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Autore: Veritas oculorum    03/12/2013    0 recensioni
La famiglia Mitchell è una qualunque famiglia londinese, ma la sua quotidianità viene improvvisamente interrotta il giorno del 50esimo anniversario di matrimonio dei genitori di Adrienne, quando quest'ultima scompare e viene ritrovata la sua macchina abbandonata nel cuore di Watton-at-Stone. Sarà l'inizio di un mistero che grazie ad un'investigatore privato, arrivato all'ultimo caso prima del pensionamento, verrà risolto, salvando la vita di Will e aiutando molte altre persone.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 FREEFALL - a caduta libera

Prologo

'Sbrigati Will o faremo tardi...'
'Si mamma, arrivo!'
La porta della camera di Will si chiuse rumorosamente provocando un forte ed echeggiante rumore per tutta la casa. 
'Will quante volte devo ripeterti che devi essere più calmo?'
Il clacson della macchina già accesa richiamò l'attenzione di Adrianne più volte. 
'Si caro, stiamo arrivando...' gridò quella al marito cercando di mantenere la calma perché non avrebbe rovinato quella serata per nulla al mondo. 
La porta di casa Mitchell si chiuse, Adrianne e Will presero posto nella loro monovolume nera nuova di zecca e la figliola al completo si avviò serena verso le tranquille e deserte strade di Watton-at- Stone illuminate dalle calde luci natalizie che ornavano le porte e i lampioni del paese. 
Mentre guidava Dorian osservava il roseo tramonto dietro la coltre della foresta che quella sera, più delle altre, faceva risaltare le pittoresche case a schiera che a quel bagliore di luce momentaneo e imprevisto sembravano fiabesche costruzioni in porcellana. 
'Mamma, mamma' grido curiosa la piccola Elen dai lunghi capelli biondi che a ogni spiraglio di luce che li sfioravano si coloravano di un intenso rosso rame 'ma i nonni lo sanno?'
'Spero di no' ammise Adrianne gettando dallo specchietto retrovisore un' occhiata fulminea a Will che sedeva davanti accanto al padre poiché quei posti erano da sempre riservati agli uomini di casa o agli 'ommini' come diceva lui da piccolo. 
'Ma sono sicura' aggiunse Adrianne sorridendo come solo una mamma sa fare 'che non sospettano di nulla. Siamo o no le miglior organizza party del mondo?'
'Si!' disse la piccola ridendo. 
'Che schifo' gridò subito dopo Will asciugando la manica del giubbotto dalla saliva che Elen vi aveva sputato  inavvertitamente ridendo. 
'Will' lo rimproverò la madre.  
'Lo sai che non è colpa mia se quando rido sputo' si spiegò dispiaciuta e imbronciata Elen 'è tutta colpa di questa stupida finestrella trai denti. Mamma quanto mi spunterà un nuovo dente?'
'Presto, presto' la consolo accarezzandole il viso Adrianne. 
Per il resto del viaggio si parlò del più e del meno. 
'Com'è andata oggi a lavoro caro?' chiese Adrianne cercando sempre di essere gentile e premurosa con chi le stava a torno. 
'Al solito' rispose Dorian 'Oggi subito dopo il processo di Mary...'
'È vero, oggi c'era il processo di Mary' urlò Adrianne sovrastando la voce del marito 'com'è andata?'
'Te l'ho già ripetuto' rispose Dorian seccato 'la tua cara amica non vincerà mai quel processo. È stata lei a sbattere contro quella dannatissima macchina, non è stata la macchina a venirle contro!!!'
'Amore, mi avevi promesso che l'avresti aiutata!'
'Lo so, ma quando l'avvocato dell'uomo che Mary ha denunziato ha tirato fuori il video del supermarket girato dalle telecamere del parcheggio che dimostravano come in effetti come fosse stata lei ad andargli incontro, non ho potuto far nulla, anzi sarebbe persino peggio se avessi parlato. Le avrei scavato una buca più profonda di quanto lei se la sia già fatta con le sue stesse mani'. 
Mary era la migliore amica di Adrianne, si erano conosciute nel lontano tempo del liceo e da allora la loro amicizia si era rafforzata ogni giorno di più. Ciò nonostante non era affatto un caso che Dorian non avesse preso le difese di Mary per aiutarla a vincere il processo, sarebbe potuta essere anche sua sorella, ma lui era il tipo di uomo dell'idea che nella vita vadano sempre privilegiate la verità e la giustizia. 
'Perciò?' chiese Adrianne che era poco pratica nel riconoscere il succo della questione in un discorso. 
'Perciò Mary deve pagare i danni della macchina che ha sbattuto e a quanto ho potuto constatare dalla sua espressione non ne era molto contenta.'

Questa è solo la prima parte del prologo, la seconda la metterò appena la finirò di scrivere, spero vi piacerà, scrivetemi per informazioni. 
 
  
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