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Autore: BigghLuv    06/05/2008    3 recensioni
sotto le note di "ti sento vivere" di max pezzali, pensieri e riflessioni di Draco, rimpianti e ricordi riguardanti una ragazza misteriosa che gli ha cambiato la vita.
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sulle note della canzone “Ti sento vivere” di Max Pezzali (stupenda^^) una serie di riflessioni e pensieri attribuiti a Draco venuti fuori così, scrivendo.

 

*

 

Ti sento vivere

 

L’amava, sentiva di amarla nonostante tutto in quella prigione. Sentiva di amarla anche se stava per morire. L’amava nonostante tutte le diversità e la distanza.

Draco Malfoy era stato arrestato e portato ad Azkaban per il suo tentato omicidio ad Albus Silente e per essersi alleato con i mangiamorte. Era in quella prigione ormai da tanto, tantissimo, aveva perso la cognizione del tempo. Tutti i giorni erano uguali e dalla cella non si distingueva la luce dal buio. Non poteva sentire i secondi passare, ne i minuti. La sua mente era pervasa da un solo pensiero, dalla consapevolezza di aver perso una vita, di non aver veramente vissuto come avrebbe voluto. Non si era ricreduto per tutti i crimini commessi, non voleva piangersi addosso ne cadere nella disperazione; aveva sbagliato, fine. Sapeva di non poter cambiare il passato e anche di non avere un futuro davanti, poteva solo veder passare il presente, neanche viverlo, solo vederlo passare.

 

Non so che cosa fare
Il sonno se n´è andato e non tornerà
Un vetro da cui guardare
Il silenzio fermo della cittá.

 

 

I suoi pensieri vagavano tornando sempre a lei, lei che l’aveva capito, aiutato e che gli era stato vicino. Lei che l’aveva ferito, insultato e che era stata ferita e insultata da lui. Non l’aveva mai capita nei suoi modi di fare all’apparenza freddi, ma con un fondo di dolcezza. Non riusciva a dimenticare le loro numerose litigate, le battute sarcastiche, i cattivi scherzi. Non poteva ignorare però il ricordo del suo viso in lacrime, dei suoi occhi lucidi e della sua sofferenza. Non l’aveva capita, non ci aveva nemmeno provato. Lei soffriva disperatamente per qualcosa, forse il loro rapporto così complicato e strano, forse per lui, per com’era e come sarebbe sempre stato: un grande egoista. Lei si era donata a lui in tutti i modi possibili, erano stati insieme, avevano condiviso una intimità magica, qualcosa di bellissimo. Forse per lei, la sua prima volta che tanto aveva desiderato. Ma per lui forse no, forse non era stato così importante, così significativo. Era stato con tante ragazze, le aveva fatte soffrire tutte. Ora toccava a lei, non era che una delle tante. Non sarebbe dovuta essere diversa per lui quella volta. Però qualcosa era successo, qualcosa che lo aveva reso più debole, aveva scalfito le sue difese, gli era entrato dentro e l’aveva compreso del tutto. Qualche tempo dopo era per strada, senza sapere dove andare, vagando del tutto. Non gli importava più dei suoi amici o della sua famiglia, ne del suo prestigio, dell’orgoglio o della sua reputazione. Lei l’aveva scosso, a tal punto da fargli perdere l’identità.

 

Perchè non é facile
Forse nemmeno utile
Certe cose chiare dentro poi non escono restano, restano

 

Si conoscevano da molto, si erano sempre odiati; poi qualcosa era cambiato, forse lei…oppure lui. Lei gli aveva sempre detto che poteva essere diverso, lasciare tutto per rifarsi una vera vita. Smettere di seguire Voldemort, di essere maligno ed egoista, di provare piacere delle sofferenze altrui. Draco l’aveva ignorata, le aveva riso in faccia per quanto gli sembravano assurde le sue parole. Eppure ora sapeva che erano vere, vere più che mai. Ma era troppo tardi. Avevano litigato e lei se n’era andata. A lui non importava nulla, le aveva detto di odiarla, l’aveva respinta. Ora invece ripensava a tutte le volte passate insieme, per lui erano sempre state una perdita di tempo, fingeva di stare bene, mentre in realtà stava fingendo di fingere di stare bene, perché si sentiva davvero in pace con se stesso e lo trovava sbagliato, tremendamente sbagliato. Lei c’era, c’era sempre stata per lui, anche se lui non aveva mai chiesto il suo aiuto lei c’era anche solo per stargli accanto e lanciargli uno sguardo di conforto,anche solo per farsi mandare via. Lui non c’era mai, mai per lei. Si, le si metteva vicino a volte, ma non partecipava mai al suo dolore, non aveva mai voluto davvero stare li, si sentiva obbligato. Che stupido che era stato. Aveva perso l’unica cosa che lo rendeva un po’ umano, che gli dava tutto ciò di cui aveva bisogno. Un amica, un amore e probabilmente anche l’anima gemella. Non l’aveva ancora capita ed identificata, mentre lei l’aveva creato. Aveva creato questi suoi pensieri e la coscienza di non aver vissuto, di essersi rovinato la vita con le sue mani, macchiandosi di azioni orribili e falsi sentimenti. Ora aveva capito tutto. Aveva capito lei, la sua amata. E aveva capito se stesso. Era da quella cella buia e spenta che lui fuori immaginava il mondo senza di lui e sentiva vivere la sua anima in lei.

 

Vorrei dirti vorrei ti sento vivere
In tutto quello che faccio e non faccio ci sei
Mi sembra che tu sia qui, sempre
Vorrei dirti vorrei ti sento vivere
D´ovunque guardo ci sei tu
Ogni discorso sempre tu
Ogni momento io, ti sento sempre piú.

 

(l’identità della ragazza non ha importanza chiunque essa sia, l’importante è ciò che ha cambiato in Draco nella storia e cosa ha significato per lui)

   
 
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