Non mancava molto per arrivare al bosco da ripulire, la lettera indicava la presenza di un fantasma che vagava nei pressi di una radura, terrorizzando i viandanti. Estraendo lentamente le armi, con sibili metallici che si dispersero nella tiepida aria pomeridiana, si incamminarono nella foresta.

Dopo non molti passi avvistarono una figura nerovestita che stava seduta con la schiena poggiata contro un' albero, con una falce lunga e luminosa appoggiata accanto a sé, lo sguardo incurante e perso.

Sembrava in tutto e per tutto la Morte, così simile alle raffigurazioni di artisti e visionari; si avvicinarono cautamente finché, a pochi metri da egli, lo videro alzarsi e urlare con voce flebile di andarsene.

Si misero in posizione difensiva e gli risposero che avevano una missione da compiere, un fantasma da eliminare. La creatura, sentite queste parole, mulinò violentemente la falce e attaccò.

Il combattimento fu intenso e alcuni avventurieri vennero colpiti duramente e feriti, finché non apparve il fantasma di una donna; l' essere la vide e le urlo di scappare, ma quell' istante di distrazione fu fatale e venne ferito gravemente al fianco.

Il fantasma fuggì e lui stramazzò al suolo, ansante, si voltò supino e cominciò a parlare.

Lui non era la morte, è stato un soldato di Morte, scappato dall' oltretomba. Era una delle tante anime perse nell' oltretomba e come gli altri stava in un fiume di cadaveri in eterno movimento, dove ognuno tentava di affogare l' altro per poter salire in superficie e avere pochi attimi di respiro. Solo che lui aveva smesso di lottare da molto tempo, perché aveva perso ogni speranza di rincontrare la donna amata; giaceva allora sul fondale sabbioso del torrente, ed è lì che Morte è andata a pescare i suoi soldati migliori, i più di spietati, dal fondo del fiume. Perché loro erano quelli senza più speranza, senza più nulla per cui lottare, senza desiderio alcuno per la vita, per le persone, o per i ricordi.

Li vestì di ombre e li mise a pattugliare il confine del suo regno, poiché c'è stato un giorno in cui un eroe era penetrato nell' allora ritenuto tale, inespugnabile regno di Morte, ed era riuscito ad andarsene con l' anima della persona amata, riportandola in vita.

Morte si infuriò per quella intrusione, geloso com'era dei suoi servi, e creò un esercito di entità oscure, ex-uomini, per tenere alla larga tutti quelli che vollero tentare tale impresa.

Questi avventurieri, venuti a conoscenza del passaggio per l' oltretomba, usavano torce per farsi luce nel regno di eterna tenebra della Morte, poiché è la luce l' unica cosa che riusciva a ferirne gli abitanti, abbagliando gli occhi della Morte stessa. Ma venti oscuri potevano spegnere facilmente le torce e i soldati tenebrosi erano sempre vigili e attenti a non lasciar entrare chiunque non fosse già morto.

Un giorno però ci fu una grande guerra, l' Uomo, desideroso di sconfiggere la Morte, valicò il passaggio per l' oltretomba in gran numero, portando un nuovo tipo di luce: imprigionato in scatole di vetro e difficile da spegnere.

La battaglia fu terribile e fu allora che il soldato di Morte vide la luce del portale, e in lui si riaccese la speranza; disertò dall' armata e fuggì dall' oltretomba. Ma appena fuori il suo temibile destriero di ossa divenne polvere e i suoi vestiti di ombra sparirono a contatto con la luce del sole, poiché il potere di Morte è grande solo all' interno del suo regno.

Il suo corpo si riempì di bruciature e piaghe e si nascose aspettando il buio. Rubò la stoffa più scura che riuscì a trovare e una falce lucente da un contadino, e si coprì perfettamente per non farsi trovare dal sole.

Andò per secoli alla ricerca della donna amata ma scoprì infine che era divenuta un fantasma! Da allora fece giuramento di vigilare sulla sua tomba e sulla sua anima fino alla fine dei tempi.

Finito il suo racconto, boccheggiante, diede un' ultimo sguardo dove era sepolto il corpo del suo Amore, e con un rantolo spirò, riducendosi lentamente in polvere.

Gli avventurieri cercarono il fantasma per il resto della giornata, ma non trovandone traccia decisero di andarsene alla taverna più vicina, per festeggiare e raccontare questa storia.