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Autore: _zia cla_    02/12/2013    3 recensioni
Non vedevo una puntata intera di Glee da... dalla 4x07 probabilmente. Poi ho visto ''Puppet master'' e sono arrivata a due conclusioni: Blaine è totalmente impazzito ed è un prodigio nel costruire burattini. Ecco cosa mi ha ispirato!
Questa ff partecipa all'iniziativa domeniche a tema del gruppo Seblaine Events.
Prompt: Fai da te.
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Si alzò dal divano, non senza aver sbuffato di nuovo, e si diresse verso la libreria, trascinandosi dietro la coperta e rischiando di inciampare più volte, alla ricerca di qualche libro che non aveva ancora letto. La sua attenzione venne però attratta da un volume molto diverso da un libro: l’annuario del suo ultimo anno di Liceo. Lo estrasse e cominciò a sfogliarlo con nostalgia.[...]Continuò a scorrere le pagine con una sensazione di crescente orgoglio e quando scovò una particolare foto ebbe l’illuminazione che l’avrebbe salvato dalla noia di quel pomeriggio. Dopotutto amava ancora il fai da te.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Fai da te

(Vi sfido a trovare il titolo)






‘’Mi annoio.’’
Blaine era seduto sul divano- stravaccato senza alcuna eleganza sarebbe il termine più appropriato- a fare zapping, avvolto nella sua coperta di pile con le maniche; Sebastian gli diceva che sembrava un vecchio pensionato di Long Island con quel affare addosso, così Blaine evitava di usarla quando il suo ragazzo era presente. Però ora Sebastian era a lavoro e lui era un disoccupato represso che all’età di ventisei anni vegetava sul divano in completa solitudine: era un’immagine addirittura più triste.
Blaine si era ritrovato senza lavoro da una settimana circa, quando la scuola in cui insegnava canto si era vista tagliare i fondi per le attività extra curricolari e l’aveva liquidato in favore di un più economico professore di spagnolo che avrebbe svolto entrambe le mansioni. Che strano deja vu!
 
Affondò il viso nella coperta, devastato dalla noia quando incappò nell’ennesimo canale di cucina; spense la tv e lanciò senza attenzione il telecomando sulla poltrona affianco. Sbuffò, guardandosi attorno alla ricerca di qualcosa da fare, ma aveva già fatto tutto: pulito casa, lavato il bucato, fatto la spesa, ripulito casa, progettato almeno tre o quattro modi per uccidere il suo ragazzo che non lo ascoltava mai quando gli ripeteva fino all’alienazione di suddividere i rifiuti per genere: carta nella carta, plastica nella plastica e vetro nel vetro e che ‘No, Sebastian. I fazzoletti usati non vanno nel cassonetto della carta ma nell’umido. E no, non sono un maniaco del controllo, sono una persona civile!’.
Si alzò dal divano, non senza aver sbuffato di nuovo, e si diresse verso la libreria, trascinandosi dietro la coperta e rischiando di inciampare più volte, alla ricerca di qualche libro che non aveva ancora letto. La sua attenzione venne però attratta da un volume molto diverso da un libro: l’annuario del suo ultimo anno di Liceo. Lo estrasse e cominciò a sfogliarlo con nostalgia. Durante il suo ultimo anno aveva fatto parte di ventitré club del McKinley, quindi la sua faccia era su tre quarti dell’annuario scolastico. Continuò a scorrere le pagine con una sensazione di crescente orgoglio e quando scovò una particolare foto ebbe l’illuminazione che l’avrebbe salvato dalla noia di quel pomeriggio. Dopotutto amava ancora il fai da te.
 
 
Un’ora dopo, Blaine era rientrato in casa portando con sé uno scatolone pieno di tutto l’occorrente per il suo passatempo. Sinceramente non pensava che il prezzo della gommapiuma fosse aumentato così tanto e un po’ si sentiva in colpa per aver sgraffignato quei cento dollari dal ‘cassetto delle necessità’,  ma Sebastian avrebbe capito, insomma ne andava della sua salute mentale.
Poggiò la scatola sul tavolo della cucina e tirò fuori il tutto: stoffa, forbici, colla vinilica, pennelli… tutto. Si sentiva molto come il tizio che presentava Art Attack quando era bambino.
Quando ebbe finito, guardò i suoi ferri del mestiere con un sorriso soddisfatto e si mise all’opera.
 
