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Autore: Laylath    03/12/2013    4 recensioni
Eppure a guardare più da vicino i ragazzi di quella realtà, ci si sarebbe accorti che le loro esistenze non erano così scontate: i piccoli grandi problemi dell’infanzia e dell’adolescenza a volte andavano ad intrecciarsi con situazioni difficili, dove spesso il legame con un amico fidato era la cosa migliore per poter andare avanti.
E spesso le persone più impensabili stringevano un forte legame tra di loro per uno strano susseguirsi di eventi, all’apparenza così normali… anche se poi viverli era tutt’altra cosa.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Team Mustang
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Un anno per crescere'
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Introduzione: quel piccolo angolo di mondo.



Settembre era arrivato anche quell’anno, dolce e caldo come sapeva essere nelle campagne dell’Est.
Solo la data nel calendario annunciava che l’estate era ormai agli sgoccioli e presto l’autunno sarebbe arrivato, ma per il resto il ronzio delle cicale nei prati ancora la faceva da padrone, le camicie e gli abiti indossati erano ancora a maniche corte, i tuffi nello stagno erano un refrigerante diversivo e le risate nei campi indicavano che i ragazzi avevano tutta l’intenzione di godersi fino all’ultimo gli attimi di libertà prima della ripresa della scuola.
Perché in quel piccolo angolo di Amestris si viveva così, con le stagioni che si succedevano placide e tranquille, portando con loro ricorrenze, festività, e pochissime novità a turbare la vita di quelle persone. La vita era scandita dal lavoro nei campi, dalle chiacchiere nei negozi del piccolo centro cittadino, dalle feste nel grande capannone al di fuori dell’abitato; tutti si conoscevano in quella comunità isolata e protetta: la grande Central City, le guerre, erano solo un miraggio lontano a cui nessuno aspirava veramente. Un mondo distante il cui unico collegamento era dato dalla piccola stazione ferroviaria, dove il treno passava una volta ogni tre giorni.
Quel piccolo mondo stava lì, con la sua gente che amava vivere nella piccola e tranquilla realtà, lontana dai grandi problemi e dai grandi discorsi: gli argomenti da affrontare erano quelli della famiglia da crescere, del lavoro onesto e duro, della solidarietà tra tutti quanti.
La maggior parte dei ragazzi non si staccava da questa linea di pensiero: le loro famiglie li avevano cresciuti in un posto bucolico e idilliaco, senza pericoli di sorta, un vero e proprio angolo di paradiso in confronto con quanto succedeva nel resto del paese. Ogni tanto qualcuno andava via, a volte tornando, richiamato dall’amore per quella vita, altre no… e allora piano piano la comunità si dimenticava di lui.
Raramente c’erano visitatori sconosciuti: si era completamente autosufficienti e non c’era bisogno di contatti con realtà differenti. Ma questo non significava che eventuali nuovi arrivati non fossero accolti con benevolenza, per via di quell’innato spirito di solidarietà che da sempre caratterizzava quel posto.
 
Eppure a guardare più da vicino i ragazzi di quella realtà, ci si sarebbe accorti che le loro esistenze non erano così scontate: i piccoli grandi problemi dell’infanzia e dell’adolescenza a volte andavano ad intrecciarsi con situazioni difficili, dove spesso il legame con un amico fidato era la cosa migliore per poter andare avanti.
E spesso le persone più impensabili stringevano un forte legame tra di loro per uno strano susseguirsi di eventi, all’apparenza così normali… anche se poi viverli era tutt’altra cosa.
Perché, stranamente, anche in un piccolo e protetto angolo di mondo come era quel paesino dell’Est, era possibile vivere grandi avventure.
E l’anno scolastico che stava iniziando li avrebbe legati per sempre.







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Nota dell'autrice per spiegare meglio il concetto di questa storia.
Dato che ieri stavo letteralmente sbattendo la testa contro il muro per la one shot che teoricamente avrei dovuto completare prima di questa, l'ho allegramente messa da parte per iniziare ad introdurvi quella che sicuramente sarà la mia fic più strana.
Tutto nasce dal mio incontro (fortunato e allo stesso tempo degenerato) con Mary_ che ha come grande dote quella di disegnare in un modo che adoro: tra le sue varie opere vi era quella dei militari di Full Metal Alchemist in versione baby. Mi è piaciuta così tanto la cosa che lei ha prodotto anche altre opere di questo genere... e mi ha ispirato così tanto che ho iniziato a scriverci sopra (e lei continua a disegnarci sopra... è proprio un circolo vizioso).
Da qui nasce questo Alternative Universe di cui vado a trattare.

Ambientazione
Siamo sempre ad Amestris e dunque diamo per scontata l'alchimia, MA non ci sono nè homunculus nè pericoli all'orizzonte. Siamo in un periodo, non ulteriormente precisato, dove il paese è in relativa pace. Il posto dove si svolge la storia è un ipotetico paesino dell'est: prendete Resembool e aggiungeteci qualche paesaggio in più stile Anna dai Capelli Rossi (va bene se non scappate già a questo punto è un buon segno).
E' AU, a parer mio, perché in fondo sto alterando la trama originaria: i nostri protagonisti qui sono ragazzi... nello specifico Fury ha 11 anni, Riza 13, Havoc e Breda 14, Roy 15 e Falman 16 (li ho avvicinati di più rispetto a quelle che sono le loro vere differenze d'età), ed entrano in contatto tra di loro con lo svilupparsi della trama (alla fine è qualcosa di simile a una fic di ambientazione scolastica).
Questi OC all'improvviso...
Fatto da tenere in considerazione: entrano in gioco anche le loro famiglie: solo di Riza e Roy sappiamo specificatamente qualcosa ed infatti per quello non cambierò molto, ma per gli altri ho ripreso le famiglie delle fic che avevo scritto su di loro... queste povere anime avranno pur un origine del resto. Quindi figure come Janet (sorellina di Havoc) ed Henry (fratello di Breda) non sono del tutto nuovi... anche se qui hanno ruoli e ovviamente destini diversi da quelli delle fic dove li ho fatti comparire.
Stesso discorso va fatto per Elisa, un mio OC lei è la ragazza di Falman che avevo inserito in The Memory Man... per chi ha visto l'anime brotherhood, nelle foto finali si vede Falman con 2 marmocchi palesemente suoi...esisterà una madre, no? Anyway, Elisa mi piace così tanto che non ho potuto fare a meno di rimetterla anche qui.
Questione OOC:
per quanto riprenderò il più possibile i loro tratti peculiari, questi restano comunque ragazzi che non hanno sulle spalle Ishval o simili... le loro problematiche sono ben differenti. E' dunque probabile che Riza sia molto meno marziale, tutt'altro e così via.

In conclusione, sappiate che tutto questo nasce da uno sclero mio che non avevo nemmeno intenzione di postare (hai presente quelle cose che scrivi solo per te stessa... e anche per la tua fomentatrice con tutti quei disegni che, per la cronaca, inseirirò a partire dal primo capitolo). Però man mano che scrivevo ne stavano uscendo fuori cose molto interessanti... e così.... :P
  
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