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Autore: vero_91    02/12/2013    3 recensioni
Ad un tratto sembra che dalle risposte che darò dipenda la mia vita. Devo saperle. Devo ricordare il tono di voce di Peeta. Il sapore delle sue labbra. I suoi gesti. E più queste mi sfuggono più sento il panico dilagare dentro di me.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“E' tutto a posto.” dico a Peeta. “Lasciamo lì la spoletta e torniamo qui di corsa.”
[…] Prendo il volto di Peeta tra le mani. “Non preoccuparti. Ci vediamo a mezzanotte.” 
Gli do un bacio e prima che possa dire altro lo lascio andare e mi volto verso Johanna. “Pronta?”
[Catching fire. Pag 356]



Quando apro gli occhi i miei muscoli sono immobili, paralizzati nella stessa posizione fetale in cui mi sono addormentata. Ci metto qualche secondo a rendermi conto che sto trattenendo il respiro e che ho cominciato a sudare freddo. Inizio a inspirare ed espirare lentamente, e solo dopo un paio di minuti trovo la forza di mettermi seduta. Questa reazione è così diversa da quella abituale, in cui mi sveglio affannata e urlando, che ci metto un po' a capirne il motivo. 
Ma alla fine mi rendo conto che quello non era un incubo: non c'erano ibridi, arene con nebbie tossiche, distretti distrutti o rose bianche, c'era solo Peeta. Quello era un ricordo.
Un lamento mi soffoca e devo ficcarmi la mano in bocca per non svegliare mia sorella. Quella è stata l'ultima volta che ho visto Peeta.
Ora che lo so, sento il disperato bisogno di riappropriarmi di quel ricordo. Ma se durante il sonno le immagini mi apparivano chiare e limpidi, ora i contorni sono indefiniti e a malapena riesco a mettere a fuoco il viso di Peeta. Non posso permetterlo. Mi concentro, ripercorrendo dentro la mia testa quello che è avvenuto quell'ultima sera, quando durante gli Hunger Games seguivamo ancora il piano di Beetee e io e Johanna dovevamo srotolare la spoletta per fulminare i tributi del Distretto 2.
 Cerco di focalizzarmi su Peeta, su quello che ci siamo detti, come ci siamo salutati. Ora anche i minimi particolari hanno importanza per me. Peeta mi ha sorriso dopo che l'ho baciato? Mi ha sfiorato la guancia come fa di solito? Quali sono state le sue ultime parole?
Ricordo di essermi voltata un'ultima volta mentre mi allontanavo, e ricordo Peeta che mi seguiva con lo sguardo. Ma com'era la sua espressione? 
Ad un tratto sembra che dalle risposte che darò dipenda la mia vita. Devo saperle. Devo ricordare il tono di voce di Peeta. Il sapore delle sue labbra. I suoi gesti. E più queste mi sfuggono più sento il panico dilagare dentro di me. Come se gli argini che contengono la mia paura stessero trasbordando e di questo passo presto morirò affogata. Le domande e le risposte però continuano a inseguirsi convulsamente senza trovare una via d'uscita, mentre la mia testa inizia a battere dolorosamente. 
Mi alzo di scatto dal letto ed inizio a vagare senza sosta per i corridoi freddi del Distretto 13. 
Ho bisogno di qualcosa, ma non riesco a capire di cosa. Di aria sicuramente, ma a quest'ora di notte non mi permetteranno mai di andare nel bosco. 
Ho bisogno di qualcuno che mi parli di Peeta, che ricordi insieme a me tutto ciò che è possibile ricordare. L'unico che può farlo a questo punto è Haymitch, ma sono ancora in collera con lui e poi è troppo doloroso. A malapena riesco a pronunciare a voce alta il suo nome.
Ho bisogno di silenzio. Ho bisogno di stare da sola e cercare di costruire dentro di me il suo ricordo, così che non venga distrutto ne dallo scorrere del tempo, ne dalla mia mente confusa.
Alla fine mi rifugio nel mio solito armadio, ma non appena chiudo l'anta una strana consapevolezza si fa strada dentro di me.
 Forse sto impazzendo. Forse definirmi mentalmente confusa è un eufemismo ormai. Diventerò come Annie, la ragazza pazza di Finnick? Forse è quello il mio destino.
La verità è che mi sono persa Peeta. Persa in un baratro da cui non so come uscire. Sento delle voci che mi guidano, delle mani che mi stringono, delle braccia che mi trascinano, ma non vedo nulla. 
Che cosa devo fare? Dove devo andare? Io non lo so più Peeta. 
L'unica cosa che voglio è vederti, ma sembra che il tempo mi stia strappando anche questo. E se non è il tempo, è la paura a farlo. Perché più cerco di ricordare il tuo viso, più penso alle torture che potrebbero infliggerti. Più penso alle tue labbra, più penso alle grida di dolore che potrebbero uscirne. Più penso a te Peeta, più penso che in questo momento potresti essere già morto. E il mio mondo va in mille pezzi. Io vado in pezzi.  
E ad un tratto, quando il dolore che mi stringe il cuore diventa quasi insopportabile, quando gli occhi iniziano a pungere e la gola a chiudersi, capisco di cosa ho davvero bisogno. Capisco che è già troppo tardi. 
Eppure te l'avevo detto Peeta, penso mentre il mio corpo è scosso ormai da singhiozzi incontrollabili, te l'avevo detto che io ho bisogno di te.






--- angolo autrice ---
Salve! Dopo più di un anno, eccomi di nuovo a scrivere questa coppia! Ammetto che mi era mancata, ma l'ispirazione tendeva più verso altre coppie (qualcuno ha detto Ganna?) e alla fine mi ci è voluto il film di Catching fire per darmi una svegliata! So che non è granché come ritorno, è giusto una one-shot senza pretese scritta in una sera, ma ci tenevo a parlare di questo particolare momento. 
L'idea mi è venuta guardando il film, quando Katniss e Peeta si separano senza sapere che quella sarà l'ultima volta che si vedono. Credo che il regista sia riuscito a rendere molto bene il momento (in realtà tutto il film, sia lodato Lawrence!) perché si percepisce in quel saluto qualcosa di strano, come un brutto presentimento. 
Spero comunque si sia capito che la storia è ambientata all'inizio di Mockingjay, quando Katniss è nel distretto 13 e di Peeta non si sa ancora nulla. Volevo riuscire a trasmettere la disperazione di Katniss e il senso di perdita, di come si senta persa alla fine senza di lui. Spero di esserci riuscita!
Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate, accetto anche gli insulti!
A presto spero
Vero

  
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