 
Ok, non aveva fatto i conti con il fatto che l’impresa avrebbe potuto rivelarsi più difficile delle sue aspettative. Erano passati quasi dieci anni dall’ultima volta che aveva costruito una marionetta e le sue mani dilaniate dai tagli ne erano la prova tangibile, per non parlare del barattolo di colla che aveva versato per metà sul tavolo in ciliegio della cucina. Sebastian l’avrebbe ucciso, ucciso in maniera lenta e dolorosa.
Ci aveva messo un’ora e mezza per ciascuno ma alla fine ne uscì vivo, anche se ricoperto di colla, pezzi di stoffa attaccati ai capelli e graffi, e aveva finito le sue marionette: le marionette Seblaine.
All’inizio ricreare i capelli di Sebastian in chiave puppet era stata una vera impresa, inoltre non sapeva di che colore fargli la faccia, alla fine aveva optato per un bel giallo paglierino. Amava il giallo!
Prese i suoi pupazzi e andò in salotto, si sedette a gambe incrociate sul divano e cominciò quello che sarebbe stato un simpatico spettacolo per bambini… se solo ci fossero stati presenti dei bambini. Invece, guardando Blaine dialogare con la versione pupazzo di se stesso e quella del suo ragazzo, qualcuno probabilmente l’avrebbe riconosciuto per quello che veramente era: un pazzo, o tutt’al più un idiota.
Aveva appena intrapreso una piacevole conversazione con il pupazzo Sebastian sull’importanza del romanticismo in una coppia quando sentì l’inconfondibile rumore di chiavi nella toppa della porta d’ingresso. Blaine si voltò in sua direzione nel momento esatto in cui Sebastian fece capolino e lo salutò con un sorriso.
‘’Ciao, dolcezza!’’*
Sebastian alzò gli occhi al cielo, sogghignando. ‘’Non mi dire, hai guardato di nuovo la sesta stagione di Doctor Who?!’’
Blaine gli rivolse un ghigno malizioso e lo invitò ad avvicinarsi con un gesto della mano, mano che però era completamente coperta dal Blaine marionetta, infatti Sebastian si bloccò sul posto, con le mani, che reggevano i due lembi opposti del cappotto, a mezz’aria.
‘’Blaine?!’’
‘’Mh?!’’
‘’Cos- Cosa sono quelli?’’
Blaine abbassò lo sguardo verso i due pupazzi per un secondo per poi alzarsi dal divano e andare incontro a Sebastian con un sorriso a trentadue denti.
‘’Li ho fatti io! Ti piacciono?’’ disse agitandogli le marionette davanti al viso.
‘’Ti hanno preso a lavorare a Sesame Street per caso?!’’ chiese sarcastico.
‘’No.’’ Sbuffò Blaine in un sorriso.
‘’Ma… siamo noi?! Perché l’avresti fatto?’’
Blaine fece spallucce ‘’Mi annoiavo. Sono stato sempre bravo nel fai da te, così mi son detto –Perché no – ‘’.
Sebastian strabuzzò gli occhi, poi scosse la testa, finendo di spogliarsi del cappotto e della sciarpa con lentezza, senza smettere di fissare lo strano trio: i burattini e il pazzo psicopatico.
‘’Blaine. Insomma, non che io voglia smorzare il tuo estro creativo, ma sai che sarebbe stato più produttivo e sano costruire un tavolino piuttosto?!’’
Cazzo, il tavolo! – stava per morire, ma ci avrebbe pensato dopo. Ora era troppo concentrato a capire cosa volesse dire Sebastian.
‘’Che intendi?’’
‘’Beh… Perché hai fatto noi, me… Sai, le bambine quando giocano con le loro bambole fanno dire loro quello che vorrebbero sentire; mi viene da pensare che tu…’’
E Blaine capì immediatamente dove volesse arrivare.
‘’No! No, non- non sto cercando di canalizzare le tue mancanze su un oggetto inanimato.’’
Sebastian lo scrutò attentamente. ‘’O-kay. Allora cos’è?’’
‘’Ma niente, era un modo per divertirmi, per mettermi alla prova. Da quando sono senza lavoro mi sento un buono a nulla. Al liceo sentivo di poter dominare il mondo e adesso non sono neanche capace di tenermi un semplice impiego.’’
