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Autore: azzurrina93    02/12/2013    2 recensioni
Fred e George
Questo racconto è solo un piccolo tributo a questi fratelli meravigliosi.
Che sono stati divisi,ingiustamente.
Ho cercato di rivivere in prima persona ciò che George,provò nel giorno del primo anniversario della morte di Fred.
Tengo molto a questi due personaggi,come d’altronde a tutta la famiglia Weasley.
Ma loro in particolare condividono con me qualcosa di molto importante.
Nascere in due,nella stessa ora e nello stesso luogo.
Gemelli , che bella parola.
Si nasconde un mondo, solo dietro a sette parole.
Un mondo di complicità,di unione,di compassione ma soprattutto di amore.
- Se avete sofferto come me,per la perdita di un meraviglioso personaggio come Fred, allora spero che condividiate gioia e dolori con il mio racconto...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Questo racconto è solo un piccolo tributo a questi fratelli meravigliosi.
Che sono stati divisi,ingiustamente.
Ho cercato di rivivere in prima persona ciò che George,provò nel giorno del primo anniversario della morte di Fred.
Tengo molto a questi due personaggi,come d’altronde a tutta la famiglia Weasley.
Ma loro in particolare condividono con me qualcosa di molto importante.
Nascere in due,nella stessa ora e nello stesso luogo.
Gemelli , che bella parola.
Si nasconde un mondo dietro solo sette lettere.
Un mondo di complicità,di unione,di compassione ma soprattutto di amore.
Non so cosa farei senza la mia sorellina.
Quindi buona lettura… spero di trasmettervi un qualche tipo di emozione!
Un abbraccio,Azzurrina93!


 Sei stato il mio passato,sei il mio presente,sarai il mio futuro.
 

Era passato solo un anno da quel giorno.
Il giorno che aveva cambiato la sua vita.
Il giorno che aveva spezzato il suo cuore e la sua anima… in mille pezzi.
Quel giorno aveva abbandonato definitivamente la  spensieratezza di un tempo.
E non ricordava più cosa significasse l’espressione vivere a pieno, bensì conosceva alla perfezione quella della sopravvivenza.
Ogni giorno si chiedeva, quando il dolore lo avrebbe lasciato da solo con sé stesso.
La risposta era sempre la stessa.
MAI.
Una piacevole brezza estiva gli scompigliava divertita i capelli rosso fuoco.
All’orizzonte si estendeva la collina dal suo verde così familiare e accogliente.
Nel cielo l’arancione,il giallo e il rosso si rincorrevano lasciando sotto i loro piedi sfumature  complementari, che si scontravano poi,dando vita ad un tramonto mozzafiato.
Un regalo della natura per destare un po’ di meraviglia in quel ragazzo, dagli occhi spenti,apatici di fronte alla vita.
 
 

Mi stavo dirigendo come ogni giorno, su per la collina dietro la Tana, verso quella pianura che era diventata la tua casa.
Anche oggi abbiamo deciso di incontrarci nello stesso luogo e alla stessa ora.
Finalmente sono arrivato.
E tu sei lì ad aspettarmi.
Puntuale come sempre.
So perfettamente che non ti piace aspettare.
Con un semplice colpo di bacchetta,inizio il mio rituale quotidiano.
Cambio l’acqua all’interno del vaso,che la mamma ha disposto con tanto amore vicino alla tua lapide.
Poi con una lieve torsione del polso, dal vaso nascono e si allungano dei meravigliosi fiori bianchi.
Bianchi come la tua purezza d’animo.
Nonostante sappia che non è necessario, dato che l’intera famiglia è già venuta a farti visita in questo giorno doloroso, avverto il bisogno di compiere questi gesti per te,anche oggi.
Mi accovaccio e guardo gli oggetti che ti hanno lasciato gli altri componenti della famiglia.
Cerco di indovinare il mittente di ogni regalo.
 
