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Autore: Mon    01/12/2013    3 recensioni
[Seguito di Just Because I Really Love You]
La porta dello studio si aprì e Willow seguì Billie al suo interno, si guardò attorno, era parecchio tempo che non metteva piede lì dentro. Respirò profondamente; quel momento le ricordava qualcosa di già accaduto. Era la stessa scena che lei e Billie Joe avevano vissuto quando erano tornati nella loro casa di San Francisco dopo il lungo viaggio che avevano fatto, quello che era servito loro per ricaricare le pile e per riordinare le idee. Erano stati per un lungo periodo lontano da casa e quando erano tornati Willow aveva provato quella sensazione di calore che solo qualcosa di familiare riesce a darti.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Willow era seduta su una sdraio, sulla veranda di casa, con la sua chitarra acustica tra le mani; la luce della luna risplendeva in cielo, colorando la sabbia con il suo pallore bianco, e il suo riflesso si rispecchiava nelle calme acque della baia di San Francisco. Da dove si trovava in quel momento vedeva le luci di Berkeley, la città dove era nata e cresciuta e dove aveva realizzato il suo sogno, quello di diventare una cantante. L’uomo che glielo aveva permesso era quello che, adesso, era in casa e stava finendo di sistemare i piatti della cena da poco conclusa. 
Billie Joe e Willow stavano insieme da cinque anni, si erano trasferiti dall’altra parte della baia due anni prima, quando avevano deciso di andare a vivere insieme; era successo dopo la fine delle registrazioni del secondo album di Willow, prima dell’inizio del suo tour in America, e poi a seguire, anche in Europa e Australia. Un tour che l’aveva tenuta occupata per circa un anno, un periodo in cui lei aveva scoperto di essere più amata di quanto in realtà credeva, un periodo, però, in cui aveva  anche capito di aver bisogno di staccare la spina. Era successo tutto troppo velocemente: il suo primo disco, l’inizio della sua storia con Billie, il tour insieme ai Green Day e poi quello, da sola, in giro per l’America. Subito dopo aveva attaccato il lavoro del secondo album e di seguito un altro tour. Aveva capito di aver bisogno di prendersi del tempo per sé, per ritrovare il piacere di fare qualcosa di diverso che non fosse scrivere musica, registrare dischi, suonare ai concerti e prendere aerei che la portavano ogni giorno in un posto diverso. Sentiva di aver bisogno di dedicare del tempo alla persona che amava, senza lavoro che si intromettesse nella loro vita di tutti i giorni. 
Così, dopo il secondo tour Willow non aveva toccato la chitarra per mesi, aveva passato più tempo che poteva insieme a Billie, si erano presi una lunga pausa, dove avevano deciso di andare lontano da Berkeley, da San Francisco e dalla California. Si erano presi entrambi un anno sabbatico, al suo ritorno, però, Willow aveva trovato enormi difficoltà nel riprendere in mano la chitarra e scrivere qualcosa di decente per cominciare i preparativi del suo terzo album. Nonostante tutte le esperienze che aveva fatto al di fuori dell’America, nonostante avesse sempre annotato tutto sul piccolo quaderno che portava sempre con lei, non riusciva a trovare le parole giuste per buttare giù tutte le idee che aveva in mente per il suo nuovo album.
Billie Joe, oltre ad essere il suo fidanzato, era anche il suo produttore e aveva cominciato a parlare con un po’ più di insistenza del terzo album da pubblicare; Willow sapeva benissimo che lui non aveva tutti i torti, ma le canzoni non ne volevano sapere di farsi scrivere e lei cominciava a sentire il peso di qualcosa che non riusciva a portare a termine. 
Seduta sullo sdraio, sulla veranda di casa sua, Willow alzò lo sguardo verso la luna e appoggiò le dita sulle corde della sua chitarra, cominciando a pizzicarle, poi, piano, quasi sussurrando, cominciò a cantare:

 

Beside a Singin’ Mountain Stream
Where the Willow grew
Where the Silver Leaf of Maple
Sparkled in the Mornin' Dew
I braided Twigs of Willows
Made a String of Buckeye Beads

Alla voce della ragazza si unì quella di Billie Joe:

But Flesh And Blood need Flesh And Blood
And you're the one I need.
But Flesh And Blood need Flesh And Blood
And you're the one I need.

L’uomo si sedette sullo sdraio al fianco di quello dove si trovava Willow e insieme finirono di cantare quel bellissimo brano di Johnny Cash. 
Billie Joe aveva tenuto gli occhi appoggiati sulla fidanzata, lei, invece, aveva semplicemente fissato un punto davanti a sé, la luna riflessa sulle sue pupille verdi le dava un tocco malinconico, quasi triste. Billie aveva capito già da tempo che qualcosa non andava, ma Willow continuava a negare. Lui aveva paura ad insistere troppo, temeva che la ragazza le si potesse rivoltare contro, temeva di buttare all’aria quei cinque anni passati con lei e tutto quello che avevano costruito insieme.
«Te l’ho sempre detto che la tua voce è adatta per fare un disco di musica country...» disse Billie Joe, dopo un po’, sorridendo tirato, provando ad imbastire un discorso che riguardava il nuovo album.
Willow si girò verso di lui, scuotendo la testa. «Non è il momento di parlarmi di lavoro, ti prego...»
«Non ti sto parlando di lavoro, era solo così, per dire. Poi perché non sarebbe il momento?»
La ragazza sbuffò. «Ho provato e riprovato tutto il giorno a scrivere qualcosa e tutto ciò che ho ricavato è stato un foglio pieno di cancellature! Non mi piace niente di quello che scrivo, niente di quello che creo, e mi sto odiando per questo!»
Billie Joe si spostò e andò a sedersi al fianco della fidanzata, la tirò a sé e le diede un bacio sulla testa. «Insieme ne usciremo anche stavolta. Hai voglia di andare in studio domani?»
Willow guardò l’uomo al suo fianco e si perse nei suoi occhi verdi, ancora più belli sotto la luce lunare. Annuì e rispose, quasi sussurrando: «Non ho quasi niente di pronto, e quello che ho non mi piace per niente!»
Billie Joe la strinse ancora più forte, lei si fece cullare dalle braccia del fidanzato. «Proviamo qualcosa, mettiamo a posto quello che hai. Lo so, c’è sempre un momento difficile, anche io ci sono passato. Devi solo ritrovare la gioia di suonare e io ti aiuterò, come ho sempre fatto.»
Willow sorrise, annuendo. «Grazie...» sussurrò.
«Smettila! Andiamo a dormire?»






_____
Salve! Sono tornata! Vi sono mancata, vero? Probabilmente la risposta è no, ma va beh. 
Avevo promesso che sarei tornata con il seguito di Just Because I Really Love You, ed eccomi qui. Ci ho messo un po', avevo bisogno di essere sicura di ciò che scrivevo, non vi dico quante volte ho riscritto l'inizio di questa storia. Alla fine ce l'ho fatta e questo è il risultato, io spero che abbiate ancora voglia di leggere ciò che scrivo e che, soprattutto, questo inizio non faccia così tanto schifo come credo.
Insomma, al prossimo capitolo, sempre se avrete voglia ancora di leggere.
La vostra,  
Mon

  
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