei illeggibile per molti, ma non per me. Guardando i tuoi occhi riesco a vedere tutto ciò che vuoi dirmi.
Ma devo alzare la testa per farlo.
E sembra quasi che ti piaccia quando mi ritrovo costretta a farlo. Mentre quando non lo faccio, allora è la volta che tu ti abbassi e mi guardi nei miei occhi, capendo che non sono dell'umore. 
"Ti piace così tanto mettermi in difficoltà?"
Queste parole te le rendo io adesso. Ricordi quando me le hai dette? Io me lo ricordo eccome. E adesso sono io a farti questa domanda. 
Ti piace così tanto mettermi in difficoltà?
Non ammetterò mai quanto mi dia fastidio il gesto di alzare lo sguardo verso di te, mentre tu nel tuo egoismo aspetti che io lo faccia per sentirti...Come? Sentirti appagato? Soddisfatto? Non lo ammetterò mai. 
E' troppo... difficile. E non è nel mio stile. 
Sono fatta così e lo sapevi benissimo sin dall'inizio, o sbaglio?
E mentre penso a queste cose futili, questa notte, in questo momento di silenzio e tranquillità, sento la tua mano cingermi le spalle e la tua testa poggiarsi contro la mia. Hai rinunciato a perdere tempo con quel libro che hai preso dallo scaffale della biblioteca del campo poco fa. E sento anche il fruscio dei tuoi capelli che si strofinano contro i miei. 

"Annie.... P-Potresti guardarmi?"

Ti detesto.
Detesto questo tuo modo di fare: sei consapevole che io odi il fatto di dover alzare lo sguardo ogni volta per scrutare i tuoi occhi e capire che diamine mi vuoi dire.
Alzo lo sguardo dopo qualche istante di silenzio, giusto per non darti subito soddisfazione e per farti venire anche un po' di ansia, ma alla fine riesco a incontrare i tuoi occhi. Puri e macchiati allo stesso tempo. Ma quando siamo insieme, di notte, quello che vedo è un colore chiaro e limpido.

"Cosa c'è?"

E poi vedo il tuo sorriso timido, le tue guance farsi rosate. Sembri...un bambino. Te l'ho già detto una volta che con questa espressione sembri un ebete. 
Eppure...Sei felice. 

"Volevo vedere.....I...I tuoi o-occhi..."

E rimango immobile a fissarti, senza alcuna espressione, senza dire niente. Eppure, nel mio cuore, c'è un po' di sorpresa. Hai ancora quell'espressione.
Basta così poco per fartela fare? Basta così poco per far cancellare gli orrori?
Abbasso la testa poco dopo, sento le guance un po' calde. E' sempre colpa tua...

"Non guardarmi dall'alto in basso."