 

Un peluche di drago.
 Charlie, come sbagliare?
Ma non è un peluche qualunque.
È il peluche per il quale da piccolo, piansi finché il nostro fratellone esasperato non decise di regalartelo.
 E tu subito dopo, vittorioso corresti per casa entusiasta per la tua nuova conquista.
Me lo ricordo perché anch’io volevo quel drago, ma tu eri più astuto di me.
 
 

La fotografia che ci ritrae tutti insieme in Egitto.
 Bill.
E’ stata una bella vacanza vero,fratellino?
Bill dice che è la sua preferita.
Osservo meglio i nostri volti, ma mi soffermo sul tuo sempre  sorridente.
 I tuoi occhi pieni di speranze, di sogni, di un futuro che la morte ti ha strappato senza scrupoli.
Capisco perché Bill tenga tanto a questa foto,solo ora.
Prendo un respiro profondo, prima di proseguire la mia osservazione.
 
 


In bella vista c’è il nostro tesoro,conquistato il primo anno ad Hogwarts.
La mappa dei malandrini.
 Harry.
Ora puoi dare un’occhiata alla nostra amata Hogwarts,quando ne avrai voglia.
Quanti ricordi felici legati a quel posto,a te.
Ma quello più recente,la tua morte sovrasta e spazza via ogni briciolo di positività.
Non sono più riuscito a tornarci da quel giorno.
Ma so che è arrivato il momento di affrontare le mie paure.
Quindi mi riprometto di tornarci il giorno dopo, perché quel luogo è stato parte fondamentale della nostra vita.
 
 


Poi la mia attenzione si sposta su un bavaglino,sul quale spiccano dei ricami floreali.
Gli angoli della mia bocca si alzano leggermente.
Ginny.
Qualche giorno fa la mamma le ha raccontato un episodio di quando eri piccolo.
A quanto pare quando Ginny aveva appena un anno,tu insistevi per poterla imboccare, ma ingenuamente ti ricordavi troppo tardi di metterle il bavaglino.
 E così le impiastravi tutta la maglietta.
La nostra sorellina sta bene,sai?
E poi c’è Harry ,che non le farà mancare mai nulla nella vita,lo so!
 
 


Una scopa volante è poggiata su un lato della lapide.
Passo i polpastrelli sulle lettere del tuo nome,incise sul legno.
Percy.
È stato lui ad intagliarlo con un coltellino, dieci anni fa, per non confonderla con la mia che era identica alla tua.
Era sempre questione di litigio.
Che regalo scemo,penso.
Lassù sarai senza dubbio il migliore nel volo. Non hai bisogno di una scopa.
Nelle tue vene scorre sangue puro.
Sei uno Weasley.
Ma so che ti fa piacere averla vicina, quindi mi rimangio tutto ciò che ho detto.
 
 


Poi l’occhio mi cade su un foglietto con su scritto “ Ti voglio bene, fratellone!” con una calligrafia disordinata e unica nel suo genere.
Ronnie.
Ormai non posso più chiamarlo così.
È un uomo,dopotutto.
È stato molto vicino alla mamma e a Gin da quando … è successo .
E anche a me.
La famiglia è sempre stata la cosa più importante per lui, o quasi.
E stavolta mi ritrovo a sorridere apertamente, pensando a quel nome.
Hermione.
 Sono perfetti insieme.
Da quando stanno insieme Ron non si tiene più niente dentro.
Ha capito quanto si perde a non esprimere I propri sentimenti.
 
 



Il profumo invitante della tua crostata preferita mi confonde I pensieri.
Mamma.
Ti ha lasciato questa prelibatezza sotto al naso.
Spero che il profumo giunga fino a te, tra le nuvole.
Sfioro la crostata e ne avverto il calore.
Come è possibile? Sono venuti questa mattina a farti visita.
 



Qui c’è un vento leggero,lo sento mentre si diverte a giocare con i miei capelli.
Ma il foglietto di Ron non si muove.
 La crostata sembra appena sfornata.
La pergamena e il bavaglino sono al loro posto.
 Così come la foto e il peluche.
Qualcosa non torna.
Improvvisamente collego tutto.
Hermione.
Ma certo, ha fatto un incantesimo di protezione,intorno alla tua lapide.
Mente brillante,la sua.
 