Sebastian guardò l’espressione imbronciata del suo fidanzato e sorrise dolcemente.
‘’Io mi sono innamorato di te al Liceo.’’
‘’Già…’’ ammise Blaine in un sospiro.
‘’E sono ancora qui.’’
Blaine alzò lo sguardo verso il viso di Sebastian che davanti al suo sguardo sperduto ed emozionato alzò un angolo delle labbra.
‘’Ed oggi come all’ora, penso sempre che tu sia…’’ esitò, in attesa che Blaine concludesse la frase.
‘’Perfetto.’’ Affermò Blaine con un sussurro. Aveva gli occhi lucidi, gli faceva sempre quell’effetto quando glielo ripeteva. Gli si fermava il respiro. ‘’Continui a dirmelo.’’
‘’E non mi stancherò mai di ripeterlo.’’ Disse Sebastian, avvicinandosi alle labbra del suo ragazzo per dargli un bacio leggero ma languido. Si staccò da Blaine qualche secondo dopo con un’espressione fintamente corrucciata, squadrando le due marionette. ‘’Penso anche però che tu stia passando troppo tempo in casa, stai impazzendo del tutto.’’ Blaine rise, per poi sollevare il pupazzo Sebastian e cominciare a muoverlo, imitando la sua voce nasale. ‘’Oh, killer. Penso che la tua creatività si esprima sempre in modo geniale… Inoltre ti rende estremamente sexy.’’  E cominciò a carezzarsi il petto con la mano della marionetta. Sebastian lo guardò sconcertato, indicando con un dito il gesto che stava compiendo. ‘’Ok, questo è inquietante. Davvero vuoi che dica cose del genere?!’’
Blaine rise nuovamente e si avvicinò a Sebastian, cancellando il suo cipiglio con un bacio che divenne man mano più profondo e sensuale. Sebastian gli cinse i fianchi con le mani e poi Blaine lo rifece, cominciò ad accarezzarlo con i due burattini di gommapiuma.
Sebastian si staccò da lui, cercando di trattenere una risata, e con un gesto brusco gli sfilò le marionette ‘’Ok, ora togli le mani dai nostri sederi di pezza, falli sparire.’’ Spinse Blaine sul divano e gli si lasciò cadere sopra, risero entrambi e ricominciarono a baciarsi.
‘’Domani metti all’asta Tiffany e Chucky** su e-bay…’’ sospirò Sebastian sulle labbra di Blaine, mentre quest’ultimo cercava di farsi strada all’interno dei suoi pantaloni. ‘’Così… Così almeno recuperi i cinquanta dollari che hai speso per farli.’’
‘’Cinquanta dollari, già.’’ Gemette Blaine contro l’orecchio di Sebastian.
‘’E ti cerchiamo anche un lavoro ser-serio.’’
Blaine lo fece sollevare leggermente per guardarlo in viso e gli rivolse un sorriso languido.
‘’Ok, ma ora che ne dici di concentrarti e cominciare a dirmi quanto sono perfetto?!’’
Sebastian gli rivolse un ghigno e si fiondò sulle sue labbra, continuando a strusciarsi contro il corpo di Blaine.
‘’Non vale, ti riesce troppo facile manipolarmi, killer.’’ 








(*) [Se non lo sapete siete delle cattive persone] ''Hello, sweetie!''
(**)Tiffany e Chucky: dal film ''La bambola assassina 2''


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angolo della zia


Una piccola sciocchezza per strapparvi un sorriso. :)
Ok, sono colpevole. Ho guardato ''Puppet master'' e ne sono ancora sconvolta. xD
La shot è senza titolo perchè inizialmente avrei voluto chiamarla ''Blaine Anderson dovrebbe rivedere le sue priorità'' ma poi ho visto che non funzionava e ne ho cercato un altro... Nada de nada. Quindi sì, potete trovarlo voi. Se in italiano meglio, ma sono aperta ad ogni tipo di consiglio. Cosa si vince? Quello che volete, nulla di compromettente ovviamente nè denaro... LOL
Ovviamente la shot non è betata nè riletta (il solito), quindi perdonatemi per eventuali strafalcioni. xD
A presto! Un abbraccio a tutti voi, fellows!
 
  
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