Addio,Dolcezza.

Sentivo il fiato mancarmi,mentre le sue braccia mi circondavano,racchiudendomi nel suo abbraccio,mentre i suoi gemiti di piacere,mischiati con i miei,inondavano la piccola camera da letto.
Voltai lo sguardo mentre la sua mano destra,ingioiellata da quel singolo anello raffigurante una croce,si intrecciava alla mia mano sinistra,dall'anulare marchiato.
Le sue spinte si facevano sempre più insistenti,mentre entrambi rincorrevamo il piacere che i nostri corpi e le nostre anime ci davano ogni volta che diventavamo una cosa sola.
Sapevo che era sbagliato. Dio,me lo ripeteva anche lui ogni volta,eppure,come sempre,ci ritrovavamo distesi da qualche parte a cercare di confortarci l'un l'altra,dimenticando per un po' chi eravamo e contro chi combattevamo.
Eravamo nemici,ma quando i nostri occhi si incontravano tutto spariva.
Rimanevamo solo io e Hillary.
Con un'ultima spinta riversò tutto se stesso dentro di me,mentre il mio corpo veniva scosso dai brividi di piacere.
Lui era l'unico a farmi raggiungere più orgasmi in unico rapporto. Ancora mi chiedevo come ci riuscisse.
Lo sentii sollevarsi da me per stendersi al mio fianco.
Sentivo il suo respiro pesante farsi piano piano più calmo.
Voltai il capo verso di lui.
I suoi capelli dai riflessi rossi rappresentavano bene la sua indole passionale,mentre i suoi occhi azzurri come il ghiaccio rivelavano il suo lato freddo che usciva sempre quando si trattava di combattere la mia Confraternita.
Mi ricordavo ancora la prima volta che ci incontrammo.
Lo avevo seguito per tutta l'Havana,nel tentativo di prenderlo al momento giusto,in un vicolo desolato,per poterlo fare fuori,ma proprio quando gli stavo puntando la mia pistola alla testa,avevo sentito la canna di un'altra pistola alla base della mia nuca.
Avevo chiuso gli occhi maledicendo la mia stupidità.
-La prossima volta,tesoro,assicurati che sia veramente io quello che insegui.- Inutile dire che da lì a poco invece di ucciderci a vicenda ci eravamo ritrovati distesi su lenzuola non proprio candide di una taverna poco frequentata della città.
Sapeva tanto di storia già vissuta almeno centomila volte.
I nemici che si innamorano e finiscono per stare insieme.
Solo che non sempre il finale era di quelli scontati,da tutti felici e contenti.
Corrucciai le sopracciglia a quel pensiero.
Uno di noi due prima o poi sarebbe morto nella faida dei nostri due Ordini,lo sapevo,speravo solo che non ci saremmo davvero uccisi a vicenda.
-Allora,-mormorai dopo un po' che continuavo ad osservarlo,-ora mi dici i piani del tuo Ordine?-chiesi con un sorriso sulle labbra.
Ogni volta che si finiva a letto insieme alla fine gli facevo sempre la stessa domanda.
Ottenendo sempre la stessa risposta.
-Tu mi diresti quello che intende fare quella banda di poveri disgraziati che non esiti a seguire?-mi chiese incatenando i suoi occhi ai miei.
-No,non credo che lo farò.-risposi,riportando lo sguardo sul soffitto di legno.
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto,ognuno perso nei suoi pensieri,quando,poco dopo,lui si sollevò sul braccio sinistro,portando la mano a sostenere la testa.
-Rhona,unisciti a me.-mormorò passando un dito sulla mia guancia,scendendo piano piano lungo la linea della gola.
-No.-risposi prontamente.
Sarei morta piuttosto.
Alla mia risposta lui mi afferrò la gola con presa decisa ma gentile.
-Prima o poi uno di noi due rimarrà ucciso,lo sai. E se tu morirai,sappi che sarà per mano mia.-
-Bene,allora ti farò lo stesso favore.-pronunciai fissandolo negli occhi con decisione.
Cercai di guardarlo con freddezza,ma dentro di me il cuore aveva perso un battito.
Alla fine avrei dovuto ucciderlo per davvero.
-Dannazione Rhona,ti va davvero bene così?-mi chiese Hillary,con tono arrabbiato.
-Tu non vuoi lasciare il tuo ordine,Hillary,come io non voglio lasciare il mio. Non mi pare che ci sia molto da dire.-
-Bene.-disse,dopo avermi lanciato un'occhiata malevola.
Mollò la presa sul mio collo e si alzò dal letto senza curarsi della sua nudità.
Afferrò le braghe che aveva lasciato ai piedi del letto e iniziò a vestirsi.
Mi alzai sulle ginocchia per avvicinarmi a lui,incurante anche io della mia nudità.
-Hillary...-lo chiamai,con un cenno lieve di tristezza nel tono.
Alla fine eravamo giunti alla svolta.
Era finita.
Lo vidi voltarsi verso di me,per poi passarsi nervosamente una mano tra i capelli ramati.
Senza neanche accorgermene mi ritrovai di nuovo circondata dalle sue braccia.
Sentii la sua mano afferrarmi i miei corti capelli castani e le sue labbra prendere possesso delle mie in un bacio che esprimeva rabbia,disperazione e tanto altro. Anche amore.
Si staccò e a fior di labbra mi sussurrò:-Addio,dolcezza.-
Detto questo uscì dalla stanza ancora mezzo svestito.
E una lacrima mi solcò la guancia,consapevole che la prossima volta che lo avessi visti uno di noi due sarebbe morto.

Angolo Autrice:
Buonasera!
Ho scritto questa shot di getto,dopo aver completato le sequenze delle missioni con Rhona,personaggio che mi è piaciuto da subito!
Mi ha affascinato la sua relazione con Hillary,personaggio maschile del multi che uso spesso e volentieri,visto che,si insomma,è pure un bonazzo xD,quindi mi sono messa a scrivere questo breve momento della loro relazione.
Spero vi sia piaciuto!
Ci risentiamo al prossimo capitolo de "Il Segreto della Famiglia Colonna",che è già a un buon punto!
Alla prossima,
Morgan