 



Papà.
Lo sai com’è fatto,no?
Difficilmente riesce a esprimere i suoi sentimenti.
Ma ti ama profondamente.
Sei una delle sue sette meravigliose creature.
Ricordalo sempre.
 
 



Finalmente posso dedicarmi al mio regalo.
Ci sono talmente tanti oggetti legati alla nostra vita insieme, che non saprei cosa donarti.
Invece voglio condividere con te il mio presente.
Sai fratellino, questi fiori che ho davanti,sono speciali.
Si chiamano asfodeli.
E secondo il linguaggio vittoriano dei fiori,simboleggiano dolore e rammarico.
Questi sono i sentimenti più comuni ,che risiedono dentro di me da quel giorno.
Mi attanagliano il cuore ogni singolo momento.
Il mio sonno è infestato dagli incubi.
Sempre gli stessi.
L’immagine dell’ultimo sorriso sul tuo viso. I tuoi occhi che perdono vitalità. Il tuo corpo che cade a terra in fin di vita.
In quel momento sono morto anch’io con te,Freddie.
Mi sveglio al mattino, volto lo sguardo a destra e vedo il tuo letto vuoto e immacolato.
Faccio fatica a respirare.
Mi manca l’aria.
Tu non ci sei.
E l’unica cosa che desidero è sotterrarmi sotto le lenzuola e scappare da questa realtà innaturale, dove la tua presenza non è più richiesta.
Mentre lascio vagare i miei pensieri,lacrime bollenti mi percorrono le guancie e si vanno a posare sulla tua lapide.
Sono arrabbiato.
Furioso. Con la vita. Con te.
Non avevi il diritto di abbandonarmi.
Non mi sono mai sentito più solo e depresso.
Eri tutto per me.
E mi sento uno schifo per non averti protetto.
Per non averti difeso dall’avidità della morte.
Avrei dovuto combattere per mantenere in vita la mia felicità, la mia metà, i miei sorrisi.
In un’unica parola … TE.
Fred Weasley.
Eravamo una cosa unica,indissolubile.
Come il cielo e la terra, come l’aria e l’uomo.
Non so più cosa fare, non lo so più.
Fred,cosa faresti al mio posto? Se fossi stato io a morire?
Mi asciugo le lacrime con il lembo della maglia e con tutta la forza che ho in corpo, urlo disperato il tuo nome, finché non sono certo che il mio richiamo di aiuto sia giunto alle tue orecchie.
Poi mi accascio esausto sulla tua lapide.
Vorrei morire qui.
Adesso.
Accanto a te.
E porre fino alla mia esistenza senza senso.
Ma subito dopo,capisco che non è quello che vuoi.
La leggera brezza di prima, si è trasformata in una corrente talmente forte che se non fosse per l’incantesimo di Hermione , volerebbe tutto via.
Sono costretto ad alzarmi.
Alzo gli occhi al cielo e rimango sbalordito.
Un suono gutturale mi esce dalle labbra.
Un suono quasi estraneo a me.
Quando mi rendo conto che sono le mie risate, ormai è troppo tardi per fermarmi e continuo fino a quando non sento dolore allo stomaco.
Sembro un pazzo.
Invece non sono mai stato più sveglio, più razionale e vivo prima d’ora.
Poso un bacio sulla tua foto e mi allontano.
Ma prima di rientrare nella Tana,volgo lo sguardo verso il cielo.
E un arcobaleno dai colori vivaci, sovrasta il cielo cristallino.
Un arcobaleno senza pioggia.
Sei stato tu.
È il tuo invito alla vita.
Ora so che devo sorridere anche per te.
Devo vivere per tutti e due.
Fratellino, mi impegnerò affinché la mia vita soddisfi ,anche quella che tu non hai potuto avere.
Avvicino la mano destra alle mie labbra, e mando un bacio verso il cielo.
Ti amo,Freddie.
  
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