La top 5

 

 
 
 
-Finalmente a casa!- Castle si gettò di peso sul divano, la moglie lo seguì quasi subito. Erano davvero esausti. La presentazione del nuovo libro era durata due ore in più del previsto. Per fortuna John sarebbe rimasto tutto il giorno con Alexis, quindi avevano ancora un po’ di tempo prima che il piccolo terremoto dagli occhi blu facesse ritorno.
-Devo proprio dirlo, non mi aspettavo così tanta gente. Oggi ci saranno state migliaia di donne che hanno aspettato ore ed ore solo per un tuo autografo!-
-Sai com’è..oltre ad essere bravissimo a scrivere sono un uomo bello e carismatico, sempre impeccabile. Insomma, il sogno di ogni donna!-
-Oh, certo!- commentò ironica Beckett- Ma ammettiamolo, quando ti ho detto di essere incinta hai avuto una leggera caduta di stile..-

 
Erano sposati da pochi mesi e a giorni avrebbero trascorso il loro primo Natale come marito e moglie. Castle non capiva come mai Beckett avesse insistito tanto per fargli aprire il suo regalo in anticipo. Non era da lei essere così impaziente e si aspettava qualcosa di sensazionale. Inutile dire che rimase deluso quando, scartandolo, si trovò davanti una tazza da caffè. Molto grande a dire il vero. Senza nessuna scritta particolarmente romantica, solo un enorme numero 2.
Davvero non riusciva a capire..
-Allora? Ti piace?-
-Kate, tesoro, è una tazza.- e la indicò per sottolineare l’ovvietà della cosa.
-Lo so, Castle, ho pensato di regalarti qualcosa di utile. Piuttosto, hai visto il numero due?-
-Come potrei non averlo visto. Due..come me e te? Una coppia?- provò a interpretare Castle.
-No.- Beckett era raggiante.- Sta ad indicare.. il numero dei tuoi figli!-
-“I miei..” CHE?!- ora era davvero preoccupato -No,no, no, no, ti giuro che non ci sono altri figli! Prima di conoscerti ho avuto solo Ale..- Un momento..!
La guardò con occhi sbarrati, incredulo.
-Sei incinta?! Kate,sei incinta?! - E spinto dalla felicità, l’abbracciò forte- Oh, scusami, ti ho fatto male? Come stai? Stai bene? Non è uno scherzo, vero? Non scherzeresti mai su una cosa del genere, giusto?!- disse tutto d’un fiato.
Una Kate decisamente euforica si avvicinò alla sua borsa, vi estrasse una busta, già aperta, e gliela consegnò.
-I risultati delle mie analisi.-spiegò- E comunque, adesso la puoi anche posare quella tazza.-  
Castle aveva gli occhi lucidi e tremava leggermente.
-Allora..questo è mio figlio..-  sussurrava passando le dita sopra la carta, come ad accarezzarla.
-No, Castle, questo è un pezzo di carta- si portò la mani all’addome -se cerchi tuo figlio, è qui dentro!-
-Sarò di nuovo papà! Aspetta! Vuol dire che ..tu..sarai una mamma!-
-Su questo non ci sono dubbi.-
-E noi saremo una famiglia!-
-Vedo che l’acume è sempre il tuo punto forte.- e non riuscì più a trattenere le risate. Era troppo buffo.
La notizia lo aveva sconvolto non poco. Lei aveva avuto più tempo per realizzare la cosa, ma Castle sembrava proprio essersi inebetito. Gli sarebbe servita più di qualche ora per riprendersi.

 
-Uno dei momenti più belli della mia vita. Decisamente tra i primi cinque della mia classifica.- ammise Castle.
Nel frattempo si era alzato per prendere due calici di vino rosso.
-Perché non mi stupisce che tu abbia una classifica?-
-Perché ormai mi conosci come le tue tasche. Sapresti perfino indovinare quali sono.-
-Vediamo..-  Beckett prese un sorso di vino, posando poi il bicchiere -Al quinto posto.. il diploma di Alexis.-
-Giusto.-
-Al quarto posto, il giorno del nostro matrimonio.-
-Questa era facile!- disse prendendole una mano tra le sue.
-Ssh, fammi concentrare! Al terzo posto il giorno in cui hai incontrato tuo padre e al secondo quello in cui hai saputo che aspettavamo John.-
-E al primo posto?-
-Conoscendoti, mio caro scrittore, la nascita di Alexis e John.- Sorridendo sicura, si avvicinò di più a lui- Come sono andata?-
-Detective Beckett, come al solito il suo intuito ha fatto centro..eccetto per un punto. Al primo posto c’è un ex aequo. Un altro momento che potrei definire in assoluto il più felice della mia vita.-
Si girò del tutto verso di lei. Con le mani ancora intrecciate, la guardò intensamente.
Poi iniziò a raccontare.
-C’è stata una notte tempestosa, quando ormai avevo perso la speranza, in cui tu hai bussato alla mia porta e, tutta bagnata dalla testa ai piedi, hai detto di volere me. Quella notte abbiamo fatto l’amore per la prima volta. La notte in cui il Muro è crollato e per mia grande fortuna..-
-..tu eri lì.-  finì lei la frase, emozionata.
-Esatto.- posò una mano sulla sua nuca, attirandola a sé- Quello sì che è stato un momento incredibile.-
 E la baciò. Il ricordo della loro prima volta aveva risvegliato il desiderio di entrambi, soprattutto di Beckett le cui mani vagavano sul corpo dello scrittore, finendo per sbottonargli la camicia. Castle intanto le accarezzava la schiena, i fianchi, l’addome, regalando alla compagna piccoli brividi di piacere.
-E di questo momento che mi dici?- lo provocò lei, già col fiato corto.
-Che va sicuramente nella top 20. Vuoi provare ad indovin..ah!- un gemito zittì lo scrittore.
La detective aveva ottenuto l’effetto desiderato.
-Ok..a chi arriva prima in camera da letto?-
 
 
 
 
Fineeeeee
 
 
Note di una Mirandolina:
Stavolta mi sono buttata a capofitto nel fluff (che qualcuno mi tiri fuori!! xD).
Domenica sera e fuori diluvia.. dovevo scrivere qualcosa per tirarmi un po' su xP
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Ciao!!